Il rinnovo funivie ‘a tutti i… costi’
Il Municipio ha risposto a due interpellanze che chiedevano lumi sulla realizzazione dei due impianti. L’investimento si aggirerà sui complessivi 17 milioni
Di David Leoni
I lavori di costruzione della funivia Verdasio-Rasa sono iniziati da pochi giorni. Ma le discussioni e le richieste di informazione su questo tribolato dossier (che comprende anche il rinnovo dell’impianto Intragna-Pila-Costa) vanno avanti, incessantemente, da anni ormai. Anche perché il laborioso iter (con tutte le questioni progettuali, legali e finanziarie) preoccupa autorità, utenza e cittadinanza in generale. Ne sono un’ennesima prova le due interpellanze (una del gruppo 100ValliViva e l’altra da parte di Impegno e Passione) trasmesse al Municipio, che ha dato puntuale risposta nella seduta di lunedì. Nella prima, in sintesi, i firmatari si sono soffermati su tutta una serie di questioni legate al progetto della Verdasio-Rasa. In particolare chiedevano lumi sull’ente responsabile nella costruzione dell’impianto, sulle mutate condizioni contrattuali con le ditte incaricate (e le pretese avanzate da quelle escluse a Comune e Cantone), l’acquisto di componenti, i costi definitivi, la futura gestione, la sopportabilità economica per il Comune, le garanzie di credito e altro ancora. Pure i consiglieri di Impegno e Passione hanno focalizzato le domande al Municipio sugli aspetti finanziari e le garanzie di realizzazione delle due opere, insistendo però anche sullo stato di avanzamento dei due progetti. In particolare per sapere quali sono i costi aggiornati della nuova funivia di Rasa, qual è lo stato dell’altro progetto, se il Municipio sarebbe disposto ad accettare che parte del credito destinato alla Intragna-Pila-Costa venga impiegato per la Verdasio-Rasa. Non da ultimo chiedono garanzie affinché eventuali costi eccedenti non abbiano a ricadere sulle casse di Centovalli.
Servirà un credito supplementare da sottoporre al Parlamento
Dal profilo dell’investimento, il sindaco Michele Turri è stato chiaro: a oggi i costi aggiornati per i due impianti sono di circa 17 milioni (di questi, 8-8,5 milioni per la sola Verdasio-Rasa) con una differenza rispetto al preventivo iniziale di 5,3 milioni. Dunque il credito iniziale votato dal Parlamento cantonale (nel 2017) di 11,7 milioni non basta a coprire i costi; per il Consiglio di Stato si rende perciò necessario allestire un nuovo messaggio (credito supplementare) da sottoporre al Gran Consiglio in un periodo in cui le casse cantonali già piangono. Nel frattempo il Comune centovallino anticiperà gli importi, che poi gli verranno rimborsati dallo Stato. L’adeguamento del credito dovrà beneficiare ovviamente del consenso dei due Legislativi. Turri ha altresì ricordato che sul tema è pendente un’interrogazione parlamentare e che si è in attesa di una risposta da parte del Consiglio di Stato.
Delle lungaggini che non si spiegano
A chi, in sala, temeva di veder cancellata la realizzazione della Intragna-Pila-Costa perché esaurite le riserve di credito (‘dirottato’ a favore della prima funivia), il sindaco ha risposto chiarendo che «il credito votato è uno solo per entrambe le funivie, non vi è formalmente alcuno spostamento di credito da un impianto all’altro»). Quest’ultimo progetto è da tempo in fase di approvazione presso l’Ikss, l’organo di controllo, che tuttavia non si è ancora pronunciato nel merito («confidiamo di ricevere entro la fine dell’inverno l’ok, una volta stanziato il necessario credito supplementare è ipotizzabile l’inizio del cantiere nel corso del 2027»). Critiche all’indirizzo dell’Ikss, accusato di tergiversare alla grande, le ha formulate Lidia Maggetti (100ValliViva). Tempi che si stanno allungando a dismisura non solo per la complessità dell’incarto (in ballo, come noto, una funivia che sarà una prima mondiale, con il sorvolo delle cabine a metà tracciato) ma – è ipotizzabile – anche per possibili frizioni tra progettisti e lo stesso organo di controllo.
Una via dedicata a Roberto Maggini
Segnaliamo, in conclusione, che nel corso della seduta è stata accolta l’interpellanza del gruppo CambiaMenti che proponeva di intitolare al noto musicista e artista intragnese Roberto Maggini, scomparso lo scorso mese di giugno, una via o una piazza. Il Municipio ha accolto l’idea. Gli sarà dedicata la scalinata che dalla stazione porta alla sede scolastica. I diciassette consiglieri comunali presenti hanno pure accolto con voto unanime il conto preventivo 2026 del Comune (fabbisogno 2,4 milioni) e la variante del Pr legata alla salvaguardia delle abitazioni primarie a scapito delle case di vacanza.
LOCARNO E VALLI
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2025-12-27T08:00:00.0000000Z
2025-12-27T08:00:00.0000000Z
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