La Città soccorre il Casinò con 8,5 milioni per l’Accento
Il Municipio approva un sostegno alla casa da gioco
Di Alfonso Reggiani
Alla cittadinanza di Lugano costa oltre otto milioni e mezzo di franchi la vertenza tra la Kursaal Locarno Sa e la Casinò Lugano Sa. Una vertenza che la casa da gioco luganese quasi sicuramente perderà, anche se formalmente è stato presentato un ricorso al Tribunale federale. Il Municipio ha preso atto della situazione giuridica e finanziaria che è stata resa pubblica dal Cda del casinò di Lugano. Il contenzioso nasce dalla convenzione sottoscritta tra le parti nel 2001 nell’ambito dell’attribuzione delle concessioni federali. La nota stampa diffusa dalla Città di Lugano richiama la sentenza scritta dalla seconda camera civile del Tribunale d’appello, che ha confermato la validità di quell’accordo di ‘non belligeranza’, di natura politica e targato Plr tra le due città. Un accordo che, in sostanza, prevedeva che chi avesse ottenuto la concessione di tipo A, avrebbe dovuto riconoscere all’altro una compensazione (25% dell’utile netto e 0,65% degli incassi netti), così da garantire un equilibrio territoriale e, soprattutto, evitare ricorsi e blocchi che avrebbero potuto paralizzare l’assegnazione federale che faceva gola sia a Lugano che a Locarno. L’intesa venne inserita nella società che venne chiamata Accento, che i giudici hanno considerato un patto politico-economico, non un’intesa commerciale ordinaria. Le autorità politiche di oltre vent’anni fa (guidate dai sindaci allora erano Giorgio Giudici e Marco Balerna) raggiunsero un compromesso per evitare di farsi la ‘guerra’ a suon di ricorsi. A raggiungere l’accordo furono proprio le persone che sedevano contemporaneamente nei consigli comunali e nei Consigli di amministrazione delle società concessionate, rappresentando contemporaneamente gli interessi degli azionisti pubblici e privati. Poi cosa successe?
Quando l’11 novembre del 2002 il Consiglio federale attribuì la concessione A a Lugano e la concessione B a Locarno, l’accordo entrò in vigore.
Intesa non rispettata in riva al Ceresio
Tuttavia, i dirigenti e i politici luganesi non rispettarono l’accordo. Una decisione imbarazzante, perché ora alla cassa è chiamata la cittadinanza. Questo è particolarmente spiacevole, in questo periodo in cui a Lugano si votano risparmi e dismissioni di beni pubblici che vengono definite ‘rivalorizzazioni’. Tornando alla nota stampa, il Municipio afferma che restano “potenziali ulteriori pretese relative agli anni 20062021: applicando i criteri già confermati dal Tribunale d’appello nella sentenza dell’8 settembre e tenuto conto che la causa appena conclusasi era di natura parziale, l’esposizione complessiva stimata in oltre 8 milioni di franchi”. Poco meno di quanto emerso su queste colonne. Pertanto, nella seduta odierna, il Municipio di Lugano, su richiesta della Casinò Lugano Sa, ha approvato il principio di un sostegno alla casa da gioco per un importo complessivo massimo di 8,55 milioni di franchi quale misura di supporto straordinario legato alla situazione attuale. L’Esecutivo ha incaricato il Dicastero consulenza e gestione di elaborare le possibili opzioni di intervento, a tutela dell’interesse della Città, che saranno in seguito oggetto di un messaggio da sottoporre al Consiglio comunale di Lugano all’inizio del prossimo anno. È attesa anche la risposta all’interrogazione presentata dalla Sinistra (prima firmataria è Jasmine Altin) che chiede al Municipio di Lugano (azionista di maggioranza con il 70%delle azioni), quali potrebbero essere le conseguenze finanziarie di un’effettiva condanna e in che maniera verrebbero impattate le finanze comunali.
LUGANESE / MENDRISIOTTO
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2025-12-24T08:00:00.0000000Z
2025-12-24T08:00:00.0000000Z
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