Il moltiplicatore divide Per la Destra va ridotto
Proposti due punti in meno per le persone fisiche
Di Daniela Carugati
Dietro l’angolo, per Mendrisio c’è un futuro prossimo che continua a vedere rosso. Tradotto in termini monetari si parla di un disavanzo di 3,4 milioni di franchi, un risultato ancor più negativo rispetto alle previsioni del 2025. Quanto basta per convincere il Municipio a procedere con il freno a mano tirato. Importanti le ricadute finanziarie riversate dal Cantone – solo sul versante di oneri sociali e politica anziani sono riversati costi per oltre 4 milioni –; irrinunciabili alcuni grandi progetti iscritti nei piani della Città, e il pensiero va all’ampliamento del campus universitario alla stazione o alla casa per anziani Torriani3. Tutta questa prudenza non ha però convinto del tutto al tavolo della Gestione. La
Commissione, anche in questo caso, non solo si è divisa, registrando una volta di più la presa di distanza di Udc-Udf, ma anche all’interno della maggioranza segnala sfumature diverse. Nodo gordiano del dibattito è la strategia fiscale, che ha ispirato due emendamenti. A scioglierlo, quel nodo, ora toccherà al Consiglio comunale il 15 dicembre prossimo.
Per Udc-Udf ai cittadini va abbassato
In minoranza, il consigliere comunale del gruppo Udc-Udf Roberto Pellegrini ha messo in campo una proposta che appare controtendenza. Ai suoi occhi, bilanci alla mano, vi sono i margini e la capacità per abbassare il moltiplicatore – almeno quello previsto per le persone fisiche – di 2 punti, portandolo dal 77 al 75 per cento (lasciando quindi immutato a quota 82 quello delle persone giuridiche). Qual è il punto? Si ritiene che il Municipio “non abbia fornito garanzie sufficienti sull’effettiva applicazione delle misure di risparmio da esso stesso individuate”, che restano, si rimarca nel Rapporto, “dei pii desideri”. Quindi, servono delle “misure correttive” oltre a “un indirizzo politico chiaro”; lanciando così un segnale di vicinanza alla popolazione, già “sotto forte pressione economica”. A conti fatti quel 2 per cento in meno si tradurrebbe in una riduzione del gettito di 908mila franchi, in ogni caso “sostenibile, minima e compatibile con le prospettive finanziarie”. D’altro canto, negli ultimi dieci anni, osserva Pellegrini, “a eccezione del solo anno 2020, il Comune ha sempre registrato un consuntivo migliore del preventivo, con risultati d’esercizio che si sono costantemente rivelati superiori alle stime iniziali”.
Prima i bilanci, poi l’aliquota
Una tendenza, quella dettata dalla differenza tra le proiezioni finanziarie e la contabilità effettiva, che trova un punto di contatto con il relatore del Rapporto di maggioranza, il consigliere comunale Massimiliano Robbiani del gruppo Lega-Ind. Tanto da convincere i colleghi di Commissione di Centro, Plr e AlternativA a sottoscrivere il documento con riserva. Anche per Robbiani “la prudenza adottata dal Municipio nella presentazione del preventivo risulta essere eccessiva e non rispecchia fedelmente la reale e più solida situazione finanziaria del Comune”. Una situazione che porta il relatore a chiedere di disgiungere la decisione sul moltiplicatore dal voto sui preventivi, rinviandola a una presa di posizione da formalizzare entro il 31 maggio, dunque Consuntivi 2025 alla mano. Una linea che la maggioranza della Gestione non ha fatto sua, ribadendo la prassi e quindi la necessità di fissare la pressione fiscale già il 15 dicembre, quando si discuterà la Finanziaria della Città per il 2026. Salvo “novità significative” da qui ad allora.
Niente risparmi sugli allievi di Media
La Commissione avanza, però, anche un’altra proposta, quella di rinunciare, almeno per quest’anno, a risparmiare 15mila franchi sui contributi per gli alunni della scuola media. L’auspicio dichiarato è che “il Municipio, d’intesa con la direzione della Media, valuti un impiego dei contributi che tenga conto della situazione economica delle famiglie degli allievi”.
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2025-12-06T08:00:00.0000000Z
2025-12-06T08:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281681146194189
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