Circonvallazione, ‘Zali ritiri il messaggio’
Agno-Bioggio, Berna finanzierebbe la variante interrata chiesta dai sindaci del Malcantone
Di Alfonso Reggiani
«È semplicemente scandaloso che il Consiglio federale, pur con tutte le riserve, smentisca spudoratamente in modo chiaro le affermazioni fatte da Zali in Gran Consiglio pochi mesi fa, ovvero che la Confederazione non finanzia. Invece, la Confederazione è disposta a valutare un finanziamento». Sono durissimi i toni della reazione di Piero Marchesi, sindaco di Tresa e deputato al Consiglio nazionale, alla luce della risposta del governo federale alla sua interrogazione. “Il Consiglio di Stato ritiri il messaggio sulla circonvallazione Agno-Bioggio ripresentandone un altro con la versione interrata e chiedendo i sussidi alla Confederazione”: non lascia margini di interpretazione nemmeno la presa di posizione della Conferenza dei sindaci del Malcantone.
‘In linea di massima è possibile’
Ma andiamo con ordine. Cosa ha scritto il Consiglio federale? “Un cofinanziamento (della Circonvallazione Agno-Bioggio, ndr) attraverso il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra) nel quadro dei programmi d’agglomerato dovrebbe essere esaminato nel dettaglio, ma in linea di massima è possibile. Un cofinanziamento supplementare di misure di questo tipo da parte della Confederazione, ad esempio nel settore della natura o del paesaggio, non è invece previsto”. Berna aggiunge che “affinché una misura possa essere finanziata attraverso i programmi d’agglomerato, deve essere integrata in una strategia generale dei trasporti e deve essere coordinata con lo sviluppo degli agglomerati. La relativa prova deve essere fornita nel quadro di un programma d’agglomerato. Le prescrizioni relative ai programmi d’agglomerato sono disciplinate nell’ordinanza del Datec concernente il programma Traffico d’agglomerato, nonché nelle relative direttive. I programmi d’agglomerato di quinta generazione hanno dovuto essere inoltrati alla Confederazione per l’esame entro il 30 giugno 2025. Il termine per la sesta generazione sarà presumibilmente nel 2029. Il contributo della Confederazione ai programmi d’agglomerato è compreso tra il 30 e il 50 per cento”.
‘Dal governo un segnale importante’
L’aspetto che ha fatto più arrabbiare Marchesi è legato «al rifiuto del titolare del Dipartimento del territorio di chiedere il contributo alla Confederazione, malgrado gli sia stato chiesto anche in Gran Consiglio. Zali, durante la seduta del mese di giugno, ha proprio detto che Berna non finanzia punto e basta. Ma la risposta di Berna afferma il contrario, pur con tutte le condizioni e i criteri da rispettare. C’è l’occasione di chiedere i soldi alla Confederazione che verosimilmente potrebbe contribuire con un finanziamento che va dal 30 al 50% e sarebbe la spesa che coprirebbe interamente l’esubero di costo della variante interrata. Eppure, lui si è rifiutato di chiedere i contributi e vuole portare avanti un progetto fuori terra che è contestato dai Comuni». La Conferenza dei sindaci del Malcantone fa eco al consigliere nazionale: “Accogliamo con favore la disponibilità della Confederazione a partecipare alle spese per la realizzazione della Circonvallazione Agno-Bioggio. È un segnale importante che riconosce la necessità di intervenire su una problematica infrastrutturale che da decenni penalizza il Malcantone”. Inoltre, la Conferenza dei sindaci ribadisce che “il progetto deve essere rivisto. La variante attuale non risponde alle esigenze del territorio, né garantisce la tutela paesaggistica che il Malcantone merita. La versione interrata tra il tratto della Piodella e il Vallone è migliore dal punto di vista ambientale e dell’accettabilità alle esigenze della regione”.
Scattano due interrogazioni
La risposta del governo “apre una finestra di opportunità e di responsabilità. Chiediamo al Cantone di collaborare con i Comuni per elaborare una proposta condivisa, sostenibile e rispettosa delle specificità locali”, scrive la Conferenza che chiede al Consiglio di Stato di ritirare il messaggio e di ripresentarne uno nuovo che contempli la versione interrata, facendo capo ai finanziamenti federali. Il Malcantone non può più aspettare, vogliamo una circonvallazione che risolva i problemi, non che ne crei di nuovi”. Le richieste della Conferenza sono riprese da due atti parlamentari. Secondo l’interrogazione presentata dal deputato Matteo Quadranti, “permetterebbe di conciliare mobilità, qualità di vita e tutela del territorio”. Pertanto, nell’atto parlamentare allestito con la collaborazione dell’associazione Lea, si chiede al Consiglio di Stato “di chiarire se non sia oggi più lungimirante ritirare il progetto in corso, cogliendo l’opportunità di un sostegno federale per una soluzione di qualità superiore, più sostenibile e maggiormente condivisa sul territorio”. La seconda interrogazione proviene dai deputati Udc (Andrea Giudici primo firmatario) e, dopo che Zali ha in più occasioni affermato che la Confederazione non avrebbe concesso un contributo finanziario alla realizzazione del progetto interrato ma è stato smentito dal Consiglio federale, chiede se non sia il caso di ritirare il messaggio pendente.
Tre serate pubbliche e un sondaggio
In vista delle tre serate pubbliche (previste nella sala Aragonite di Manno mercoledì 3 settembre alle 20, martedì 9 settembre alle 20 nell’aula magna della scuola media di Agno e a Caslano giovedì 18 settembre alle 20 nell’aula magna della scuola media), il Dipartimento del territorio ha scritto a tutti i fuochi di Agno, Bioggio, Caslano, Muzzano, Manno, Magliaso, Neggio, Tresa e Vernate, sottolineando che “la discussione che si sta avviando non verte sulla scelta tra una soluzione interrata e una a cielo aperto, ma tra la soluzione oggetto del messaggio e la situazione attuale, destinata a peggiorare nel tempo”. Non c’è un gran margine di manovra, dunque. Però, il Dt vuole tastare il polso della popolazione e invierà un sondaggio ai residenti dei nove comuni. Un sondaggio che sarà aperto dal 3 al 30 settembre. Ogni potenziale partecipante riceverà una lettera il 3 settembre con un codice univoco per l’accesso al sondaggio e le informazioni.
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