La raccolta fondi destinata al finanziamento del futuro Lido Alpino Vallemaggia, il grosso progetto di rilancio dell’ex piscina comunale di Bignasco, è finito al centro di un’interpellanza trasmessa al Municipio del capoluogo valmaggese, a firma Marco e Renata Bonetti (Gruppo Paese libero ’24). Secondo i due firmatari, prima di avviare una ricerca fondi per la costruzione dell’opera era forse “il caso di approfondire e avere garanzie sulla sopportabilità dell’investimento e sul mantenimento dell’impianto in riferimento ai costi di gestione. Si asserisce che i costi di gestione della vecchia piscina sull’arco di poco più di due mesi d’esercizio annui, ammontavano tra 50 e 100mila franchi. Si prevede che il nuovo Lido Alpino sarà aperto 12 mesi all’anno e viene stimato un costo di gestione di 200mila annui sebbene sia pure dotato di sauna, bagno turco ecc… Si è un po’ sognatori oppure non realistici? Al momento attuale, ci sono documenti firmati da comuni, associazioni o Cantone con garanzie di collaborazione, oppure solo promesse? Se il Lido Alpino si attuerà, quale sarà il destino della vecchia piscina comunale? Se il Lido Alpino, al contrario, non vedrà la luce, quale sarà il destino della vecchia piscina comunale?”

Ricordiamo che l’investimento complessivo ammonta a circa 9 milioni. Il Cantone ha già espresso il proprio supporto all’iniziativa, così come le condizioni necessarie per un sostegno ai sensi della politica economica regionale e di eventuali altri contributi settoriali, coprendo fino al 50% dell’investimento. La restante quota sarà finanziata con 800mila franchi dalla Fondazione Vallemaggia Territorio Vivo, con 250mila franchi dalle Officine Idroelettriche della Maggia SA; dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e dalla Fondazione Turismo Lago Maggiore sono stati assicurati 25mila franchi. Resta dunque da raccogliere un importo pari a 3,4 milioni, obiettivo della campagna di raccolta fondi.