Da Sherwood a Camedo, nel nome della giustizia
Riparte il 18 luglio il progetto artistico sul treno della Fart ideato dal clown Dimitri; nel terzo episodio di ‘Centoricordi’ diverse novità
di David Leoni
‘Centovalli-Centoricordi 3’ e la saga continua. Verrebbe da dirlo parafrasando una nota e fortunata serie cinematografica hollywoodiana, perché dopo l’ampio consenso di pubblico registrato dalle prime due edizioni di questo originale spettacolo teatrale itinerante a bordo della Centovallina – lanciato nel 2012 dal compianto Clown Dimitri per rendere omaggio a quest’angolo del Locarnese – in parecchi si attendevano un nuovo episodio della ‘serie’. E così sarà, perché il progetto artistico dall’insolito format, proposto dal Teatro Dimitri in collaborazione il Werkstatt Theater di Zurigo e la Fart, si arricchisce di una nuova puntata. Anch’essa a bordo dell’ultra-secolare trenino che ha segnato la storia della regione. Una linea ferroviaria che merita di essere percorsa non solo per la bellezza che racchiude il paesaggio circostante, bensì come viaggio esplorativo. Un originale connubio teatro-treno che conduce in un mondo a parte. Un viaggio, quindi, reale e immaginario, nel quale gli spettatori salgono e scendono dal treno come normali viaggiatori e assistono alle performance.
‘Robinia delle Valli’, l’eroina icona delle donne lavoratrici
La terza puntata della trilogia, ci anticipano Masha Dimitri, Anna Maria Glaudemans e Livio Andreina, gli ideatori, è dedicata, stavolta, a tutte quelle donne che si sono ribellate e hanno combattuto la povertà. Esperienze del passato raccontate con un intento che non è documentaristico, bensì quello di essere materia viva e spunto di riflessione. Il viaggio avventuroso attraverso le Centovalli sarà basato sulla leggenda di Robin Hood. Che nel contesto centovallino in questione diventa una ‘Robinia delle Valli’ che vive con la sua banda nei boschi e lotta contro le ingiustizie perpetrate da un conte. Una trama quindi ispirata alla leggenda dell’abile arciere ed eroe popolare del Regno Unito che il regista Livio Andreina conosce bene, avendola già messa in scena all’aperto, nei boschi di Zurigo qualche anno fa: «Abbiamo fatto diversi approfondimenti su pezzi già scritti e rielaborabili anche chiedendo informazioni al curatore del Museo delle Centovalli, Mattia Dellagana – osservano Masha e Livio - riallacciandoci alla difficile esistenza delle donne nelle Centovalli, lasciate spesso sole con i figli dai mariti costretti a emigrare in cerca di fortuna. Robinia delle Valli vive ancora ed è sempre presente in noi, perché basta guardarsi attorno per capire come oggi ancora, nel mondo, la giustizia sia una virtù rara». Robinia delle Valli è coraggiosa e forte, divertente, temeraria e fuorilegge. È un’astuta violatrice della legge sempre in guerra con un conte (e i suoi scagnozzi) che incarna chi, ieri come oggi, si impossessa a piacimento di tutto ciò che serve per vivere, rendendo i poveri più poveri e loro stessi sempre più ricchi. Così è successo anche nelle Centovalli nel lontano passato.
Il cast: un mix di artisti improvvisati, studenti e professionisti
Uno spettacolo di teatro in movimento che si fonda sul racconto, che parla dunque di territorio, di storia, parafrasando miti e leggende di altri luoghi adattati al contesto locale, di relazioni umane. Con il treno e le stazioni ferroviarie che diventano, una volta ancora, scenario della pièce, location teatrali sorprendenti, luogo di incontro e scambio, ricettacolo di storie e di avvenimenti. Il tutto accompagnato dalla colonna sonora live di una bandella (e molte canzoni) diretta da Oliviero Giovannoni (non poteva essere altrimenti, ndr) e con attori e figuranti anche locali, eccezionalmente coinvolti nella rappresentazione al fianco di studenti della Scuola Dimitri e affermati professionisti di quest’arte: «Nelle due precedenti puntate avevamo potuto contare su un gran bel gruppo eterogeneo e molto affiatato. Purtroppo dopo la pandemia – prosegue Masha Dimitri – di questo gruppo non è rimasto quasi più nessuno. Così siamo dovuti ripartire da zero e arruolare un nuovo cast. Siamo riusciti in poco tempo a creare un bellissimo team, con giovanissimi e anziani (dai 6 agli 80 anni). Tra chi è rimasto fedele sin dalla prima edizione al nostro progetto vi sono due giovani che, 12 anni fa, in occasione della prima dello spettacolo, erano due bambini spazzacamini di pochi anni. E ci sono pure altri due ragazzi che si sono ripresentati, coinvolgendo nel progetto anche la loro madre. È stata una piacevole sorpresa ritrovarli. Uno dei nostri obiettivi era proprio quello di riuscire ad abbracciare tutte le generazioni».
Centovalli Centoricordi 3 è uno spettacolo brillante, ricco di personaggi bizzarri, caratterizzato da grande dinamismo e “gioco” scenico, presentato (in versione bilingue, italiano e tedesco) non dal punto di vista strettamente storico o geografico, ma animato dallo spirito di avventura. Insomma un insieme di incontri e di situazioni che inevitabilmente sfociano in momenti esilaranti: «Si ride – assicura Livio Andreina – perché la nostra versione di Robin Hood è leggera, divertente, ideale per le famiglie e i bambini».
Storie in viaggio lungo i binari
A livello di format, rispetto alle prime due avventure sul treno ci sono alcuni piccoli cambiamenti: si parte non direttamente dalla stazione di Verscio bensì dal Parco del Teatro Dimitri di Verscio. Poi il viaggio si snoda attraverso le stazioni ferroviarie di Verscio e Intragna fino a Camedo. Da lì si raggiunge a piedi (5 minuti) Kaiopoli – un meraviglioso teatro in mezzo alla natura, per l’ultima scena dello spettacolo e per la festa finale, condita da polenta e gorgonzola e prodotti caseari locali. In seguito, verso le 22, il trenino riporta gli spettatori a Verscio e poi a Locarno. «Siamo grati alla Fart per la disponibilità. Non era evidente, in un periodo di grandi cantieri che interessano la Centovallina, riuscire a organizzare una simile logistica. Rispetto alle precedenti edizioni, in questa fiction avremo più scene a bordo dello sferragliante treno (quello nuovo, ndr) dove salirà a bordo anche la bandella e dove verranno proposte pure delle brevi storielle sempre ispirate alla storia di una valle povera» – precisa Masha Dimitri. Non resta che salire in carrozza per farsi catapultare in un’atmosfera d’altri tempi.
La prima di questo nuovo progetto teatrale avrà luogo venerdì 18 luglio. Seguiranno repliche il 23, 24, 26, 30, 31 luglio, poi il 2, 6, 7, 9, 13, 14, 16, 20, 21 agosto (l’ultima). I biglietti saranno in prevendita a partire da Pasqua presso il Teatro Dimitri (info@teatrodimitri.ch), telefonando allo 091 252 14.
LOCARNO E VALLI
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2025-04-14T07:00:00.0000000Z
2025-04-14T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281689735649179
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