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La passeggiata a lago arriva fino a... Berna

Il consigliere nazionale Bruno Storni (Ps) interpella il Consiglio federale sulla fruizione pubblica della riva in corrispondenza del Centro sportivo nazionale

Di Serse Forni

Perché il Centro sportivo nazionale di Tenero (Cst) si oppone e ostacola la passeggiata sulla riva del lago? È il quesito che Bruno Storni, consigliere nazionale Ps, pone al Consiglio federale tramite un’interpellanza. Storni fa riferimento alla variante di Piano regolatore (Pr) del Comune per il comparto a lago. Nel relativo messaggio municipale, “si legge che il Cst, rappresentato dal direttore Bixio Caprara, censura in modo esplicito e inequivocabile l’apertura tutto l’anno della passeggiata lungo la riva del Lago Maggiore come previsto dal PaLoc 4, sulla base della scheda Piano direttore cantonale 7 e delle Leggi federali e cantonali che regolano la fruizione delle rive dei laghi”, scrive Storni. Secondo la Legge federale sulla pianificazione del territorio, ad esempio, bisogna “tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi e agevolarne il pubblico accesso e percorso”. Ma c’è pure il Codice civile: “Le acque pubbliche non sono proprietà privata”. Senza dimenticare la Legge cantonale sul demanio pubblico e il relativo regolamento: “Le acque pubbliche comprendono le rive, estensione del demanio fino al livello di 194,5 metri sul livello del mare”.

“Di conseguenza – scrive Storni – il Cst non ha alcun diritto esclusivo sulla fruizione della spiaggia e tantomeno della passeggiata a lago.

A prescindere dal fatto che tale posizione, oltretutto avanzata da un ente federale, è incompatibile con diverse leggi, e considerato che il Cst dispone di oltre 300mila metri quadri, cioè quasi la metà del comparto a lago del Comune di Tenero-Contra, che invece a lago dispone solo di 3 parcelle per circa 12mila metri quadri, lo stesso Centro sportivo può tranquillamente convivere con un sentiero pedonale sulla spiaggia (200 metri lineari) situato sul Demanio cantonale, permettendo alla popolazione residente e agli ospiti di godere di una passeggiata a lago di qualità. L’opposizione del Cst contro la passeggiata a lago è chiaramente da censurare”.

Seguono le domande al Consiglio federale (Cf): “È a conoscenza della posizione del Cst che invece di agevolare nega il sentiero a lago? Ritiene compatibile con i principi di pianificazione del territorio federali che regolano l’accesso della popolazione alle rive la posizione espressa dal Cst? Per quale motivo il Cst deve assolutamente precludere la passeggiata a lago, non ritiene di avere spazi a sufficienza (300mila metri quadri) per le attività sportive senza dover avanzare pretese assolutistiche anche sulla spiaggia e negare la passeggiata alla popolazione tutta? La posizione espressa dal direttore del Cst è stata condivisa e approvata dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are)? Il Cf si attiva per facilitare e realizzare l’apertura tutto l’anno della passeggiata sulla riva?”. A cornice della sua interpellanza, Storni pone l’accento su alcuni aspetti: «Non va per nulla bene che sia proprio la Confederazione, proprietaria del Cst, a ignorare i principi della Legge sulla pianificazione del territorio e a prevaricare i diritti della popolazione residente. A Minusio si vuole espropriare parcelle private, lungo la riva a Tenero si ostacola una passeggiata a lago. Tra l’altro la spiaggia del Centro sportivo è sempre stata pubblica già da quando il sedime era ancora una fattoria che apparteneva al Dono Nazionale. Con quanto succede sulla spiaggia al Campofelice (vedi innalzamento artificiale spiaggia/demanio), le varie inferriate e recinzioni sulla riva, abbiamo una situazione non più tollerabile”.

La variante di Pr e la convenzione

La questione della fruibilità della riva all’altezza del Cst è in effetti uno dei temi della variante. La versione del 2013 era stata oggetto delle osservazioni (datate 2014) del Dipartimento del territorio: “Da una prima analisi, si anticipa fin d’ora che non si intravedono valide ragioni per cui non si possa garantire l’esistenza della passeggiata a lago accessibile a tutti, su tutto l’arco dell’anno, di fronte al Cst. Il comparto in questione va visto come un punto di cerniera tra il lungolago di Rivapiana e il parco del Piano di Magadino, rispettivamente le Bolle di Magadino e la passeggiata a lago del Gambarogno; oltre agli interessi dei campeggiatori (i quali potrebbero comunque beneficiare anch’essi di una rete di mobilità lenta più performante all’interno del comparto e verso gli altri punti di attrazione della regione), vanno considerati quelli del turismo in generale e della popolazione locale (svago di prossimità)”. Il Municipio, nel suo messaggio, commenta così queste osservazioni: “Si ricorda che, rispetto alla situazione del 2013 che fungeva da base all’avviso cantonale citato, oggi c’è una convenzione fra le parti che regola l’uso della passeggiata a lago e che il percorso citato è riportato nel Pr in vigore”.

Nell’ambito dell’iter sono quindi arrivate le osservazioni del Cst: “Si conferma in modo esplicito e inequivocabile l’importanza di non andare oltre la convenzione che oggi regola in modo ragionevole l’uso della passeggiata a lago”. E ancora: “Sorge il dubbio che si intenda riaprire il discorso per un’apertura continuata. L’attività delle discipline nautiche da aprile a ottobre rende di fatto incompatibile un eventuale transito di terzi sul sedime e la situazione diverrebbe ingestibile”. Chiara la risposta del Municipio: non si intende rimettere in discussione la convenzione. Convenzione, che – lo ricordiamo – permette l’accesso pubblico della passeggiata a lago da ottobre a primavera, non solo sulla riva del Cst, ma anche nei campeggi da Mappo alla foce della Verzasca.

LOCARNO E VALLI

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2025-03-14T07:00:00.0000000Z

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