Moltiplicatore stabile Giorgio Fonio lascia
L’esponente del Centro ha rassegnato le dimissioni dopo 19 anni di politica comunale. Il gruppo Us-I Verdi boccia Preventivo 2026 e moltiplicatore
Di Prisca Colombini
Non un addio, e nemmeno un arrivederci. Oltre alla votazione sui Preventivi 2026 – poi approvati con 28 favorevoli e 8 contrari, il gruppo Us-I Verdi – il Consiglio comunale di Chiasso è stato caratterizzato dalle dimissioni di Giorgio Fonio (Centro). Un saluto dopo 19 anni di attività comunale (Fonio è subentrato nel settembre 2006 al compianto Fiorenzo Zanotta) arrivato «dopo una lunga e attenta riflessione» e con un intervento «dove non è mia intenzione parlare di cifre, moltiplicatori o misure di risparmio» anche se sul tavolo «abbiamo due rapporti, frutto probabilmente di visioni diverse su quello che dovrà essere il futuro di Chiasso». Ovvero «la cittadina che mi ha accolto, che è diventata casa e dove con convinzione desidero vedere crescere i miei quattro figli». Una comunità, ha aggiunto Fonio con una certa emozione, «fatta di storie, capace di includere e di riconoscere a ciascuno il suo posto, dove accoglienza e tolleranza non sono uno slogan, ma valori vissuti ogni giorno. E anche una comunità generosa, animata da persone che, con impegno e passione, tengono vita la nostra città e il suo tessuto economico». Se quella del Consiglio comunale – «un luogo straordinario» ma anche «di duri scontri, sempre corretti ma comunque duri» – è per Giorgio Fonio un’esperienza che si chiude, lo stesso discorso non vale per l’impegno che il Consigliere nazionale intende dedicare «con lavoro e determinazione» a Chiasso e al Mendrisiotto. «Dopo due anni di attività nella capitale federale, ho maturato la convinzione che la mia presenza alle sedute del Consiglio comunale ne risultava troppo penalizzata – ha continuato –. Le nostre riunioni coincidono spesso con quelle delle Camere federali e la mia carica di consigliere comunale richiede continuità, impegno e presenza che non riesco più a garantire». A livello federale i temi che interessano la regione non mancano. Tra questi Giorgio Fonio ha citato «l’asilo in tutte le sue sfaccettature», la decisione del Consiglio federale di «potenziare i controlli alla frontiera sud» e «quella che dà maggiore soddisfazione: il decennale tema del collegamento da e verso Chiasso dalla Svizzera tedesca». In conclusione Fonio ha citato Eraclito. «Nella vita l’unica costante è il cambiamento, e questa mia decisione rientra tra i grandi cambiamenti che, volente o nolente, hanno caratterizzato il mio 2025». Né un addio, né un arrivederci, si diceva in apertura, «ma la consapevolezza che lavorare bene significa dedicare tempo, e il tempo è la risorsa più preziosa e limitata di cui disponiamo. Per questo, seppur con dispiacere. Ho fatto una scelta che ritengo potrà comunque portare benefici alla nostra amata Chiasso, che ha tutte le potenzialità per essere un grande polo».
Pressione fiscale confermata all’88%
La discussione che ha portato all’approvazione dei conti, che stimano un disavanzo di 3,8 milioni di franchi, è stata accompagnata dalla decisione di confermare (con 28 voti favorevoli e 8 contrari) il moltiplicatore all’88% sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche. Sul tema la Commissione della Gestione si è divisa, con il gruppo Us-I Verdi che ha proposto un aumento di cinque punti. Gli interventi che hanno preceduto il voto hanno ricalcato i due rapporti. Le preoccupazioni della minoranza «non possono che essere condivise – ha commentato Amedeo Mapelli (Centro) –. Ma «è corretto sottolineare anche qualche segnale positivo». Nel gruppo del Centro le discussioni sul moltiplicatore non sono mancate. «La situazione finanziaria del Comune di Chiasso è oggettivamente critica e da tenere sotto strettissima osservazione, questo è innegabile». Il motivo «che ci ha fatto propendere per un mantenimento all’88% è la tangibile volontà del Municipio, con ancora margini di miglioramento, di mettere finalmente un freno all’eccessiva superficialità con cui venivano maneggiati i conti comunali». Il capogruppo Plr Mattia Varisco ha ricordato che «il moltiplicatore aritmetico (non politico) si avvicina a quello inizialmente previsto nello studio aggregativo, ovvero il 95% (politico); la percentuale aritmetica del Preventivo 2025 nel nostro Comune era al 110,4%». Il gruppo sostiene «il mantenimento del moltiplicatore all’88% in attesa dell’assestamento del quadro finanziario. Non intravvediamo per ora un ritocco, considerando che il ceto medio, che sta diventando sempre di meno medio, è soggetto a sollecitazioni fiscali, come pure le piccole attività». La salute dei conti della cittadina «rimane fragile – è stato il commento di Renato Banditelli (Lega-UdcIndipendenti) –. Sosteniamo la proposta di mantenere il moltiplicatore d’imposta all’88% perché riteniamo che Chiasso debba restare fiscalmente attrattiva in attesa degli sviluppi del progetto aggregativo e dei risparmi strutturali». Come sostenuto nel rapporto di minoranza, Kavashar Ratnam
(Us-I Verdi) ha ribadito che «a nostro modo di vedere l’aumento del moltiplicatore non è una scelta ideologica, ma un atto di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe assumersi e mettere in atto per preservare a lungo termine le finanze, la forza, l’attrattiva e la competitività del nostro comune».
‘Quello del Municipio è un approccio prudente ma concreto’
Rispondendo agli interventi, il capodicastero Finanze Luca Bacciarini ha evidenziato che «le difficoltà sono note e il Municipio le ha analizzate in modo approfondito». Sono infatti già state affrontate «trenta misure, studiate o pronte per essere analizzate» con l’obiettivo dichiarato di «raggiungere il pareggio dei conti senza toccare servizi e moltiplicatore». I conti, ha aggiunto Bacciarini, «sono stati preparati con una base realistica, con l’obiettivo di presentare una situazione finanziaria chiara e trasparente, così come richiesto dalla Commissione della Gestione, dove ero presente anche io, negli anni». In merito al moltiplicatore e al suo mantenimento all’88%, il capodicastero ha detto che «un suo aumento potrebbe compromettere la competitività fiscale del comune, essendo la pressione fiscale una variabile molto importante nella scelta di una sede». Il Municipio, in conclusione, «non nega le difficoltà, ma sta lavorando con consapevolezza, metodo e responsabilità».
LUGANESE / MENDRISIOTTO
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2025-12-23T08:00:00.0000000Z
2025-12-23T08:00:00.0000000Z
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