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Il negozietto di valle tra resilienza e rilancio

Inaugurata un anno fa, la piccola realtà commerciale ha dovuto affrontare la terribile alluvione. Il negozio, superate le difficoltà iniziali, rilancia

Di David Leoni

Inaugurata un anno fa, ‘la Botega’ è una piccola realtà commerciale che ha dovuto affrontare la terribile alluvione. Ora è anche punto di riferimento e luogo di socializzazione.

“La Botega da la Lavizzara” a Prato Sornico, una sfida vinta nonostante le avversità. Prima fra tutte, la terribile alluvione che ha colpito l’alta Vallemaggia lo scorso 29 giugno, portandosi via vite e speranze di una ripresa. Ma la resilienza di Astrid Lorenzetti, Tanya Scolla e Laura Poncia Andreoli, le tre gerenti del piccolo spazio commerciale aperto tutto l’anno 24/24 – unico negozietto di alimentari presente in Lavizzara e inaugurato un anno fa – è il simbolo della montagna che resiste. Un piccolo baluardo allo spopolamento e alla chiusura degli esercizi commerciali di valle che offre tutto l’essenziale per la quotidiana sopravvivenza, un servizio per tutta la comunità e, per la gente del posto, un punto di ritrovo e socializzazione.

Nemmeno il tempo di iniziare che già arriva la terribile alluvione

Una meravigliosa storia che non ha avuto certo un inizio facile, come ci racconta Astrid Lorenzetti, per la quale il lavoro è innanzitutto passione: «L’8 marzo del 2024 abbiamo fondato la cooperativa, con tre soci di comitato e sette soci fondatori. A oggi contiamo una quarantina di soci sostenitori (ai quali è richiesto il pagamento di una quota di 250 franchi, una tantum, per diventarlo). Proprio nei mesi dell’allestimento degli spazi, ecco che arriva la devastante alluvione. Acqua e umidità ci hanno fatto perdere parecchie derrate alimentari. Quello che abbiamo potuto salvare in quelle drammatiche ore, lo abbiamo donato alla popolazione. Ricordo che l’alta Vallemaggia per giorni è rimasta isolata e che i rifornimenti dal piano non potevano arrivare essendo le strade interrotte. Così abbiamo distribuito le nostre scorte: pasta, polenta, sale, bibite, tutto l’occorrente per affrontare l’emergenza. Senza un collegamento internet e comunicazioni, anche il nostro registratore di cassa automatica oltrettutto non funzionava. L’ultimo dei nostri pensieri era comunque quello di guadagnare sulla disgrazia che ci ha colpiti. A noi interessava renderci utili. L’importante era l’aspetto affettivo: stare vicino alla nostra gente».

Merce che arrivava a scaglioni e turismo praticamente a zero

Nelle giornate successive, grazie ai fornitori (panettiere e macellaio in primis) il negozietto è stato rifornito con prodotti pronti all’uso. Piano piano, la situazione è tornata alla normalità anche per la Botega. «Ripristinati i collegamenti provvisori – prosegue Astrid – la nostra avventura è potuta ripartire. Anche se la merce arrivava a scaglioni, grazie all’aiuto della Protezione civile, del Municipio e di numerosi volontari (tra loro Mauro Barzaghi) è stato possibile organizzare dei trasporti. Ci siamo però trovati a fare i conti con un turismo (villeggianti che salgono d’estate o escursionisti) quasi inesistente; ogni qualvolta che pioveva, quassù non si vedeva un’anima viva. Luglio e agosto sono stati due mesi morti dal punto di vista dei passaggi, anche perché l’area camper della pista di ghiaccio è stata spazzata via dalla piena. Malgrado ciò (e innumerevoli notti in bianco) siamo comunque stati in grado di superare anche questa difficoltà. Abbiamo fatto bene i nostri calcoli, soddisfacendo le esigenze della popolazione vallerana».

Quanto all’inverno che ci stiamo lasciando alle spalle, «con il Municipio abbiamo potuto attivarci e preparare qualche aperitivo di contorno agli eventi. La popolazione della Lavizzara ci è comunque stata vicina e ci sostiene. Una vetrina viva è già qualcosa per il paese, trasmette vitalità e spinta. Sono molto contenta, abbiamo sempre avuto una bella risposta dalla popolazione, anche durante l’inverno, non ci possiamo lamentare».

Una sala multifunzionale per eventi aggregativi

E, intanto, si avvicina la stagione del risveglio. La primavera porterà in dote alcune interessanti novità per la Botega da la Lavizzara: «Abbiamo diversi progetti in ballo. Innanzitutto l’acquisto di un nuovo frigorifero per lo stoccaggio di frutta e verdure. Ma il più interessante è sicuramente quello legato alla sala barocca situata al primo piano dell’edificio che ospita il negozio: la nostra intenzione è quella di metterla a disposizione della comunità per attività di vario genere (riunioni, momenti ludici, corsi, ecc.). Intendiamo anche acquistare un forno per la cottura della ceramica, da mettere a disposizione di chi ne fa richiesta per dei lavori manuali/artigianali». E che la Botega sia un luogo di aggregazione (la vera anima di questi negozi sta proprio nel rapporto che si instaura con le persone, che diventano parte di quel tessuto di relazioni di cui è fatto un paese, una comunità) lo provano anche gli eventi che intende promuovere. Primo fra tutti, la serata di degustazione di sabato 29 marzo (dalle 17 alle 20): si potranno assaggiare, accompagnate da generi alimentari di produzione locale, cinque birre artigianali create da Alfio di Birra Weltu di Bosco Gurin (riservazione allo 079 541 82 26). È possibile tenersi aggiornati sulle iniziative promosse attraverso il sito internet (www.labotegalavizzara.ch) o le pagine social su Instagram e su Facebook.

Segnaliamo, per concludere, che sabato 22 marzo alle 10, al ristorante Medici di Peccia, si terrà la prima assemblea della cooperativa.

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2025-03-17T07:00:00.0000000Z

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