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Come un coltello nel Burio il ‘cantierone’ delle scuole

Consegnato, nel rispetto di tempi e costi, il primo blocco rinnovato nell’ambito del risanamento globale dell’Istituto comunale al Burio

Di Sascha Cellina

I lavori di risanamento globale dell’istituto scolastico comunale proseguono (completato il blocco D) nel pieno rispetto di costi, tempi e senza particolari problemi per allievi e docenti.

«Siamo molto soddisfatti perché il cantiere sta procedendo nel pieno rispetto dei tempi, dei costi e senza creare disagi, aspetto questo molto delicato quando si porta avanti un’opera così importante in un contesto scolastico».

Ed effettivamente l’opera di cui parla il sindaco di Gordola Damiano Vignuta è sicuramente una delle più significative (se non la più significativa) per il Comune sul Piano di Magadino. Stiamo infatti parlando del risanamento globale della Scuola elementare al Burio (circa 200 allievi), atteso da decenni ma partito solo lo scorso giugno dopo un lungo e travagliato iter che lo ha visto passare da un primo messaggio presentato e ritirato dal Municipio nel 2018 a un referendum nel 2021 (il 54,1 per cento della popolazione aveva dato il via libera alla sistemazione di spogliatoi e palestra, nonché all’aggiornamento del progetto complessivo), fino all’approvazione risicata – 18 favorevoli (5 contrari e 4 astenuti) su una maggioranza necessaria di 16 –, nel dicembre del 2022, del credito di 15,5 milioni di franchi da parte del Consiglio comunale.

Una delle strutture più complesse, con mensa, biblioteca e aule speciali

«Nel pieno rispetto della tabella di marcia, il 10 marzo è stato consegnato ad allievi e docenti il blocco D, il primo dei quattro ancora da risanare e uno dei più complessi per la sua natura multifunzionale – spiega ancora Vignuta –. Ospita infatti la nuova mensa (in fase di rifinitura, l’obiettivo è metterla in funzione per Pasqua) e una volta completata tutta la struttura, accoglierà anche la biblioteca, le aule speciali (in questo momento utilizzate come aule di classe) e di sostegno pedagogico. Sempre nel blocco D, sono stati resi più verdi e più confortevoli i cortili esterni e si stanno valutando altri interventi. Nel frattempo sono già partiti i lavori sul blocco “liberato”, il B, che ospiterà quattro aule e che verrà ultimato, secondo le previsioni, per l’inizio del prossimo anno scolastico». A dover “emigrare” temporaneamente anche le due sezioni della Scuola dell’infanzia (SI) – poco meno di cento bambini – che avevano sede al Burio, da settembre “parcheggiate” nei prefabbricati piazzati presso la sede SI Ai Campisci (distante 200 m in linea d’aria)... «Chiamarle baracche sarebbe decisamente riduttivo, si tratta di spazi provvisori ma decisamente confortevoli, dei quali sono tutti molto contenti».

Pensare che il tema dell’organizzazione del cantiere e le modalità d’esecuzione dei lavori, previsti appunto non solo nelle vacanze ma anche in concomitanza con le lezioni (per riuscire a terminare entro settembre 2026), erano stati i punti forse più dibattuti e temuti, tanto da spingere un gruppo di cittadini a consegnare al Municipio 180 firme contrarie alla convivenza “forzata” tra allievi e operai… «È vero e a maggior ragione è estremamente positivo che per ora non abbiamo ricevuto feedback negativi o lamentele particolari».

Impatto sulla quotidianità scolastica ridotto al minimo

A confermarlo anche la direttrice dell’istituto scolastico Morena Bellanca… «L’esperienza si è per ora rivelata estremamente positiva sotto diversi aspetti. La tabella di marcia è stata rispettata, garantendo che i lavori procedessero secondo i tempi previsti senza interferire in modo significativo con le attività scolastiche. Naturalmente, durante un intervento di questa portata, è inevitabile che emergano alcune criticità, ma si è trattato esclusivamente di problemi di piccola entità, come ad esempio la gestione di rumori in orari sensibili, l’accesso agli spazi in sicurezza o piccoli aggiustamenti tecnici. Questi inconvenienti sono stati affrontati e risolti rapidamente grazie alla stretta collaborazione tra la scuola, le ditte esecutrici, la direzione lavori e gli architetti responsabili del progetto. Il dialogo costante ha permesso di trovare soluzioni efficienti, riducendo al minimo l’impatto sulla quotidianità scolastica. Inoltre, abbiamo beneficiato di un costante aggiornamento sullo stato dei lavori, con un flusso di informazioni sempre trasparente e puntuale. La presenza attiva del capo dicastero e dell’ufficio tecnico è stata un valore aggiunto significativo, garantendo supervisione, coordinamento e pronte risposte alle eventuali necessità emerse. Questa sinergia tra tutte le parti coinvolte ha sicuramente giocato un ruolo determinante nel successo della prima fase del risanamento».

Un altro aspetto fondamentale è stato «il coinvolgimento delle docenti nei momenti chiave di questa prima fase del processo di risanamento. Poiché saranno loro a lavorare nei nuovi spazi, si è ritenuto opportuno raccogliere il loro feedback su aspetti funzionali e organizzativi, assicurandosi che gli ambienti rispondessero al meglio alle esigenze didattiche e pedagogiche. Questo approccio partecipativo ha contribuito a rendere il progetto ancora più efficace e aderente alle reali necessità della scuola».

A questo punto, l’auspicio non può che essere quello «che anche la seconda fase, appena iniziata, possa proseguire con la stessa serenità».

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2025-03-24T07:00:00.0000000Z

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