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Tra Basso Mendrisiotto e marketing territoriale

Nel discorso di inizio anno il sindaco Bruno Arrigoni ha parlato di aggregazioni, finanze, marketing e progetti futuri. Assegnati meriti e premi sportivi

Di Prisca Colombini

La cerimonia di inizio anno ha permesso al sindaco Bruno Arrigoni di lanciare un interrogativo: ‘Siamo certi che l’aggregazione faccia un piacere solo alla nostra cittadina?’.

«Siamo proprio sicuri che l’aggregazione non sia un bisogno per tutti e non solo per Chiasso?». È con questa domanda, formulata nel corso della cerimonia dello scambio degli auguri con la popolazione, che il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni ha voluto dire la sua in merito alle discussioni che si stanno sviluppando sul progetto aggregativo in corso nel Basso Mendrisiotto. Il tema è sicuramente sentito e il sindaco di Chiasso non ha mai nascosto di immaginare per Chiasso un futuro di «progresso». Un progresso, parola che ha pronunciato a più riprese dal palco del Cinema Teatro, che può essere descritto con una sola parola: «Aggregazione». Durante la cerimonia si è parlato di altri temi caldi come le finanze e il rilancio della cittadina. Cittadina che, ha anticipato il sindaco senza entrare nei dettagli, ha attirato l’attenzione anche di alcune realtà di Hong Kong con le quali «abbiamo contatti in corso».

‘È un bisogno per tutti’

In merito al processo aggregativo che, oltre a Chiasso, coinvolge Balerna, Breggia, Morbio Inferiore e Vacallo, Arrigoni è stato chiaro. «Abbiamo due possibilità: rinunciare all’aggregazione oppure accettarla (semplice...)». Due visioni, ha aggiunto, «ben concrete: rimanere come oggi oppure, come tanti detrattori dicono, “fare un piacere a Chiasso”. Ma siamo proprio certi che si faccia un piacere solo a Chiasso? Sento dire che l’aggregazione è una opportunità (e sono d’accordissimo) ma non un bisogno... Mah, non sono così sicuro che sia vero». Per Bruno Arrigoni è «pure un bisogno per tutti, non solo una opportunità. Si dice che Chiasso abbia molti debiti, ma permettetemi di ricordare che Chiasso negli ultimi anni ha investito parecchio». Dopo aver elencato le opere realizzate e in corso, Arrigoni ha concluso affermando che «noi i lavori li abbiamo e li stiamo facendo, mentre altri Comuni qui attorno a noi, dovranno metterci mano nei prossimi anni». L’orizzonte, confermato, è quello del 2026. «A fine primavera di quest’anno sarà pronto il documento di studio da sottoporre a Municipi e Consigli comunali per un voto consultivo. Consultivo e non decisivo perché la decisione finale spetta al popolo con la votazione prevista nel secondo semestre del 2026». Riassumendo le «opportunità» dell’aggregazione, Arrigoni ha definito «certo» il fatto che «un Comune di 20mila abitanti ha un peso politico maggiore e può cimentarsi in investimenti e iniziative per cui oggigiorno non avremmo la forza necessaria». Il concetto è insomma chiaro. «Se vogliamo restare o ritornare competitivi, dobbiamo unire le forze, la politica, i Comuni. Il mondo stesso sta cambiando a un ritmo incredibile, i Comuni di ieri non sono quelli di oggi. Quindi cerchiamo di rimanere aggrappati, se possibile correre insieme per non sprofondare in un limbo senza uscite».

Su la popolazione, giù lo sfitto

In attesa del processo aggregativo, Chiasso ha continuato, e sta continuando, a lavorare per rilanciare la sua immagine e attirare nuovi cittadini e aziende. Il 2024 ha portato i primi risultati: la popolazione è aumentata di 46 unità (arrivando a 7’784 abitanti nonostante un saldo nascite-decessi di 78) e gli appartamenti sfitti («siamo la maglia nera del cantone») sono passati da 655 a 556 (dato al 1° giugno 2024). «Segnali importanti che ci danno una buona carica per continuare la strada intrapresa negli ultimi anni e promuovere in modo mirato la nostra cittadina – ha commentato il sindaco –. Dobbiamo continuamente porci degli obiettivi strategici chiari e cercare di raggiungerli: anche questo è lavorare per il progresso». E questo nonostante una situazione finanziaria «complessa». Lo stato di salute delle casse «potrebbe indurre a operare con l’accetta in mano, a produrre tagli a destra e a manca per raggiungere in breve tempo l’ambito pareggio dei conti». Una strada che «potrebbe sembrare la più facile», ma che il Municipio di Chiasso non intende seguire. «Nel 2025 sarà nostro dovere ottimizzare le entrate e procedere con un rigoroso controllo delle spese là dove le misure di risparmio devono essere messe in atto – ha spiegato ancora Arrigoni –. Ma questo non verrà mai attuato con leggerezza. Perché un’amministrazione comunale, e Chiasso non fa eccezione, non deve mai venire meno ai suoi doveri nei confronti della cittadinanza».

Obiettivo marketing territoriale

Il lavoro continuerà anche con le aziende grazie a un lavoro di ricerca nell’ambito del marketing territoriale. «Il nuovo anno porterà diverse azioni volte alla promozione del territorio comunale quale luogo per l’insediamento di aziende, facendo leva sugli aspetti positivi che Chiasso offre rispetto ad altri centri». Nel 2024 la cittadina di confine ha già accolto quasi 200 posti di lavoro nel settore bancario a Palazzo Mercurio, ha occupato gli spazi delle palazzine sorte al posto dell’ex Fernet Branca e avviato il cantiere per la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda. Oltre ai già citati contatti con Hong Kong, «con ci resta che sperare nella partenza del progetto Ellipticum nel Centro Ovale e mantenere occupato con nuovi arrivi l’edificio Credit Suisse su piazza Indipendenza che verrà probabilmente liberato. Siamo molto ottimisti». Il sindaco ha concluso annunciando che verrà prossimamente presentato il progetto ‘Smart Chiasso’ che «doterà il Comune di una app per migliorare costantemente la comunicazione e i servizi alla popolazione» e che vuole essere «un nuovo e potente canale di comunicazione che affiancherà il sito web e i pannelli interattivi sul territorio».

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