Meno aiuti dal Cantone, il progetto vacilla
I ritardi e i ricorsi hanno indotto il Consiglio di Stato a rivedere il proprio sostegno finanziario all’investimento da circa nove milioni di franchi
Di Giacomo Rizza
Considerato un’operazione faro dal Comune di Quinto e dall’Ente regionale per lo sviluppo, anziché essere in procinto dall’essere concretizzato come stimava la tabella di marcia presentata tre anni e mezzo fa, non solo è ancora fermo al palo, ma non ha più nemmeno la certezza di essere portato avanti il progetto di valorizzazione del comprensorio del Ritom, che attraverso un investimento di poco superiore ai 9 milioni di franchi prevede la sostituzione della funicolare, più altri investimenti pensati per l’accoglienza dei turisti al fine di accrescere l’attrattività della regione della Val Piora. Stando alle informazioni raccolte dalla redazione, il Consiglio di Stato ha infatti cambiato idea sul contributo finanziario cantonale plurimilionario inizialmente preventivato, che attualmente non sarebbe infatti più garantito. Ciò che mette i promotori in serie difficoltà.
In discussione funicolare e ponte tibetano
Svelato nei dettagli a fine 2021 con ipotesi di terminarlo nel 2025, il progetto non è mai decollato e ha subito notevoli ritardi, complici anche i ricorsi interposti (ancora pendenti) contro la licenza edilizia per la realizzazione di un ponte tibetano di oltre 400 metri a valle della diga (l’elemento turistico più importante, da abbinare ai previsti nuovi infopoint, segnaletica tematica e sito web). Stando alle informazioni raccolte dalla redazione, proprio il mancato avanzamento della costruzione del ponte sospeso ha indotto il governo a temporeggiare per il licenziamento del messaggio all’attenzione del Gran Consiglio per la richiesta di credito (messaggio mai arrivato sui banchi del parlamento), fino addirittura ad arrivare a fare dietrofront sul suo fondamentale finanziamento al progetto, rimettendo così in discussione non solo la sostenibilità finanziaria dei progetti collaterali, ma anche il rinnovo della funicolare (costo 6,8 milioni). La vera necessità impellente è quella di sostituire il vetusto impianto centenario che dal fondovalle di Ambrì porta a circa 1’800 metri di altitudine, con cui è confrontato da tempo il Consiglio di amministrazione della Funicolare Ritom Sa, società promotrice del progetto e di cui il Comune di Quinto è azionista di maggioranza. Il ponte – che sarebbe molto più lungo di quello inaugurato nel 2015 sopra Sementina (270 metri) dove l’affluenza si è subito registrata altissima – è pensato come l’elemento cardine del progetto grazie al quale aumentare l’afflusso di turisti e di conseguenza rendere più sostenibile l’investimento di 9,18 milioni, al quale parteciperebbe anche la Ritom Sa che gestisce la centrale idroelettrica.
Dopo la comunicazione del Consiglio di Stato avvenuta negli scorsi mesi, attualmente vanno affrontate nuove discussioni ritenuto che, stando a nostre informazioni, un sostegno dovrebbe comunque essere garantito, ma non nelle modalità auspicate dai promotori. Contattato dalla redazione, proprio in vista di un incontro che si terrà settimana prossima, il sindaco di Quinto Aris Tenconi preferisce non rilasciare dichiarazioni. Nonostante i tentativi, non siamo riusciti a raggiungere i vertici della Funicolare Ritom Sa.
BELLINZONA E VALLI
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2025-03-14T07:00:00.0000000Z
2025-03-14T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281642490946085
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