Prende forma il dossier per il Basso Mendrisiotto
Il dossier aggregativo ‘sta prendendo forma’ e sarà pronto in autunno. Il punto della situazione con il coordinatore della commissione di studio Marco Rizza
di Prisca Colombini
Da quasi un anno la commissione di studio è al lavoro per presentare, in autunno, le opportunità ai cittadini di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo.
È quasi passato un anno da quando la commissione di studio voluta dal Consiglio di Stato si è messa al lavoro per preparare il dossier da sottoporre ai cittadini di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo che, nell’autunno 2026, saranno chiamati alla voto consultivo per l’aggregazione del Basso Mendrisiotto. Un dossier che «sta prendendo forma», assicura Marco
Rizza, coordinatore della commissione e sindaco di Vacallo. «I cinque sindaci dei Comuni interessati e un rappresentante dei promotori della raccolta firme a Balerna si stanno incontrando regolarmente per mettere la popolazione della regione nelle condizioni di esprimersi se volere o no un’aggregazione dei Comuni. È un lavoro impegnativo ma altrettanto interessante». Per quanto riguarda la tempistica, «ci siamo dati come scadenza temporale di presentare il dossier all’attenzione del CdS entro il prossimo autunno per dare il tempo di preparare il rapporto alla cittadinanza e andare in votazione consultiva nell’autunno 2026 – sottolinea Rizza –. Stiamo rispettando i tempi e penso manterremo lo scadenzario previsto». Ad accompagnare i cittadini ci saranno anche «momenti d’informazione con serate pubbliche, interventi nei gruppi politici, discussioni aperte. Sarà doveroso andare alle urne con tutte le informazioni utili per una scelta ponderata, indipendentemente da quale sarà».
Attenzione allo scenario economico
La tempistica iniziale è quindi confermata. Nelle scorse settimane era stata ventilata la possibilità di chiedere un anno in più per preparare lo studio. «Il voto consultivo si terrà nell’autunno 2026 – ribadisce il coordinatore –. L’ipotesi è stata effettivamente discussa anche con gli Enti locali e personalmente ho sostenuto questa variante con lo scopo di chiedere a Chiasso in particolare ma anche agli altri Comuni, una pianificazione delle modalità di risparmio, di contenimento delle spese e di previsione di modalità per aumentare le entrate». Questo perché «bisogna allestire un Piano finanziario aggregato con un piano degli investimenti prioritari e necessari, contenente modalità di risparmio ed eventuali soluzioni per incentivare nuove attività». Un esercizio che la maggior parte dei Comuni coinvolti «ha già svolto ed essendo finanziariamente sani, si è deciso di mantenere i tempi previsti». Ulteriori indicazioni dovrebbero arrivare nelle prossime settimane con la pubblicazione dei Consuntivi 2024. «Tra le preoccupazioni emerse – commenta Marco Rizza – c’è chiaramente la situazione finanziaria dei Comuni coinvolti. Infatti se da un lato si vuole fare emergere opportunità, non si può negare uno scenario economico difficoltoso. Con i Preventivi 2025 era ipotizzabile un moltiplicatore futuro aggregato piuttosto alto, fra il 95 e il 100%. Ci siamo pertanto riproposti di attendere i Consuntivi 2024 per rivalutare la situazione e comprendere se ci fossero sorprese positive». Le prime indicazioni portano a «confermare un generale miglioramento in fase di consuntivi, ma non modificheranno di tanto le prospettive economico-finanziarie indicate in sede di preventivi».
Una regione che deve rilanciarsi
Quella del Basso Mendrisiotto è sempre stata descritta come un’aggregazione di opportunità. Può indicare qualche esempio concreto? «Leggendo i diversi rapporti allestiti per i tanti progetti aggregativi già votati negli ultimi 20 anni, spesso si vedono gli stessi vantaggi, scontati, di effetto e validi per tutti indistintamente – risponde ancora Rizza –. Troviamo per esempio più democrazia, migliori servizi per tutti, più forza al Comune, un’amministrazione migliore, decisioni più rapide, valorizzare il territorio, finanze più solide, più progettualità…». Tutti punti «validi ma opinabili» che hanno spinto la commissione a ritenere che «debbano emergere veri vantaggi per un rilancio della regione, la ricerca di opportunità per creare posti di lavoro, per ridare al Basso Mendrisiotto e in particolare a Chiasso il ruolo avuto per anni in passato; essere cioè un polo attrattore di commerci, di servizi e infrastrutture centralizzate, di innovazione e nuove attività». Unitamente al Pian Faloppia, ubicato in territorio di Balerna, «Chiasso deve tornare a proporsi per la sua posizione comoda fra nord e sud, a due passi dalla Lombardia regione economicamente fra le più forti in Europa. A completare l’offerta abbiamo i Comuni di Balerna, Breggia, Morbio Inferiore e Vacallo e anche le odierne frazioni chiassesi di Pedrinate e Seseglio, che da sempre possiedono un’offerta residenziale e di svago che pochi altri possono vantare per la loro vitalità, cura e diversità del territorio, offerte di servizi per ogni età. Abbiamo insomma una regione completa in cui si sta bene».
Verso centri di competenza specifici
Tra le opportunità che la commissione sta approfondendo c’è «la ricerca di centri di competenza specifici in rami che tengo per ora riservati, la ricerca di modalità per uno sviluppo economico di qualità quali la nuova scuola della moda in costruzione a Chiasso, o il nuovo centro e-games che troverà posto all’interno del Centro Ovale o la promozione di spazi disponibili per aziende dei servizi sfruttando la vicinanza al confine con diminuzione dei tempi di trasferta. Compito dell’autorità è di creare le condizioni quadro e logistiche ideali». Nella lista c’è anche lo sviluppo di «un vero centro sportivo regionale a Chiasso, organizzato e moderno, raggiungibile in sicurezza e fruibile da tutti gli utenti dei Comuni coinvolti. Un centro che non deve sostituire altre realtà capillari come l’area di svago/sportiva di Morbio e Vacallo in discussione o il centro sportivo di Balerna». Mentre per quanto riguarda i comuni residenziali «si guarda maggiormente allo sviluppo di servizi per giovani, famiglie e anziani, al promovimento di innovativi e futuristici metodi di accesso all’alloggio quali le cooperative d’abitazione».
Il confronto è già in corso
In attesa del dossier, il confronto con la popolazione è già iniziato e ha portato alla costituzione di alcuni gruppi a favore e contrari allo scenario aggregativo. «Come in ogni votazione ci sono pro e contro, sensazioni diverse dettate da argomenti diversi. Il compito della commissione di studio è di portare all’attenzione dell’elettorato pro e contro, impegni possibili, sviluppi, opportunità e difficoltà». Allo stato attuale «le sensazioni sono divergenti a dipendenza di con chi si parla e senza differenza tra giovani e anziani. Ho la fortuna di parlare con tanti cittadini, c’è chi è favorevole a ogni costo e chi contrario. C’è chi vincola la propria decisione al nome del nuovo Comune e chi non è disposto ad affrontare un carico fiscale superiore. Ci sono però anche molti che guardano al futuro consapevoli che qualcosa vada fatto». Marco Rizza sottolinea in conclusione che «lo status quo fa sempre gola a molti, gli ottimi servizi ricevuti in alcuni Comuni e l’altrettanto ottimo livello finanziario prevalgono su altri. La consapevolezza delle difficoltà però di un’intera regione è di fronte a tutti e quindi anche guardare con responsabilità al futuro è un impegno politico a cui non ci si può sottrarre».
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