‘Stiamo valutando alternative al ponte tibetano’
Sussidi cantonali soltanto in caso di sviluppo turistico
BARE
«Passi avanti significativi» sul progetto di valorizzazione del comprensorio del Ritom. Lo afferma a ‘laRegione’ il sindaco di Quinto Aris Tenconi, riferendosi all’incontro che vi è stato ieri fra i diversi attori coinvolti, tra cui il Comune, il Cantone, l’Ente regionale per lo sviluppo e la Funicolare Ritom Sa. Progetto nell’ambito del quale «si stanno ora valutando alternative che non comprendano la realizzazione del ponte tibetano». Ricordiamo che la parte economicamente più importante (oltre 6 milioni) del progetto da oltre 9 milioni di franchi era destinata proprio a rinnovo e potenziamento della funicolare, al quale si aggiungevano poi altri investimenti volti ad accrescere l’attrattività turistica della regione. Fra questi anche un ponte tibetano di oltre 400 metri a valle della diga (l’elemento turistico più importante, da abbinare ai previsti nuovi infopoint, segnaletica tematica e sito web), la cui realizzazione è però bloccata dal ricorso congiunto contro la domanda di costruzione definitiva (a quella preliminare non vi erano state opposizioni) inoltrato lo scorso giugno al Consiglio di Stato dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio e dalla Società ticinese per l’arte e la natura.
Ed è proprio questo ostacolo (o meglio l’allungamento dei tempi) che ha portato il governo cantonale – come avevamo riferito lo scorso 14 marzo – a fare un passo indietro in merito alla concessione di un sussidio plurimilionario al progetto, compreso quindi il contributo previsto per il rinnovo e il potenziamento della funicolare. In altre parole, senza il ponte tibetano il progetto perderebbe la sua valenza in ambito di sviluppo turistico. Ora però dall’incontro di ieri «è emersa la volontà da parte di tutti gli attori coinvolti di trovare un’eventuale soluzione alternativa nel caso in cui per vari motivi il progetto del ponte tibetano dovesse cadere», spiega Tenconi. In sintesi si sta valutando di rivedere il progetto di valorizzazione, escludendo il ponte tibetano, ma contemporaneamente mantenendo la valenza di sviluppo turistico grazie a progetti sviluppatisi negli scorsi anni che si stanno concretizzando. Questo permetterebbe quindi anche di ricevere un sostegno per il rinnovo della funicolare. Un passo che è ritenuto fondamentale in Alta Leventina, visto che l’impianto (utilizzato non solo dai visitatori, ma anche dalla Ritom Sa che gestisce la centrale idroelettrica) è ormai vetusto. E «l’importanza della funicolare per la nostra regione è stata compresa, ed è condivisa, dal Cantone», sottolinea il sindaco di Quinto. In conclusione, ci si trova ancora in una situazione di stallo, anche se le prospettive sembrano essere migliorate. Nuovi incontri sono previsti nei prossimi mesi.
BELLINZONA E VALLI
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2025-03-21T07:00:00.0000000Z
2025-03-21T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281663965796862
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