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Una mostra e quel filo che lega, in fondo, tre disastri

Quasi 200 persone alla commemorazione del 1924

Quasi 200 persone hanno preso parte, domenica, alla commemorazione del centesimo anniversario del Disastro di Someo, gravissimo evento meteorologico che il 24 settembre 1924 causò la morte di dieci persone e devastò il villaggio valmaggese. L’incontro è stato introdotto e moderato da Fabio Abate che, ha illustrato i contenuti della mostra fotografica allestita all’aperto (sulla piazza antistante l’ex casa comunale) e che rimarrà accessibile al pubblico sino al 30 novembre. Di seguito hanno preso la parola il sindaco di Maggia Andrea Sartori che, fra le altre cose, ha anticipato la notizia dell’avvenuto accordo fra i discendenti dei donatori dell’ex ricovero comunale e il Comune in vista della realizzazione del previsto Centro di competenze sull’emigrazione. Maurizia Campo-Salvi ha dato lettura di una lettera inedita, scritta nel 1924, nella quale viene rievocato il Disastro. Fabio Campana, ex sindaco di Someo, si è soffermato sull’alluvione del 1978 (parte integrante della mostra) mentre Wanda Dadò, sindaca di Cevio, ha ricordato quanto avvenuto nel suo Comune e in Lavizzara lo scorso mese di giugno. Le affinità fra i tre eventi sono emerse con chiarezza sia a livello umano che territoriale. I vari interventi sono stati intercalati dalla lettura di alcuni documenti storici da parte di Luca Invernizzi.

La mostra si compone di sette pannelli che illustrano, in maniera sintetica, la cronaca del Disastro, i solenni funerali delle dieci vittime, i lavori di ricostruzione, l’opera dei volontari del neonato Servizio civile, l’intreccio di destini fra chi si è salvato e chi, al contrario, ha perso la vita. Grazie a un codice QR si accede al sito contenente approfondimenti, curiosità e altre immagini d’epoca.

LOCARNO E VALLI

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2024-10-01T07:00:00.0000000Z

2024-10-01T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281689735228807

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