Ausiliaria morta lavorando, camionista non colpevole
Non è attribuibile una responsabilità penale al camionista che la sera del 20 agosto 2024 a Galbisio ha investito mortalmente, durante una manovra effettuata in un cantiere stradale, una 52enne della regione impiegata come agente di sicurezza per la gestione del traffico. Lo ha stabilito la procuratrice pubblica Anna Fumagalli al termine dell’inchiesta. Che sfocerà ora in un decreto d’abbandono per le accuse di omicidio colposo e grave infrazione alle norme della circolazione stradale mosse inizialmente nei confronti del conducente valtellinese. Stando a quanto riferisce la Rsi, dalle indagini emerge che pochi istanti prima dell’incidente il camionista aveva descritto all’ausiliaria la manovra che si apprestava a compiere, necessaria per permettere a un altro mezzo pesante di lasciare il cantiere. Dopo avere effettuato una breve retromarcia, il camion si era spostato in avanti. E mentre stava procedendo a passo d’uomo, col lato anteriore destro del veicolo aveva urtato la donna. Secondo le ipotesi formulate dal perito incaricato dalla Procura, rileva la Rsi, il conducente avrebbe teoricamente potuto scorgere, almeno per alcuni istanti, la 52enne che si stava avvicinando. Questo elemento non è comunque stato ritenuto sufficiente per promuovere le accuse prospettate inizialmente.
BELLINZONA E VALLI
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2025-12-12T08:00:00.0000000Z
2025-12-12T08:00:00.0000000Z
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