laRegione

Tram-treno, urge una pausa di riflessione

di Benedetto Antonini, Antonio Borra e Americo Bottani, del Gruppo pro Linea di collina Flp

di Benedetto Antonini, Antonio Borra e Americo Bottani, del Gruppo pro Linea di collina Flp

La recente richiesta di approfondimento di alcuni argomenti formulata dalle Ferrovie Luganesi (Flp) Sa, vedi ‘laRegione’ del 10 dicembre, riporta alla luce alcuni problemi ripetutamente evocati (...)

(...) (da varie associazioni di cittadini), ma mai seguiti da soddisfacenti risposte. Serve ora una risolutiva pausa di riflessione prima di approvare il credito supplementare da parte del Gran Consiglio in seduta il 14 dicembre prossimo. A fronte di una spesa di 0,8 miliardi di franchi, oltre 10 anni di progetti e 10 di realizzazione, effettivamente la nuova Flp/tram-treno, trasporterà meno passeggeri di oggi! Infatti, oggi, nell’ora di punta, con un treno in doppia composizione ogni 15 minuti, si trasportano, al massimo, 2’400 persone (sedute e in piedi). Domani, con una cadenza di 6 treni all’ora (uno ogni 10 minuti) saranno trasportate solo 1’800 persone! Questo con costi di gestione per personale e convogli accresciuti del 50%. Questo clamoroso insuccesso è dovuto alla stazionechiave del progetto, quella di Bioggio-Cavezzolo, che essendo troppo corta, non ha la lunghezza necessaria per accogliere i treni in doppia composizione: possono circolare solo treni semplici. Lo stesso problema di capienza si pone nella misera stazione sotterranea e al terminale della Pensilina di Lugano, quando, invece, attualmente, la stazione terminale Flp a Lugano-Ffs può accogliere le moderne doppie composizioni.

Si aggiunga che, con la cadenza di un treno ogni 10 minuti in entrambe le direzioni, il passaggio a livello a nord di Ponte Tresa, in zona Vigotti, sarà costantemente paralizzato con conseguente caos del traffico veicolare in Ponte Tresa stessa. Il progetto non ne contempla, infatti, l’abolizione. Questa grave omissione inciderebbe pesantemente anche sulla funzionalità della futura strada di circonvallazione di Agno e Bioggio. Problemi che ci sono ben noti. Infatti, da anni proponiamo alcune sostanziali modifiche del progetto. Intanto, mantenere la linea di collina Bioggio-Sorengo-Stazione Ffs di Lugano integrandone l’esercizio nella Rttl (Rete tram-treno del Luganese): i passeggeri diretti alla Stazione Ffs e al futuro piazzale di interscambio modale di Besso non saranno costretti a utilizzare il profondo pozzo-scale che li collega alla fermata Flp in galleria. Dei 14’000-17’500 passeggeri quotidiani la metà si dirigono direttamente verso i treni Tilo/Ffs, autopostali e bus Tpl sul piazzale di Besso; solamente l’altra metà è diretta verso la Pensilina, in Città bassa. Inoltre, grazie al mantenimento della linea di collina, il tramtreno Bioggio-Lugano diretto in città potrebbe essere a composizione semplice che utilizza le progettate banchine corte. Resta poi il nodo del raddoppio del binario Bioggio-Ponte Tresa accompagnato da sostenibili incroci con le strade della circonvallazione Bioggio-Agno e della strada verso il confine di Stato: bisogna prevedere incroci non sullo stesso piano, affinché i due sistemi di traffico non si intralcino, garantendo, così, la piena funzionalità del traffico. Infine, la sostituzione della linea di collina con i bus è improponibile perché non garantisce la stessa funzionalità lungo le strade perennemente intasate tra la Piodella e Sorengo. Inoltre, i bus che attraverseranno gli abitati non accolgono né le biciclette, né le carrozzine, e non ci si sta in piedi.

Si colga dunque l’occasione per non incorrere in gravi errori dell’infrastruttura, che tutti, noi inclusi, chiedono a gran voce per risolvere la grave situazione della mobilità del luganese.

LUGANESE / MENDRISIOTTO

it-ch

2025-12-15T08:00:00.0000000Z

2025-12-15T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281646786473180

Regiopress SA