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Pronti a svelare i piani strategici

Il sindaco Samuele Cavadini ha scelto la cerimonia di fine anno per dare qualche ‘spoiler’ sulle opere prioritarie dei prossimi otto anni

Di Daniela Carugati

La legislatura è solo all’inizio ma la dialettica fra esecutivo e legislativo anche a Mendrisio è vivace. Il primo banco di prova, questa sera, sarà nell’aula del Consiglio comunale davanti al Preventivo 2025. Nodo della discussione sarà il moltiplicatore: unico o differenziato? Il Municipio opta per la stabilità e una sola aliquota (al 77 per cento) per tutti, economie domestiche e aziende. La Gestione (a maggioranza) fa i distinguo: restituendo stabilità alle prime, ma chiedendo cinque punti in più (l’82 per cento) al settore economico. All’aula consiliare l’ardua sentenza. Aula con la quale, vi è la «volontà di mantenere un dialogo costante e attento». È l’impegno dichiarato dallo stesso sindaco Samuele Cavadini.

A bollire in pentola per il futuro prossimo, del resto, c’è dell’altro. A breve sui banchi dei consiglieri comunali approderà, infatti, il Piano delle opere prioritarie; aprendo «una discussione e una valutazione». Lo ha annunciato sabato il sindaco alla tradizionale cerimonia di scambio di auguri con la popolazione al Mercato Coperto. Incontro durante il quale è stata consegnata la Distinzione comunale dell’anno al maestro Carlo Balmelli, da un trentennio alla direzione della Civica filarmonica, e assegnato il premio al Merito sportivo a Eric Huanca Quispe della Vigor di Ligornetto. Accanto alle previsioni finanziarie, dunque, il Municipio, ha spiegato Cavadini, ha già «predisposto i piani strategici di legislatura, in particolare il Piano finanziario (Pf) e il Piano delle opere prioritarie (Pop), documento che dà un indirizzo sui prossimi otto anni di investimenti che la Città vuole affrontare». Il sindaco ha poi dato «qualche spoiler». Il dossier del Pop, ha confermato, si proietta in avanti e va al cuore di temi «quali la pianificazione, la mobilità, l’edilizia pubblica, attraverso investimenti di risanamento di edifici, la realizzazione di nuovi spazi urbani, il miglioramento di strade e altri elementi dell’edilizia pubblica di cui Mendrisio ha assoluta necessità».

Un mantra, tante sfide

L’Esecutivo di Mendrisio, dal canto suo, ha ormai una sorta di mantra che si ispira a una frase di Italo Calvino: “Di una città non godi delle 7 o 77 meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” (da ‘Le città invisibili’). «Ce lo ripetiamo spesso – ha ammesso Cavadini – perché siamo chiamati a dare delle risposte a esigenze di una cittadinanza molto variegata e una comunità molto ricca e presente. Siamo chiamati a farlo soprattutto all’inizio di una nuova legislatura in un contesto che definirei decisamente delicato – ha ribadito –. La situazione di crisi internazionale a livello innanzitutto umanitario, ma anche sociale ed economico, la sentiamo anche a Mendrisio. E le sfide che già a suo tempo avevamo messo sul tavolo sono ancora più complicate da portare avanti. Queste sfide – ha chiarito ancora – attengono alla questione demografica, quindi all’invecchiamento della popolazione e alla bassa natalità –siamo praticamente stazionari nella crescita demografica – e agli aspetti territoriali, legati alla pianificazione, alla mobilità, ma anche alle tematiche ambientali. Una su tutte vi è poi la sfida finanziaria: siamo confrontati con delle risorse finanziarie sempre inferiori ma con compiti maggiori, e questo sul piano federale, cantonale e comunale. Nonostante questo le sfide bisogna saperle cogliere, affrontare e portare avanti».

Per una Città inclusiva

La Città si prefigge altresì di continuare nel processo di riorganizzazione dell’amministrazione, già tradotto nella ridefinizione dei dicasteri; «ma che continuerà anche con tematiche legate all’efficienza interna, grazie alla digitalizzazione, per cercare di dare servizi più moderni alla cittadinanza e di snellire i procedimenti interni». La missione non si esaurisce, però, qui. «Ci dovremo preoccupare e occupare pure delle tematiche legati a una città inclusiva e alle pari opportunità, con le misure a favore della conciliabilità lavoro-famiglia, ma anche tramite l’aggregazione dentro la nostra comunità e i quartieri, forti dei progetti proposti dalle Commissioni di quartiere – ha richiamato Cavadini –. Siamo convinti che una società e una comunità più unita, forte e resiliente sia la premessa indispensabile per cogliere qualsiasi sfida».

In cerca di nuovi residenti e aziende

Mendrisio intende, non di meno, concentrarsi sulle proprie eccellenze. E qui il riferimento, ha esplicitato Cavadini, è alla presenza dell’Accademia di architettura e della Supsi. «Un polo accademico – ha sottolineato – che prefigura Mendrisio come una importante località di formazione, ricerca e cultura a livello internazionale. Occorre cercare di sfruttare meglio le loro prerogative. E poi tenteremo di promuoverci un po’ meglio, di capire meglio chi siamo e cosa vogliamo rappresentare attraverso la cosiddetta strategia di marketing territoriale per tentare di attirare nuovi residenti, sia persone che aziende, cercando di concentrarci su tre ambiti per noi importanti, ovvero il vivere, il crescere e il lavorare e formarsi a Mendrisio».

Un film, un libro, una canzone

Il sindaco Cavadni ha poi scelto di congedarsi dalla cittadinanza in modo inusuale, proponendo tre ‘consigli’ per le feste: un film, un libro e una canzone. Il film, ha svelato Cavadini, è del 1989 e si intitola ‘A spasso con Daisy’, diretto da Bruce Beresford, con Jessica Tendy, Morgan Freeman e Dan Aykroyd. «La storia ci ricorda come spesso i pregiudizi possano essere delle pietre difficili da scalfire, ma se sappiamo guardare con gli occhi giusti riusciamo a polverizzarle». Il libro è di Italo Calvino, ‘Il barone rampante’, del 1957 e racconta di un rampollo di famiglia nobile che a seguito di un litigio trascorre l’intera vita tra le fronde degli alberi. «Non condivido questa scelta, anche se la comprendo – ha confessato il sindaco –. Mi affascina, però, l’attenzione verso le proprie aspirazioni, il senso di libertà, il rispetto delle decisioni altrui e il guardare le cose da un’altra prospettiva, con occhi diversi». Infine, la canzone è ‘Sogna ragazzo sogna’ di Roberto Vecchioni, nella versione con Alfa. «Dà modo di capire che sogni e aspirazioni sono i mattoni per costruire un mondo migliore».

MENDRISIOTTO

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2024-12-16T08:00:00.0000000Z

2024-12-16T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281724095146524

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