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‘Se la galleria chiude le contromisure ci sono’

Il Municipio di Locarno risponde a un’interrogazione del liberale Panizzolo sugli imbottigliamenti regionali causati dai blocchi improvvisi (o programmati)

Di Serse Forni

Se la galleria Mappo-Morettina chiude per emergenza, il Locarnese si ferma. Chi vive e lavora nella regione sul Verbano lo sa bene. Quello che però non tutti sanno è che esistono delle misure per cercare di ovviare agli imbottigliamenti. Alcune settimane or sono la situazione caotica si è ripresentata in diverse occasioni per il blocco della galleria di circonvallazione: la prima volta a causa di un veicolo in avaria e la seconda per una vettura in fiamme. In entrambe le occasioni la viabilità nell’agglomerato urbano si è ritrovata quasi completamente paralizzata. Abbastanza per spingere il consigliere comunale Plr di Locarno Luca Panizzolo a inoltrare (era lo scorso 22 luglio) un’interrogazione al Municipio cittadino. Pronta la risposta: “Intendiamo innanzitutto sottolineare che la gestione della galleria Mappo-Morettina e del relativo raccordo stradale con la Rotonda di Piazza Castello è di esclusiva competenza dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), che ne ha assunto la responsabilità a partire da inizio 2020 – scrive l’Esecutivo –. Le competenze comunali in materia sono dunque estremamente limitate”. Ciò detto, il Municipio garantisce che “La Polizia comunale riceve puntualmente comunicazione dai colleghi della Cantonale per quanto riguarda le chiusure programmate o improvvise. Il Municipio viene informato direttamente solo in caso di chiusure straordinarie o prolungate”.

E ancora: “Esistono piani d’emergenza comunali e intercomunali predisposti per affrontare le chiusure della galleria. Essi prevedono la riorganizzazione della viabilità, l’utilizzo di percorsi alternativi segnalati, l’adattamento dei semafori e una comunicazione tempestiva alla popolazione. Le informazioni vengono diffuse rapidamente tramite media locali, social media e i pannelli a messaggio variabile. L’attivazione è pressoché immediata per cercare di ridurre al minimo i disagi per cittadini e viaggiatori”.

‘Le esigenze locali sono state segnalate’

“Sono state proposte dal Municipio al Cantone o all’Ustra soluzioni alternative o infrastrutturali per mitigare l’impatto di tali chiusure sulla viabilità locale?”, chiedeva Panizzolo. “Sì – replica il Municipio –. La Polizia comunale, nell’ambito degli incontri regolari previsti con la Cantonale anche per esaminare problematiche legate al traffico e alla galleria, segnala costantemente le criticità e le esigenze locali. Tali osservazioni vengono poi trasmesse dalla Polizia cantonale per competenza all’Ustra, unico ente titolato a decidere in merito al tratto autostradale A13”.

Un’altro tema sollevato nell’interrogazione riguardava il coordinamento con la Polizia comunale per garantire una gestione più efficiente del traffico in tali situazioni. Anche in questo caso la risposta è affermativa: “In caso di chiusura della galleria è attivato un dispositivo operativo concordato con la Polizia cantonale, che include: deviazione del traffico sulla rete locale; gestione del traffico nei pressi della stazione Ffs di Muralto e al Debarcadero; impiego di semafori su modalità “lampeggiante” in città. Tuttavia, nei periodi di forte affluenza turistica, anche con personale presente e segnaletica attiva, non è sempre possibile evitare disagi, poiché alcune variabili sono fuori controllo”.

A questo punto, stando a Panizzolo, è importante chiarire se iI Municipio intende attivarsi presso le autorità competenti per chiedere un piano a lungo termine che preveda misure concrete per evitare il ripetersi di questi disagi. “Attualmente, per quanto attuabili e nel rispetto delle competenze comunali, sono già in atto piani d’azione per contenere i disagi causati dalle chiusure – spiega l’Esecutivo –. La Polizia comunale continuerà a evidenziare le problematiche locali negli incontri con Ustra e Polizia cantonale. Al momento non si ritiene necessario proporre ulteriori misure straordinarie”.

Tra le soluzioni locali ipotizzate dall’esponente Plr ci sono l’ottimizzazione della segnaletica, la deviazione del traffico pesante o l’introduzione di navette temporanee nei casi più gravi. “I percorsi alternativi con segnaletica provvisoria sono già previsti nei piani d’emergenza – conferma l’autorità cittadina –. L’introduzione di ulteriori misure, laddove tecnicamente possibile, può senz’altro essere oggetto di valutazione, ma sarebbe giustificabile solo in caso di chiusure frequenti e prolungate, dato l’impatto organizzativo ed economico per le finanze comunali”.

Alla ricerca di miglioramenti

Infine un accenno ai potenziali danni economici e d’immagine causati da queste interruzioni ricorrenti al settore turistico e commerciale. “Le chiusure programmate avvengono al di fuori delle fasce di maggior traffico (di norma tra le 21 e le 5) proprio per evitare impatti economici rilevanti. Le chiusure impreviste occasionali, di competenza della Polizia cantonale, non hanno causato finora danni tali da giustificare misure straordinarie”. In conclusione il Municipio “continuerà comunque a monitorare la situazione con attenzione. Alla luce di questo, riteniamo che i danni economici e d’immagine dovuti a tali chiusure, qualora presenti, non siano tali da giustificare la presa di particolari misure, pur ritenendo che sarà comunque utile continuare a cercare dei miglioramenti alla gestione del traffico in caso di chiusura improvvisa della galleria”.

LOCARNO E VALLI

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2025-08-25T07:00:00.0000000Z

2025-08-25T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281668261081732

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