Sono già 950 le firme raccolte in due settimane nell’ambito della petizione con la quale si chiede di salvaguardare Casa Jam e il suo parco a Moleno, quartiere che conta poco più di 100 residenti. Un primo pacchetto di sottoscrizioni è stato consegnato ieri alla cancelleria della Città. La petizione mira a preservare la villa edificata nel 1911 con tratti liberty e il suo parco – che rischiano di venire sacrificati da un progetto edilizio per la realizzazione di alcune nuove abitazioni – ed è stata indetta dalla locale associazione di quartiere. Visto il pregio e l’importanza dell’edificio, chiede di “impedire lo sfruttamento edilizio sconsiderato e scellerato del patrimonio storico e culturale rappresentato da Casa Jam e dal suo parco inserendoli tra i beni da tutelare a livello comunale; e avviare trattative per l’acquisto (o permuta) da parte della Città di Bellinzona”. A schierarsi è anche la Società ticinese per l’arte e la natura (Stan): “La magnifica costruzione d’inizio ’900 è un simbolo di storia che non può passare inosservato e calpestato dallo sviluppo sconsiderato dei quartieri di periferia”. Infine rispondendo all’interpellanza interpartitica (primafirmataria Lisa Boscolo dell’Unità di sinistra), il municipale Mattia Lepori ha evidenziato che a Moleno negli ultimi anni sono state realizzate nuove residenze che «accolgono nuove famiglie e portano nuova vitalità». Per il momento, ha aggiunto, il Municipio non ha in corso varianti di Piano regolatore per la definizione di nuove aree o edifici da proteggere nel quartiere. Neppure è prevista un’acquisizione della proprietà Jam. A ogni modo è stata da poco ristrutturata l’ex scuola che farà da fulcro per le attività sociali e ricreative. Dal canto suo parzialmente soddisfatta della risposta Lisa Boscolo: «Peccato che non vi sia una visione di mantenimento e protezione dei beni di pregio».