Niente palestra tripla per il Centro professionale tecnico del tessile di Chiasso. Analizzata la situazione, di fatto non vi sono a disposizione i volumi necessari per edificare una tale struttura nel comparto ferroviario scelto per dare forma all’istituto, a favore del quale è stato concesso un investimento netto di oltre 51 milioni di franchi. Una “limitazione contingente”, per dirla con il Consiglio di Stato, che non dà quindi modo di dare concretezza a un’ipotesi presa in considerazione a livello cantonale. A mettere sul tavolo questa opzione era stato, nel 2018, l’allora granconsigliere Giorgio Fonio, che aveva poi passato il testimone al collega di partito (il Centro) Gianluca Padlina.

In genere il governo, si annota nella risposta ai firmatari dell’interrogazione, “condivide la volontà, dove ciò è possibile, ragionevole e finanziariamente sostenibile, di pianificare ed edificare palestre in collaborazione con le autorità comunali e regionali, rispondendo all’effettivo fabbisogno previsto – oltre che delle scuole cantonali – anche delle società sportive e di altri enti, a beneficio dell’intera collettività”. In effetti, prima di misurarsi con le dimensioni degli spazi a disposizione, si è analizzata, si conferma, la possibilità di moltiplicare la palestra per tre attraverso uno studio condotto dalla Sezione della logistica, in collaborazione con l’Ufficio dello sport, presentato al Municipio di Chiasso l’8 aprile scorso. Le conclusioni hanno quindi portato a proporre una struttura sportiva doppia. E al momento, si ribadisce, “le Ferrovie federali svizzere stanno valutando la possibilità di concedere il diritto di superficie per l’utilizzo del terreno necessario a questo scopo”.

Nel frattempo, si fa sapere, lo stesso Ufficio, d’intesa con la Logistica, “sta effettuando un lavoro di mappatura cantonale delle infrastrutture sportive, avviato nel corso della presente legislatura, che consentirà di avere una visione d’insieme sull’ubicazione e la dotazione infrastrutturale del Cantone in ambito sportivo”. Uno strumento, si annota, che farà chiarezza sulla strategia da adottare nell’ambito dell’“organizzazione e la pianificazione di investimenti cantonali, regionali e comunali in ambito di strutture sportive (palestre, piscine …) in un’ottica di ottimizzazione, razionalizzazione, ma anche di collaborazione e messa in rete del patrimonio pubblico in questo ambito”. E nel Mendrisiotto, oltre a Chiasso con il Centro del tessile, in attesa vi è anche Mendrisio con la piscina coperta regionale.