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Alloggi per anziani, il contributo passa

Il Consiglio comunale concede 200mila franchi per il concorso di progettazione di un nuovo stabile in via Municipio. Luce verde anche al preventivo 2026

Di Serse Forni

Nullaosta al contributo comunale di 200mila franchi per il concorso di progettazione di una nuova casa di appartamenti protetti per anziani. Una costruzione che sorgerà in via Municipio. Lunedì sera il Legislativo ha deciso che il progetto, portato avanti dalla Fondazione Patrizia (che già gestisce il Centro polivalente per anziani in via Cesura), è necessario e quindi meritevole di sostegno.

In sostanza, l’attuale casa di appartamenti protetti – edificata attorno al 1982 – sarà convertita in struttura medicalizzata e quindi integrata alla moderna “Casa ai noci”: il numero di letti per utenti bisognosi di cure passerà così dagli odierni 60 a 100/115. Nel contempo verrà costruita una nuova palazzina con alloggi per anziani autosufficienti. La Fondazione Patrizia, non disponendo del capitale necessario a lanciare un concorso di progetto per il nuovo edificio (la somma globale ammonta a 400mila franchi) si è rivolta a Patriziato e Comune.

Quest’ultimo ha aderito e concederà il suo contributo. «È un progetto significativo e strategico per Losone – ha affermato, durante la discussione sul tema, Marco Annoni (Udc) –. Un passo importante per assicurare infrastrutture adatte alle sfide legate all’invecchiamento della popolazione». Natascia Liberti (Lista della sinistra) ha, dal canto suo, suggerito al Municipio (che ha quattro rappresentanti nel consiglio della Fondazione Patrizia) di pensare alla possibilità di promuovere una struttura intergenerazionale, preferibile poiché più al passo con i tempi. Michele Grünenfelder (Lega) ha invece criticato la proposta, ritenendo che la destinazione migliore per il terreno scelto sarebbe quella di un parco urbano aperto a tutti. Roberto Pasinetti (Lega) ha proposto un prestito, anziché un contributo a fondo perso: «Anche perché volendo il Patriziato i soldi li può trovare». Ma a correggere il tiro ci ha pensato Juri Cugini (Plr): «La Fondazione Patrizia, nonostante il nome, è un ente distinto: non appartiene al Patriziato. Quest’ultimo già fa la sua parte e mette pure a disposizione il sedime per costruire la palazzina. Se non ci fosse il sostegno di questo ente, i costi per il Comune sarebbero ben più elevati».

Le spiegazioni del Municipio sono arrivate dal vice sindaco Fausto Fornera: «La richiesta della Fondazione per il contributo comunale risale allo scorso 2 settembre. La costruzione di una nuova casa di appartamenti per anziani e l’ampliamento della struttura medicalizzata sono necessità concrete e urgenti, confermate sia dalle lunghe liste d’attesa, con una pressione crescente sul centro polivalente di via Cesura, sia dalla Pianificazione strategica cantonale. Lo studio di fattibilità è già stato sottoposto per esame al Dipartimento sanità e socialità e la risposta è attesa a breve. Se sarà positiva si potrà procedere; se sarà negativa tutto si fermerà e non sarà più necessario versare il contributo comunale. Va detto che la Fondazione, per statuto, non produce utili e quindi non dispone del capitale necessario per il concorso di progettazione. Per la stessa ragione non sarebbe mai in grado di restituire un prestito». Il voto: 24 favorevoli, quattro contrari (il gruppo della Lega in corpore) e due astenuti.

Nel corso della seduta di lunedì sera i consiglieri hanno pure approvato il Preventivo 2026. Cugini, per il Plr, ha ricordato gli investimenti onerosi previsti prossimamente, in primis la ristrutturazione delle scuole elementari, e gli oneri sempre più pesanti riversati dal Cantone sui Comuni: «Dobbiamo fare squadra, valutare necessità ed entità delle spese». E ancora: «È giunto il momento di affrontare assieme delle riforme». Roberta Soldati, per l’Udc, ha elencato alcuni temi puntuali: dalla messa in vigore del nuovo regolamento per gli aiuti sociali, che permetterà dei risparmi, alla richiesta di acconti per le canalizzazioni prima di eseguire i lavori, per avere più liquidità. Angelica Forni, a nome della Lista della sinistra, ha definito «tutto sommato in buona salute» le casse comunali, tanto da permettere di far fronte agli investimenti «non guardando unicamente alla sostenibilità finanziaria, ma anche a quella ambientale e sociale». Ha pure posto l’accento sui servizi dedicati alle famiglie con bambini, dalla mensa scolastica alle settimane della Chiocciola, passando per la attività extrascolastiche. Infine, «Losone deve continuare a promuovere la sostenibilità ambientale, la cultura, l’educazione, il sostegno alle famiglie e alle fasce più deboli della popolazione». La posizione dell’Esecutivo è giunta per voce del vice sindaco, che ha specificato come siano cresciute non solo le spese, ma anche le entrate: il gettito fiscale ha toccato quota 15,3 milioni di franchi annui. Il Municipio ha proposto il mantenimento del moltiplicatore al 90 per cento; una mossa approvata dal Legislativo, che ha invece declinato quella di un abbassamento all’85 manifestata dai banchi della Lega. Bocciati pure quasi tutti i tagli proposti dallo stesso movimento, in particolare quelli al Film Festival, al Basecamp, al Centro di formazione dell’ex Agie e per il bollettino informativo ufficiale “Losone è”. L’unica sforbiciata concessa è stata quella al programma Bikecoin, che promuove l’uso della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro per i dipendenti comunali. Al capitolo “domande di attinenza”, il presidente del Consiglio comunale Matteo Guerini (Udc) ha tirato le orecchie alla Commissione della legislazione: «Le candidature erano sette, ma solo per tre di queste sono arrivati in tempo i rapporti dei commissari. Ricordo il dovere di svolgere i propri compiti con puntualità, soprattutto per questioni che rivestono grande importanza per le persone interessate». Poco dopo, per una delle naturalizzazioni è intervenuto Pasinetti, che ha letto alla sala un suo rapporto di minoranza, con informazioni personali relative a una candidata; informazioni sicuramente degne di maggior riservatezza. Una discrezione già violata in precedenza dallo stesso esponente leghista, quando un suo rapporto di minoranza, con contenuti delicati, era stato sbattuto su Facebook. In quell’occasione c’era stata una segnalazione da parte del Municipio alle autorità competenti.

LOCARNO E VALLI

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2025-12-17T08:00:00.0000000Z

2025-12-17T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281728390855965

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