‘Perché si continua a posticipare la valorizzazione dei castelli?’
Plr chiede pure lumi sull’aumento del credito a 23 milioni
Quando verrà finalmente pubblicato il messaggio municipale relativo ai lavori per la valorizzazione dei castelli di Bellinzona? A quanto ammonta il credito necessario? Che impatto avranno gli interventi sulla città, sul turismo e in generale sull’economia? È quanto chiedono, in sintesi, i consiglieri comunali Patrick Rusconi, Andrea Cereda e Tiziano Zanetti (gruppo Plr) al Municipio in un’interrogazione, nella quale fanno notare come la pubblicazione del messaggio per la realizzazione delle opere sia stato posticipato più volte e come il credito previsto sia passato da 14 milioni (indicati nel messaggio del 2020 per avviare la progettazione) a 23 milioni di franchi. Messaggio, quello del 2020, nel quale l’esecutivo indicava di voler idealmente avviare la procedura di stanziamento del credito d’opera nel secondo trimestre 2022. E questo per evitare che il trascorrere del tempo facesse risultare superate le proposte progettuali (ricordiamo che i primi studi erano stati avviati nel 2014). Ora da quest’ultimo ‘termine’ “sono trascorsi ormai quasi 3 anni senza che il messaggio in oggetto sia stato presentato”, si legge nel testo. Rusconi, Cereda e Zanetti chiedono quindi al Municipio a cosa sia dovuta questa attesa, se l’aumento dei costi a 23 milioni sia confermato e quali siano i motivi che spiegano questo incremento. A questo proposito nel marzo 2024 Fabio Käppeli – capodicastero Finanze, economia e sport – aveva affermato a ‘laRegione’ che l’aumento dell’investimento era giustificato da alcune aggiunte e adattamenti del progetto, dal rincaro delle materie prime e soprattutto dai costi necessari per il personale che si occuperà di ideare e promuovere l’offerta espositiva. I consiglieri comunali Plr domandano anche a quanto ammonterà il contributo del Cantone, essendo esso stesso proprietario della Fortezza. Anche in questo caso, finora era stato indicato che avrebbe contribuito, coprendo circa la metà dell’investimento. Proprio per quest’ultimo motivo, anche il Gran Consiglio dovrà esprimersi sulla spesa necessaria per eseguire i lavori: “A questo punto quali potrebbero essere i tempi utili per ottenere i crediti necessari, rispettivamente per le fasi successive (concorsi, delibere, avvio lavori)?”. Non da ultimo, nell’interrogazione si chiede pure come impatterà il progetto “sul perimetro e i contenuti del centro storico”, se questa attesa “potrebbe incidere negativamente sull’attrattiva di Bellinzona da parte di investitori interessati a creare nuove strutture ricettive, rispettivamente nell’ammodernamento di quelle già presenti” e quali ricadute economiche ci si aspetta “in termini di indotto, rilancio turistico e benefici in generale”. Domande simili sono state anche poste al Consiglio di Stato in un’interrogazione parallela presentata da Rusconi, Zanetti e Bixio Caprara.
BELLINZONA E VALLI
it-ch
2025-01-14T08:00:00.0000000Z
2025-01-14T08:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281685440495885
Regiopress SA