Una corsa oltre i limiti della disabilità
Martin e la sua educatrice si preparano a partecipare alla StraLugano di settembre. Un’iniziativa partita dal basso che ha mobilitato l’intero istituto
Di Malva Cometta Leon
‘Oltre ogni limite’. In questa frase Martin e la sua educatrice di riferimento, Pamela Vorpe, ci credono davvero. E lo dimostrano non solo a parole. Infatti, quel motto è diventato, da gennaio, un progetto concreto che unisce passione e fiducia. Insieme, e con il pieno supporto della Fondazione Provvida Madre di Balerna – struttura in cui Martin è cresciuto – si allenano ogni mercoledì per partecipare alla corsa di 10 chilometri dell’evento sportivo Stralugano che si terrà a settembre. Un’iniziativa in un certo senso rivoluzionaria, cucita su misura per Martin, ma che è arrivata a mobilitare l’intero istituto. «Seguo Martin da cinque anni e lo conosco molto bene. So che correre è una delle sue passioni e quindi un giorno, dopo essere venuta a conoscenza della StraLugano, mi sono detta che poteva essere una bella sfida, quel ‘Oltre ogni limite’ che ci siamo sempre ripetuti nei momenti più difficili. Quando gliel’ho proposto, Martin si è dimostrato entusiasta. Così ne ho parlato con la direttrice Anna Romanens, con la responsabile del settore adulti Anna Amenta e con il mio responsabile di équipe, Francesco Lazzari, che subito mi hanno dato il loro supporto, credendo nelle mie capacità e competenze. Lo stesso ha fatto sua mamma che è molto contenta del lavoro che stiamo facendo». È Vorpe a raccontarci genesi e sviluppi del progetto. Martin è seduto accanto a lei, sorride e ci mostra il suo abbigliamento. «Al suo compleanno – aggiunge l’educatrice – la famiglia gli ha regalato tutto il necessario per correre». Cappellino, occhiali da sole, scarpe da ginnastica blu e tuta. Non manca niente. Ma soprattutto non manca il coraggio di affrontare una simile sfida.
‘Un rapporto di fiducia reciproca’
«Martin negli ultimi tempi ha affrontato grandi cambiamenti e miglioramenti che ci hanno permesso di poterci allenare. E questo è possibile grazie anche al rapporto di fiducia reciproca che abbiamo instaurato. L’obiettivo – spiega Vorpe – è quello di farlo sentire realizzato praticando una delle sue passioni. In poco tempo infatti gli allenamenti sono diventati per lui un appuntamento fisso». Lo confermano anche le parole della direttrice Romanens: «Ogni mercoledì viene a informarmi dei suoi progressi, è diventato parte della sua routine. Si nota proprio come ora si senta pronto per nuove avventure e per affrontare quello che c’è ‘fuori’ da quella che per lui è casa. Si vede che c’è stata una maturazione che lo ha portato ad avere più stabilità anche a livello emotivo. Dietro c’è anche il grande lavoro dell’équipe che lo segue e lo sostiene e il monitoraggio dei suoi medici». Vorpe e il collega Riccardo Olgiati corrono insieme a lui durante gli allenamenti. E così sarà anche durante la manifestazione sportiva. Passo dopo passo. Forse, ci informa l’educatrice, «parteciperà anche la mamma di Martin. Anche lei si sta preparando in vista di settembre». Ma facciamo un passo indietro. «Abbiamo iniziato a correre a Mendrisio, a San Martino a gennaio. All’inizio riuscivamo a fare due chilometri, oggi arriviamo già a quattro», commenta Vorpe. Per i 10 chilometri ancora manca l’allenamento, ma la forza di volontà è un elemento che gioca a favore di questa storia. Un traguardo non scontato come ci spiega la direttrice. «È un percorso tutt’altro che semplice per una persona con il passato di Martin. Questo progetto dev’essere una soddisfazione immensa per lui e sarà un traguardo comunque vada».
Per Martin, precisa Amenta, «non si tratta di difficoltà fisiche particolari, si muove senza problemi. Le sue difficoltà sono piuttosto nel gestire le proprie emozioni. Per questo è fondamentale anche la preparazione con largo anticipo. Inoltre, come fondazione da diversi anni, grazie anche a una formazione che abbiamo creato per tutto il personale, siamo sempre più attenti alla partecipazione dei residenti alla vita sociale. È un grande lavoro per lui e sarà un’ottima occasione per sentirsi soddisfatto di sé stesso».
Martin è pronto a sfidare ogni limite. I gesti che accompagnano le sue parole trasmettono l’energia frizzante di chi ci crede davvero. «Corro molto veloce, e bevo tanta acqua – ci racconta il residente –. Mi piace tanto allenarmi anche se si fa fatica. La corsa a Lugano me la immagino come qualcosa di bello, magari verranno anche mia mamma e le mie sorelle».
Un esempio virtuoso
Un’iniziativa, nata dal basso, che ha funto da esempio virtuoso per l’istituto. «Tutti i mercoledì – illustra infatti la responsabile del settore adulti – altri utenti accompagnano Martin nei suoi allenamenti, facendo a loro volta attività fisica, ognuno con le proprie possibilità. Magari anche tra di loro ci sarà qualcuno che vorrà partecipare all’evento sportivo, anche se i 10 chilometri sono l’obiettivo solo di Martin».
Oltre ad aver creato un appuntamento sportivo ogni mercoledì, ‘Oltre ogni limite’ ha ispirato anche la Provvida Madre a partecipare alla StraLugano, aderendo al programma di beneficenza, un pomeriggio di solidarietà che permetterà a chiunque di partecipare e di percorrere tre chilometri in serenità e allegria. «Come istituto – afferma Romanens – il nostro obiettivo è anche quello di accogliere iniziative come questa che partono in maniera spontanea dagli educatori. E quella di Vorpe e Martin ci è sembrata una bomba». Un’idea «che ha dato infatti nascita a tutto un movimento istituzionale. Ci siamo chiesti come supportare il residente e la sua équipe, ma anche cosa potevamo fare a livello di Provvida Madre. Così ci siamo informati e abbiamo aderito alla Run4Charity».
Da un lato «c’è dunque il progetto di Martin, supportato anche dai suoi medici e creato apposta dagli educatori, e in parallelo ci inseriamo come istituto in questa corsa di beneficenza». L’auspicio, comunica la direttrice, «è che le persone si iscrivano ai 3 chilometri comprando il biglietto da noi e correndo per il nostro istituto. Non lo facciamo per i fondi, quanto piuttosto per essere presenti a un grosso evento ticinese e far conoscere il progetto di Martin». L’evento di settembre, conclude, «sarà anche un’occasione per mostrare che anche chi ha delle disabilità può partecipare», e superare ogni limite.
SOTTOCENERI
it-ch
2025-08-25T07:00:00.0000000Z
2025-08-25T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281698325852804
Regiopress SA
