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Meno auto alle scuole, strategia promossa

Le risposte delle famiglie a un sondaggio del Comune. Il capodicastero Mobilità Fausto Fornera: ‘Obiettivi raggiunti anche nel settore dei trasporti pubblici’

Di Serse Forni

Chiudere il tratto di via Saleggi nei pressi delle scuole comunali (Elementari e dell’Infanzia) a Losone: la decisione del Municipio, adottata lo scorso settembre, sta dando buoni frutti. La conferma arriva dai risultati di un sondaggio promosso dal Comune, che ha interpellato 320 famiglie per un totale di circa 500 alunni. Un questionario al quale hanno risposto in 230. In sostanza emerge che il 30 per cento degli alunni delle diverse fasce d’età ha cambiato modalità per raggiungere la scuola; il 65 per cento va a piedi, in bici o in monopattino, mentre il 35 per cento utilizza il veicolo a motore privato. “Dall’autunno scorso il parcheggio delle bici della scuola elementare, particolarmente grande e accessibile, ha registrato una crescita degli utilizzatori – si legge nell’articolo che la rivista del Comune ‘Losoneè’ ha dedicato al tema –. Sembra quindi che la messa in sicurezza della strada di accesso alle scuole abbia spinto diversi ragazzi e ragazze a iniziare a pedalare”.

C’è un altro dato particolarmente significativo: il 47 per cento delle famiglie ritiene che, da quando è cambiata la segnaletica, il livello di sicurezza in materia di circolazione stradale sia migliorato. E ancora: quasi la metà di chi ha risposto al sondaggio considera che il nuovo assetto stradale crei maggiori opportunità d’incontro, svolgendo quindi un ruolo di socializzazione.

Per il Municipio obiettivo centrato? «Lo scopo principale che ci eravamo prefissati, che era il miglioramento della sicurezza degli utenti, in questo caso soprattutto bimbe e bimbi, è stato raggiunto – afferma Fausto Fornera, capodicastero Mobilità –. In sostanza, senza le automobili, durante gli orari scolastici su quel tratto di via Saleggi si sono ridotte in modo significativo le situazioni di pericolo». C’era stato scetticismo al momento in cui è stato introdotto il blocco al traffico delle vetture? «Non c’è stato un plauso unanime, è vero. Tuttavia abbiamo ricevuto pure molti complimenti per questa iniziativa. Una delle intenzioni era quella di promuovere anche una mobilità più sana e sostenibile sul tragitto casa-scuola. Pure in questo caso l’operazione è risultata vincente».

I prossimi interventi in fondo a via Cesura

Restano tuttavia dei nodi da sciogliere, come emerge dal testo pubblicato su ‘Losoneè’: “Il questionario ha portato l’attenzione sulle situazioni di rischio in altre parti del comparto scolastico. Mentre quasi un genitore su due ha notato un miglioramento della sicurezza stradale, il 19 per cento di chi ha risposto ha riscontrato un peggioramento. Le poche esperienze negative sono da ricondurre a problematiche già note alla Polizia comunale”. In particolare in fondo a via Cesura. “Il Comune si è già attivato alla fine del 2024, in collaborazione con uno studio di ingegneria del traffico, al fine di trovare una soluzione per mettere in sicurezza anche quest’area”. Va detto che le alternative non mancano, ad esempio nella zona “campi da calcio”, dove è stata rilevata un’occupazione mattutina di appena il 20 per cento degli stalli. A Fornera chiediamo pure un bilancio delle “Zone 30”, che a Losone sono state introdotte progressivamente in quasi tutte le zone residenziali: dalle campagne, ai nuclei storici, passando per i Saleggi e per altre strade. Restano invece i 50 chilometri all’ora nelle vie di scorrimento: «La sicurezza è senz’altro aumentata – afferma – e parallelamente sono diminuite sensibilmente le infrazioni per eccessi di velocità, che dal dodici sono scese al tre per cento in una decina di anni».

Utenti dei bus, un deciso balzo in avanti

Infine segnaliamo un aspetto legato alla strategia losonese che appare per certi versi sorprendente: l’aumento degli utenti dei mezzi pubblici: «Il numero di persone che usa i bus è cresciuto dell’ottanta per cento in cinque anni, e più precisamente dal 2019 al 2024. Le fermate sul territorio comunale, compresa la frazione collinare di Arcegno, sono una quindicina. Attualmente la media giornaliera di persone che salgono o scendono da un bus è di 4’361. Ci sono alcuni esempi significativi: la fermata di

Ponte Maggia è utilizzata 1’200 volte al giorno: nel 2019 erano 931. Anche allo Zandone, dove si trova l’area industriale, il balzo avanti è significativo: da una quarantina siamo passati a 130. Tra i motivi di questa tendenza positiva, oltre al miglioramento del servizio, con una maggior frequenza dei passaggi dei mezzi e una rete di fermate più capillare e più moderna, occorre inserire anche il potenziamento scattato a livello cantonale con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri nel settembre del 2020. Un tunnel che ha avvicinato il Locarnese al Luganese. In sostanza l’utilizzo del trasporto pubblico è diventato concorrenziale rispetto a quello dell’auto privata, sia per i tempi di percorrenza, sia a livello di costi». E Fornera conclude: «La politica comunale della mobilità portata avanti dal Municipio sta dando i suoi frutti, con risultati tangibili e speriamo che il trend prosegua nei prossimi anni. L’impressione, anche se a livello di percezione soggettiva, è che il miglioramento porti a una riduzione del traffico motorizzato individuale a Losone, con benefici per la viabilità e per la qualità di vita degli abitanti, con più sicurezza e un minore impatto ambientale».

LOCARNO E VALLI

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2025-04-15T07:00:00.0000000Z

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https://epaper.laregione.ch/article/281702620553126

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