Isole, niente letargo L’apertura piace
La proposta ha raccolto un pieno di consensi, con punte di 250 visitatori degne dell’alta stagione. Intervista al coordinatore. Il 2025 l’anno del 75esimo
Di David Leoni
Destagionalizzare, aprendo al pubblico anche quattro fine settimana a cavallo tra dicembre e gennaio (dal 14 dicembre al 6 gennaio inclusi) le Isole di Brissago. Una sfida che, sulla carta, poteva sembrare un azzardo. E, invece, complici le belle giornate di sole delle vacanze natalizie, ecco la rispondenza da parte dei visitatori che nessuno, o quasi, si aspettava. Con punte di 250 passaggi che, a guardar bene, nemmeno il mese di settembre, sempre eccezionale, è in grado di offrire. Di che far felice chi, in primis, a questa idea ha lavorato, come il coordinatore delle Isole di Brissago, Luca Veronese: «Abbiamo raggiunto punte di visitatori che nemmeno pensavamo. Con la sola eccezione di due giornate di pioggia, il riscontro è stato eccezionale. Questo primo tentativo di apertura invernale doveva innanzitutto servirci da promozione dell’offerta, destagionalizzando la destinazione e offrendo a tutti l’occasione per viverla al di là delle stagioni più tradizionali. Il nostro obiettivo è infatti quello di anticipare l’apertura delle Isole e di posticiparne la chiusura. Quella invernale è stata una prova sicuramente riuscita; l’abbiamo testata con successo. Siamo molto contenti dell’esito. La rotta l’abbiamo tracciata, ora si tratterà di meglio definire la prossima scadenza invernale (abbiamo ad esempio constatato che l’apertura il weekend prima del
Natale è meno indicata, dal momento che l’interesse di molta gente è tutto focalizzato sulla frenesia del Natale), ma siamo convinti di aver raccolto ampio consenso anche tra i collaboratori».
Assicurare un’offerta allettante
In un Ticino che pare sempre più spoglio di neve durante le festività natalizie, investire su offerte non tipiche del periodo freddo, come lo sci, non è quindi più un azzardo? «Quando i nostri ospiti germanofoni giungono nella nostra regione per soggiornarvi hanno un’opportunità in più da cogliere, che permette loro di godere di un’esperienza che rimane impressa nella memoria di chi la vive. Abbiamo predisposto tutto l’occorrente: battello, offerta culinaria (con il ristorante dell’Hotel Villa Emden), guide, momenti di svago e la possibilità di vistare il giardino botanico che offre magnifiche piante e fiori anche quando tutto sembra riposare. Arbusti originari di ogni angolo della Terra, con specie anche invernali che trasmettono il loro fascino, da ammirare in tutta tranquillità tra le acque calme del lago».
Unico neo, al momento, la villa storica: trattandosi di un edificio di notevoli dimensioni ma datato, è difficilmente riscaldabile; bisognerà provvedere a una sua ristrutturazione. Ma questa non è musica del presente. Lo stabile è inserito nella lista dei Beni protetti e ci vorrà del tempo prima di poter avere un progetto meritevole».
Ottima la collaborazione con la Società di navigazione del Lago di Lugano (con battelli dagli imbarcaderi di Locarno, San Nazzaro, Ascona e Brissago), così come con Villa Emden: «Il nostro progetto ha reso necessario trovare il personale da impiegare nella ricezione solo nei fine settimana di apertura, anche perché la stagione era già finita in precedenza. Questo poteva essere un problema: chiaro che senza albergo il turista sbarca, visita il giardino ma non dispone di un punto di ristoro protetto. Invece, grazie alla piena adesione e disponibilità dei collaboratori, siamo riusciti a superare anche questo ostacolo tra la soddisfazione generale, anche di molti ticinesi».
Un’ottima promozione territoriale e, ora, spazio ai lavori
Un’ultima annotazione riguarda i cantieri in corso sull’isola: «Anche in questo caso è filato tutto per il verso giusto. È importante rimarcare che durante l’inverno solitamente eseguiamo i lavori di manutenzione necessari che ovviamente non possiamo svolgere durante l’alta stagione per non disturbare i visitatori. Penso ad esempio alla sostituzione dei pali d’attracco della navigazione che dovranno essere rimpiazzati. Sarà necessario ricorrere a una chiatta per la loro rimozione. Cantieri già da tempo pianificati, abbastanza impattanti che richiedono tempo e che vanno svolti, come detto, senza troppe interruzioni». Destagionalizzazione, obiettivo dunque centrato? «Con un po’ di fortuna (meteo) e molto coraggio ci siamo riusciti. Abbiamo fatto parlare delle Isole (sui giornali, sui blog, sui social) ed è tutta pubblicità positiva per la destinazione». Un invito a scoprire la bellezza che il turismo lento e le atmosfere intime dell’inverno sanno regalare quindi raccolto. Il 19 marzo 2025, intanto, si riparte per l’anno del 75esimo di apertura delle Isole al pubblico, in uno degli scenari naturalistici più belli e suggestivi dell’intero Verbano.
LOCARNO E VALLI
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2025-01-15T08:00:00.0000000Z
2025-01-15T08:00:00.0000000Z
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