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La moda del futuro nascerà a Chiasso

Posata la prima pietra del Centro professionale del tessile nel comparto ferroviario. Dall’anno scolastico 2028-2029 accoglierà 300 studenti in formazione

Di Prisca Colombini

Sono stati affidati a una capsula del tempo gli oggetti (tra cui una citazione di Giorgio Armani) che ricorderanno per sempre la nascita del Centro professionale del tessile (Cpt), l’istituto scolastico che aprirà i battenti con l’anno scolastico 2028-2029 nel comparto della stazione ferroviaria di Chiasso. Dopo l’inizio dei lavori di scavo lo scorso dicembre, con la simbolica posa della prima pietra, il cantiere è pronto a entrare nel vivo. Tra qualche anno sarà quindi un unico tetto a ospitare la Scuola d’arti e mestieri della sartoria e la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda, oggi suddivise tra Viganello e Biasca. Grazie a spazi moderni e funzionali, con laboratori innovativi e ambienti condivisi, il nuovo stabile permetterà di accogliere fino a circa 300 persone in formazione, rafforzando la qualità dell’insegnamento e la collaborazione con il mondo del lavoro. La nuova struttura comprenderà un atrio aperto, una sala conferenze e una mescita, creando così un luogo di incontro e di scambio, capace di generare un dialogo tra allieve e allievi, docenti, imprese e cittadinanza.

Dalla politica alla concretezza

Il consigliere di Stato, e direttore del Dipartimento finanze ed economia (Dfe) Christian Vitta non ha nascosto la sua soddisfazione nel vedere che «un lungo percorso istituzionale trova una sua concreta realizzazione – ha detto durante il suo intervento –. La politica si fa tra le mura degli uffici e in Parlamento e vedere che le decisioni prese diventano qualcosa di concreto è veramente bello». La posizione del nuovo Cpt è «strategica non solo per la città di Chiasso, ma per tutto il cantone». Vitta ha voluto ricordare che «il connubio tra infrastrutture pubbliche a ridosso delle stazioni ferroviarie è qualcosa che conosciamo in Ticino, e non solo. Se in passato le aree vicino alle stazioni potevano essere viste come periferiche, abbiamo gli esempi di Bellinzona, Lugano e Mendrisio che sono diventate delle aree strategiche e centrali per i servizi pubblici, fra cui anche l’educazione».

Una ‘Cerniera’ da 68 milioni

Firmato dal consorzio guidato dallo studio Boltas Bianchi Architetti, il progetto ‘Cerniera’ è stato scelto con un concorso di progettazione conclusosi nel 2020. Il credito di costruzione è stato approvato dal Gran Consiglio alla fine del mese di maggio del 2024. Il costo complessivo – acquisto del fondo, concorso di progettazione e realizzazione del Cpt, autorimessa Park&Rail – è pari a 68 milioni di franchi, finanziati in larga parte dal Cantone, con la partecipazione del Comune di Chiasso. «Una cifra importante – ha ammesso Vitta – che vuole essere anche un segno di attenzione al Mendrisiotto, che so essere molto sensibile sugli investimenti dell’ente pubblico». Accanto alla parte scolastica, il progetto prevede anche un’autorimessa interrata da 240 posti auto, 150 dei quali destinati al Park&Rail (Cantone e Ffs), 72 al Comune di Chiasso per soste di breve durata e 18 alla scuola. Questa soluzione consentirà di rispondere a esigenze diverse di mobilità e al contempo di riqualificare il comparto urbano circostante. L’investimento, quindi, «porterà benefici duraturi per il settore formativo – ha concluso Vitta –, ma non dobbiamo dimenticarci l’economia locale: so che Chiasso vuole guardare al futuro in maniera propositiva e sicuramente questo può essere uno dei tasselli che contribuiranno in questo sforzo».

Percorsi formativi e tecnologia

Anche la direttrice del Decs Marina Carobbio Guscetti ha sottolineato che l’istituto che nascerà a Chiasso «non sarà solo un luogo di apprendimento, ma un punto di incontro tra scuola, imprese e comunità locale». I percorsi formativi nei rami del tessile e della sartoria meritano «tutta la nostra attenzione: si tratta di mestieri che, coniugati con mezzi e tecnologie moderne come quelle digitali, permettono di coltivare abilità manuali e fantasia, sperimentare ed essere anche visionari. Il nuovo Cpt offrirà alle allieve e agli allievi, alle formatrici e ai formatori spazi didattici innovativi e di qualità, valorizzando la creatività, la manualità e la capacità progettuale. Con questa sede il Ticino, già tra i principali punti di riferimento nazionali e internazionali per la formazione legata alla sartoria e alla moda consolida la propria posizione in questo settore».

Un ‘volano’ per la regione

Il Municipio di Chiasso, presente in corpore alla cerimonia, è da sempre uno spettatore attento, visto che del dossier si parla almeno da 15 anni. «Crediamo molto nella futura scuola e vogliamo pure giocare un ruolo attivo – sono state le parole del sindaco Bruno Arrigoni –. Il Municipio ha infatti già commissionato un mandato esterno per capire come il Basso Mendrisiotto possa approfittare al meglio di questa grande opportunità». Il Comune non intende sostituirsi al Cantone, «ma riteniamo importante assecondare il Cantone stesso in modo che la scuola serva da volano a tutta la regione, attirando sul nostro territorio aziende legate al settore della moda». Realtà che si stanno già affacciando alla cittadina di confine «con l’arrivo di società attive nella moda nell’ambito digitale, è vero che grandi marchi hanno diminuito la loro presenza sul nostro territorio, ma nuove attività portate avanti da giovani imprenditori si stanno facendo largo: è di qualche giorno fa la notizia che una start up di Chiasso ha vinto un premio di circa 2,2 milioni messo in palio da un fondo zurighese per proseguire la propria attività nel campo delle campagne pubblicitarie visive della moda grazie all’intelligenza artificiale». Il Cpt e il nuovo corso dell’ex Credit Suisse «sono due grosse opportunità che possono generare indotto e visibilità alla nostra realtà. Dovremo essere bravi ad approfittarne», ha concluso Arrigoni.

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2025-10-18T07:00:00.0000000Z

2025-10-18T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281672556159602

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