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Disavanzo pesante, ma il forziere regge

Il deficit è sostanzioso, però il tesoretto e la forza fiscale fungono da garanzia. Niente tagli e moltiplicatore al 90% che non dovrebbe subire ritocchi

Di David Leoni

Inizia a far sentire il suo effetto negativo, sui conti di Maggia, il rilevante aumento della voce delle spese. Un incremento già indicato nel Piano finanziario 2023-2027 che purtroppo non è compensato da un aumento del gettito d’imposta (che comunque è buono e stimato, per il prossimo anno, sui 5 milioni di franchi). È quanto emerge nelle prime righe del preventivo 2025 del Comune, che il legislativo sarà chiamato a votare nella seduta del 16 dicembre. Nelle sue considerazioni introduttive, l’esecutivo osserva come, malgrado un tesoretto di mezzo milione di sopravvenienze fiscali riferite agli scorsi anni, l’incremento delle uscite riduca il grado di autofinanziamento dell’ente e, di riflesso, anche il risultato globale. Rispetto al Piano finanziario, il peggioramento risulta addirittura maggiore e questo porta a un autofinanziamento preceduto dal segno meno. Le cifre principali del documento contabile fanno stato di un risultato d’esercizio negativo pari a 1,6 milioni, un autofinanziamento negativo di 84mila franchi, un onere netto per gli investimenti superiore ai 3,1 milioni e un risultato globale negativo di 3,2 milioni. La situazione non va dunque sottovalutata, ma l’esecutivo non intende comunque creare inutili allarmismi ed ha pronta la sua road map: moltiplicatore politico invariato al 90%; nessun aumento delle tasse d’uso (rifiuti, acqua potabile) e riduzione della tassa canalizzazioni; nessun taglio a servizi o prestazioni erogati alla cittadinanza (come pure alle iniziative, le attività portate avanti in diversi campi, da quello sociale a quello educativo ma anche culturale e sportivo); pure la progettualità e gli investimenti di base in corso o ritenuti prioritari (come la strada forestale per Dunzio e la bonifica del comparto di Riveo) non subiranno rallentamenti o brusche frenate.

Stime improntate alla prudenza, in attesa del consuntivo

A prima vista, il non voler intervenire sulla pressione fiscale potrebbe suonare strano; la scelta del Municipio è da ricondurre al fatto che sino al 2023 compreso – chiusosi in sostanziale pareggio – il capitale proprio del Comune non è mai stato intaccato (un tesoretto occulto da 5,8 milioni di franchi). Inoltre, in base ai primi dati, pure l’esercizio 2024 dovrebbe chiudersi a pareggio e l’onere per investimenti risultare meno ‘pesante’ del previsto. Per queste ragioni, l’Amministrazione ritiene fattibile non ritoccare il moltiplicatore d’imposta. Fermo restando che, per restare sui giusti binari, una prima analisi critica delle spese e dei contributi dovrà essere avviata già nei prossimi mesi, aprendo un confronto con tutti gli attori per cercare di garantire la miglior qualità di vita agli abitanti al netto di quelli che saranno gli inevitabili sacrifici necessari ad assicurare una gestione sana del Comune. Lo ribadisce il sindaco, Andrea Sartori: «Abbiamo allestito un preventivo piuttosto prudenziale, in attesa anche di conoscere i dati del bilancio 2024. Solitamente chiudiamo i consuntivi con cifre che sono ben migliori delle previsioni iniziali. Se la Commissione della gestione sarà concorde, il moltiplicatore non subirà ritocchi. Va da sé che dal prossimo anno una riflessione dovrà essere avviata. Maggia è comunque in grado di sopportare senza problemi un 2025 di ‘transizione’».

Casa comunale/patriziale, facciate da rifare a Lodano

In occasione dell’ultima seduta dell’anno, i consiglieri comunali dovranno anche pronunciarsi su una richiesta di credito di 130mila franchi necessari agli interventi di risanamento delle facciate del palazzo comunale e patriziale di Lodano. A distanza di un trentennio, l’intonaco delle pareti esterne ha infatti palesato segni evidenti di cedimento. Per evitare problemi, l’Ufficio tecnico ha chiesto il parere a un’impresa di pittura specializzata e allestito un preventivo di spesa inizialmente quantificato in 30mila franchi. Al momento del via agli interventi, in settembre, ci si è però resi conto di ulteriori complicazioni, che hanno contribuito a gonfiare la fattura finale. I due enti (Comune e Patriziato) si ripartiranno la spesa in base alla quota di comproprietà.

LOCARNO E VALLI

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2024-11-27T08:00:00.0000000Z

2024-11-27T08:00:00.0000000Z

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