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Centrale a cippato criticata, il Municipio rimane sul vago

Nessuna indicazione sull’eventuale 2o tentativo di Teris

In attesa di capire se i promotori faranno un secondo tentativo, il Municipo di Lumino non si sbilancia e fornisce una risposta interlocutoria all’interrogazione del consigliere comunale Damiano Della Bruna (il Centro). Tema: la centrale a cippato promossa dalla società Teris Sa (prevista nella zona artigianale di Lumino per completare la rete di teleriscaldamento del Bellinzonese in direzione sud), la cui licenza edilizia è stata negata dal Municipio durante la scorsa primavera per una formalità.

Il tema ha fatto molto discutere negli ultimi mesi. Oltre all’interrogazione, era stata inoltrata una mozione interpartitica (ancora pendente e che chiede una variante di Piano regolatore che introduca il divieto di tali centrali) e avviata una petizione contraria che ha raccolto più di 1’500 firme. Lo scorso giugno, ricordiamo, durante la serata informativa per la popolazione chiesta dal Plr, era emersa una forte contrarietà verso la tecnologia alimentata da cippato costituito sia da legname di scarto, sia da legna vergine di bosco, temendo un peggioramento ambientale dell’aria nonostante la centrale sostituirebbe molti vecchi impianti a nafta più inquinanti. Ora, nella risposta all’interrogazione, il Municipio – informando peraltro che l’esame dell’impatto ambientale effettuato dal Cantone aveva dato esito positivo– si limita a ricordare che la licenza edilizia è stata negata in quanto la domanda “non era conforme ai disposti delRegolamento edilizio”: questa l’unica motivazione del rifiuto inserita nella risposta, dove non viene data alcuna indicazione su quelle che sarebbero le valutazioni in caso di inoltro di una seconda, completa, domanda di costruzione di Teris (i cui vertici stanno riflettendo se ritentarci oppure cercare un’altra ubicazione). Rispondendo alle domande di Della Bruna, l’attenzione dell’Esecutivo si sposta piuttosto su altri due progetti, ovvero la centrale a cippato naturale, con prospettata estensione della rete di teleriscaldamento verso Lumino che l’azienda Afor Castor Sagl vuole costruire a Castione, e la centrale termica che le Ffs realizzeranno alle nuove Officine Ffs. Sottolineando che questi due progetti non prevedono la costruzione di una centrale a Lumino, in maniera generica il Municipio si dice di principio favorevole a garantire ai propri cittadini “la possibilità di accesso a questo vettore energetico sostenibile”; modi e modalità – si legge ancora nella risposta – dovranno però “essere discussi a dipendenza del consolidamento dei progetti citati che attualmente non sono ancora sufficientemente maturi”. Se per quello legato alle Officine, l’Esecutivo intravede “poco margine dimanovra”, per quello di Afor Castor – presentato a inizio luglio con una serata pubblica durante la quale, a differenza di Lumino, è emerso un generale sostegno all’iniziativa – sarà premura del Municipio informare la comunità in vista di “un’eventuale estensione della rete di teleriscaldamento a tutto il comprensorio”.

BELLINZONA E VALLI

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2024-09-17T07:00:00.0000000Z

2024-09-17T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281642490559644

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