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Via al nuovo Hangar, ‘rulla’ la seconda fase

All’Aeroporto iniziata la costruzione dell’aviorimessa che sostituisce il capannone provvisorio. Per la scuola di volo un salto di qualità logistico

di David Leoni

Una nuova sede, degna del blasone dell’Aero Locarno SA, la scuola di formazione piloti sulle rive del Verbano che è diventata, in pochi anni, un’eccellenza a livello europeo. E, al tempo stesso, un plus valore per l’Aeroporto cantonale di Locarno, il cui aggiornamento delle infrastrutture è, finalmente, realtà. Questo spiega l’importanza dell’avvio dei lavori di costruzione del nuovo hangar 1 e delle opere di spettanza cantonale a esso connesse. La posa della prima pietra è andata in scena lunedì alla presenza del consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, del Capo campo dell’Aeroporto cantonale, Mario Tietz, del direttore di Aero Locarno SA, Stefano Buratti e del capo istruttore, Daniele Dellea. Aviorimessa (con annessi uffici) che va a sostituire la tensostruttura provvisoria installata in tempi rapidi dal Cantone dopo che il 13 luglio 2021, un evento meteorologico di eccezionale intensità provocò ingenti danni all’hangar 1, rendendolo praticamente inagibile.

Un disastro che obbligò lo stesso Cantone a decretarne la sua demolizione e a mettere in opera, in tempi ristrettissimi, una soluzione provvisoria che potesse permettere alla ditta di manutenzione di Aero Locarno di non interrompere l’attività di manutenzione degli aeromobili. L’onere di rimozione di quest’ultima ha ovviamente determinato la necessità di progettare una nuova struttura definitiva – finanziata dalla Aero Locarno SA – e le relative opere connesse di competenza del Cantone. Mario

Tietz, testimone oculare di quella tromba d’aria che si portò via il vecchio hangar, ha aperto la parte ufficiale accennando all’iter che ha preceduto il significativo momento odierno («non ha avuto sempre un decorso facile») e sottolineando l’importanza del progetto data la reputazione della scuola di volo locarnese, tra le migliori d’Europa.

Offrire referenze di qualità agli allievi Stefano Buratti, ‘padrone di casa’, ha invece illustrato il cammino, accompagnato da un successo crescente, della scuola di formazione piloti. Un percorso iniziato 6 anni e mezzo fa, quando venne rilevata la vecchia scuola dell’Aero Locarno. Istituzione che è oggi annoverata tra le dieci migliori scuole di addestramento europee e che necessitava assolutamente di spazi estremamente moderni: «L’infrastruttura purtroppo è il punto debole del nostro prodotto. Abbiamo 200 giovani candidati piloti iscritti ai corsi per l’ottenimento della licenza di volo professionale che vivono nella regione, garantendo un indotto non indifferente all’economia locale. Offriamo un prodotto di nicchia, di estrema qualità e costoso. Quando una famiglia fa sacrifici e investe importanti risorse per la formazione del proprio figlio vuole avere referenze di qualità, che dobbiamo essere in grado di offrire».

Un iter rapido

Infine il direttore del Dipartimento del Territorio, Claudio Zali, che ha dapprima lodato l’ottima collaborazione fra pubblico e privato («ho potuto constatare un avanzamento rapido, rispetto alla prassi corrente nel settore pubblico, dell’iter procedurale grazie anche all’impegno di Antonio De Nigris, alla testa del Demanio e dell’Aeroporto cantonale e dei collaboratori pubblici e privati»). Ora che tutte le carte sono in regola – ha evidenziato Zali – si può procedere con la prima fase dell’aggiornamento delle infrastrutture datate dell’aerodromo. «La seconda fase è già partita, con l’allestimento del concorso di architettura che dovrà dare un volto al comparto centrale dell’Aeroporto (la stessa prevede la realizzazione delle infrastrutture pubbliche tra le quali il nuovo accesso allo scalo, l’edificazione di un nuovo stabile con annessi ristorante, alloggi e parcheggi, oltre a un nuovo ufficio C con la sede della Direzione aeroportuale e spazi per i veicoli antincendio e di servizio, ndr)». Il Consigliere di Stato ha chiuso il suo intervento ricordando come, con questo primo cantiere, si sia dato il là al tanto atteso processo di aggiornamento delle infrastrutture operative e logistiche dell’Aeroporto cantonale che, nell’arco dei prossimi 10-15 anni, comporterà investimenti pubblici e privati dell’ordine di 15-20 milioni di franchi.

‘Un valore aggiunto Città e regione’

Tra i presenti alla cerimonia, anche il municipale della Città di Locarno, Bruno Buzzini, capodicastero Opere pubbliche e ambiente: «Ritengo importante, in tutto questo discorso, l’aspetto relativo ai collegamenti pubblici da e per l’Aeroporto, che saranno migliorati». Quanto alle nuove infrastrutture, «sono fondamentali per migliorare il lavoro di una scuola di volo tra le migliori del continente. Si tratta di un’offerta rivolta all’estero importante per il Cantone e la nostra regione. Il Locarnese ha solo da guadagnare da realtà come queste; pensiamo alle ricadute occupazionali ed economiche, oltre che turistiche. Si tratta di un valore aggiunto che il Municipio non può che salutare positivamente».

Per quanto attiene l’hangar 1, il costo preventivato è pari a circa 8 milioni, i lavori si concluderanno alla fine del 2026. Le opere cantonali comprendono, in particolare: la costruzione di una nuova sede aeroportuale in sostituzione degli edifici risalenti alla metà degli anni 70, la realizzazione di un sistema di smaltimento delle acque meteoriche, la creazione di un nuovo accesso all’area aeroportuale, la realizzazione di un piazzale in corrispondenza della nuova aviorimessa e il ripristino del sedime occupato dalla vecchia aviorimessa. Nel 2023 il Consiglio di Stato aveva adottato il messaggio concernente la richiesta di un credito di 3,6 milioni – successivamente approvato dal Parlamento – volto a finanziare le opere di competenza cantonale.

LOCARNO E VALLI

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2024-10-15T07:00:00.0000000Z

2024-10-15T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281685440298745

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