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Aramei (Siriaci), a Cevio devoluti 5’000 franchi

Sentito e significativo gesto della comunità aramea nei confronti di quella dell’Alta Vallemaggia duramente colpita dall’alluvione di fine giugno. La Federazione degli Aramei (Siriaci) in Svizzera ha infatti deciso di devolvere 5’000 franchi al Comune di Cevio. Negli scorsi giorni il presidente della Federazione, Melki Toprak, ha personalmente incontrato la sindaca di Cevio, Wanda Dadò, testimoniandole la vicinanza della sua comunità e formalizzando la donazione. Parallelamente, la stessa Federazione ha scritto al Comune di Cevio una lettera di solidarietà che sottolinea la resilienza della popolazione valmaggese e propone anche un parallelismo con quella guadagnata dagli aramaici in Ticino, nel corso del tempo, grazie alla tolleranza e alla condivisione dimostrata dai ticinesi.

Il primo periodo trascorso, ha scritto la Federazione, “oltre che a contare le vittime e i feriti, vi ha permesso di quantificare i danni arrecati al territorio, ma soprattutto vi ha impegnati e messi a dura prova al fine di riuscire a trovare i fondi per poter ricostruire il paesaggio, rimettere in sicurezza le strutture e in particolar modo investire tutte le risorse per portare conforto e speranza prima ai familiari delle vittime, poi ai concittadini, per dimostrare che con il duro impegno e il sacrificio anche un disastro di questa portata può essere superato mediante la buona volontà e il cuore di chiunque si metta a disposizione”.

Ebbene, si legge ancora, “la nostra comunità aramea è stata accolta a braccia aperte anche dal cantone Ticino a partire dagli anni 70: la prima generazione si è fin da subito sentita a casa grazie alla condivisione di valori culturali, al rispetto e alla tolleranza reciproca, alla libertà di parola e di religione. Se oggi gli aramei in Ticino godono di grande rispetto nella società cantonale e nazionale è grazie anche all’aiuto che ci è stato dimostrato nel corso dei decenni”. Come comunità integrata e parte attiva della società ticinese, prosegue la Federazione nella toccante missiva inviata al Comune di Cevio, “ci siamo sentiti impotenti di fronte a questo disastro naturale; tuttavia, abbiamo subito ricordato le difficoltà incontrate nella nostra madre patria, dove non godevamo di alcuna risorsa. Se siamo riusciti a consolidare la nostra comunità a livello politico (con la Federazione), rispettivamente tramite il centro culturale a Lugano rappresentato da Tony Urek e il Consiglio parrocchiale di Padre Abramo Unal e rappresentato da Sabri Demircan, è grazie a questo meraviglioso cantone che ci ha sostenuto fin dal primo giorno”. La Federazione conclude sostenendo che non sarà “mai in grado di restituire il futuro che ci fu donato e oggi divenuto un presente”; presente nel quale si è dunque deciso di devolvere 5’000 franchi che valgono come riconoscimento “del coraggio e dell’impegno” necessari in Alta Valle per ristabilire, con il tempo, la normalità.

LOCARNO E VALLI

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2024-11-04T08:00:00.0000000Z

2024-11-04T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281672555451635

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