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Boschi più sicuri con la vasca XXL

L’invaso in zona Pozzuolo è ritenuto troppo piccolo; in caso di incendio boschivo la scorta d’acqua si esaurisce rapidamente. Credito per l’ampliamento

Di David Leoni

Sui monti di Ronco s/Ascona è in arrivo una maxi vasca antincendio. Sì perché l’attuale, situata in zona Pozzuolo, a detta del Municipio e dei competenti servizi forestali risulta essere troppo piccola. Così il Municipio, conscio dell’importanza del patrimonio boschivo (avente un’importante funzione di protezione dell’abitato e delle vie stradali) ha deciso di sottoporre al Consiglio comunale un credito di 231mila franchi (dal quale andranno dedotti i contributi cantonali e federali) per ampliare la capienza di questa fondamentale struttura per la lotta ai roghi di bosco.

Nel messaggio trasmesso ai legislatori, l’esecutivo ricorda come, nelle condizioni climatiche attuali, gli incendi di medie e grandi dimensioni si sviluppino, tendenzialmente, nei mesi di marzo e di aprile (complici anche le scarse nevicate e le ridotte piogge degli ultimi decenni). Di esempi non ne mancano. Il più eclatante e dannoso è sicuramente stato quello che, nel gennaio del 2022, ha devastato i monti del Gambarogno, tenendo in scacco pompieri ed elicotteri per giorni e giorni. Per contrastare questo tipo di incendi, proprio gli elicotteri risultano essere indispensabili. In assenza di corsi d’acqua (fiumi o laghi nelle vicinanze), questi ultimi sono costretti spesso a lunghe rotazioni. E, come noto, in situazioni di emergenza, ogni minuto conta. Per questa ragione a partire dal 2010, sotto l’egida della Sezione forestale, in tutto il cantone sono state create delle vasche antincendio sui monti, in conformità con la pianificazione cantonale definita dal “Concetto per la pianificazione e l’esecuzione di pozze antincendio sui fondovalle del Canton Ticino”. Invasi collocati in posizioni strategiche, che possono anche assumere, in alcuni casi, una duplice funzione, come per il laghetto multifunzionale all’Alpe Cardada o quello previsto a Bosco Gurin.

Accanto a questi preziosi punti di raccolta dell’acqua, sono poi stati incrementati anche gli idranti e i piazzali per la posa di vasche mobili dei pompieri di montagna, che consentono agli uomini impegnati sul terreno di velocizzare lo spegnimento delle fiamme.

Da 60 a 160 metri cubi di stoccaggio

Nel caso specifico di Ronco, l’attuale vasca ha una capacità limitata a 60 metri cubi. Si trova lungo la strada che sale alla Corona dei Pinci, in località Pozzuolo. Un quantitativo idrico che non soddisfa dunque appieno gli operatori, in prima fila gli elicotteri sollecitati nel primo intervento (in attesa dell’arrivo delle squadre antincendio passa, inevitabilmente, un certo lasso di tempo) chiamati a circoscrivere roghi a rapida espansione. Bisogna infatti tener presente che dal lago alla zona in questione vi sono grossomodo 900 metri di dislivello e le rotazioni dei mezzi una volta esaurita la riserva d’acqua in quota richiedono tempo.

Così in collaborazione con l’Ufficio forestale dell’8°circondario si è deciso di ampliarla aumentando lo stoccaggio dell’acqua a disposizione fino a 160 metricubi. Portare la capienza della vasca a un volume maggiore (consentendo dunque l’impiego di elicotteri pesanti muniti di benne di grandi dimensioni o un maggior numero di prelievi in generale) non è la sola arma a disposizione per fronteggiare gli incendi boschivi: la prevenzione tramite una mirata informazione della popolazione resta infatti indispensabile, così come il potenziamento della pista forestale tagliafuoco denominata ‘Maschinenweg’, oggetto di un recente credito in Consiglio comunale e il cui progetto è attualmente in fase esecutiva. La vasca in questione si trova su un fondo di proprietà del locale Patriziato, il quale ha comunque dato luce verde all’operazione, incaricando il Comune (tramite procura) di realizzare l’opera. La licenza edilizia, nel frattempo, è già stata rilasciata. L’attuale struttura verrà ampliata lato valle, secondo quanto previsto dallo Studio EcoControl Sa di Locarno che ha allestito l’incarto. Il futuro vascone disporrà di una nuova camera di carico, per il rifornimento degli elicotteri, in calcestruzzo di 18 metri cubi. Per quanto riguarda la copertura dell’investimento, Ronco s/Ascona dovrebbe beneficiare di un sussidio (Cantone-Confederazione) dell’ordine del 60% dei costi riconosciuti. Sulla richiesta di credito, dovranno ora pronunciarsi le Commissioni della gestione e edilizia.

Se non vi saranno intoppi, i lavori dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno e concludersi, stando allo studio della EcoControl, nella prossima primavera.

LOCARNO E VALLI

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2025-10-21T07:00:00.0000000Z

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