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‘Importante coordinare informazioni e ricerche’

Dopo aver lasciato il perimetro del Palasio verso le 14, ricordiamo, trascorse cinque ore il bambino è stato avvistato poco distante, nel riale Fossato, da una donna che, come parecchie altre persone del quartiere, aveva colto l’appello lanciato sui social dalla famiglia. Appello col quale si chiedeva aiuto nelle ricerche. Operazione cui hanno preso parte numerosi agenti (almeno una quarantina) della Polizia cantonale e della Polcom di Bellinzona. Ma come si svolgono esattamente operazioni di questo genere? È opportuno far circolare sui social avvisi di scomparsa redatti autonomamente? È utile che la popolazione si attivi spontaneamente nelle ricerche? Domande che abbiamo sottoposto alla Polizia cantonale: in estrema sintesi – ci viene spiegato – ogni aiuto è ben accetto, ma una precisa coordinazione è di fondamentale importanza. Evidentemente, in caso di scomparsa, vi sono approcci diversi a dipendenza del singolo caso. Innazitutto la Polizia cantonale deve verificare “se ci si trova confrontati con una persona dispersa (escursionista, cercatore di funghi) o con una persona scomparsa per altri motivi”, sottolinea il Servizio comunicazione, media e prevenzione da noi contattato. “Il contesto, la conformazione del terreno e gli approfondimenti di indagine permettono di indirizzare le ricerche che, di volta in volta, vedono coinvolte le risorse (umane e tecniche) necessarie e un adattamento del dispositivo”. In questo contesto vengono considerati anche aspetti particolari: se una persona scomparsa fa parte delle cosiddette ‘fasce deboli’ della popolazione (fra le quali rientrano anche i bambini), “questo può avere un impatto emotivo più forte”. L’approccio è dunque “sempre molto attento all’impiego di adeguate risorse umane e mezzi tecnici”.

‘Concordare l’opportunità o meno di pubblicare sui social’

Nel caso di Giubiasco i genitori si sono attivati sui social media ben prima dell’avviso di scomparsa diramato dalla polizia. In generale si tratta di un modo di procedere utile, consigliato? Da un lato “la Polizia cantonale comprende pienamente il gesto di genitori o parenti impauriti per la situazione e quindi la loro necessità naturale di avvisare tutti di una scomparsa e chiedere aiuto per le ricerche e il ritrovamento”. Dall’altro è però “fondamentale sottolineare la necessità di coordinare la raccolta di informazioni e le ricerche sul terreno”. Di conseguenza in questi casi si consiglia “di concordare con i responsabili dell’intervento l’opportunità o meno di pubblicare sui social l’avviso di scomparsa”. Per quanto riguarda poi l’aiuto fornito dalla popolazione durante le ricerche, esso “è sempre ben accetto, in particolare le varie segnalazioni che possono facilitare il lavoro degli agenti”. Anche in questo caso però “l’importante è che le operazioni vengano coordinate da un’unica entità (Polizia cantonale) e che nessuno si metta in pericolo durante tali attività”.

BELLINZONA E VALLI

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2024-12-11T08:00:00.0000000Z

2024-12-11T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281681145463199

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