Siberia, ecco il tetto che allunga le stagioni
Pronta la copertura della pista di ghiaccio. Il sindaco: ‘Lavori conclusi rispettando i costi (4,5 milioni di franchi) e i tempi’. Sabato la festa d’inaugurazione
Di Serse Forni
La copertura della pista di ghiaccio della Siberia è cosa fatta: un gigantesco soffitto a botte, con travature in legno e un impianto fotovoltaico di mille metri quadrati che entrerà in funzione oggi, mercoledì 6 novembre, e che produrrà circa 230mila kW/h all’anno. Energia che servirà sia per fabbricare il ghiaccio, sia per il sistema di riscaldamento e di raffreddamento del ristorante annesso alla patinoire, del Teatro e del Museo di San Materno, tutte strutture di proprietà del Comune di Ascona.
«Il sogno del tetto della pista si è realizzato – ha affermato il sindaco Giorgio Gilardi nel corso di un incontro con i giornalisti, convocato ieri per sottolineare la fine dei lavori –. Il merito di questo risultato va anche, e soprattutto, al Municipio dello scorso quadriennio, guidato da Luca Pissoglio e con Margherita D’Andrea quale capodicastero Sport, così come alle tre società sportive di hockey, curling e pattinaggio, che fanno riferimento alla Siberia. Se ne parlava da decenni e siamo riusciti a costruirlo in pochi mesi: l’ultima stagione a cielo aperto è terminata il 25 marzo scorso. Quel giorno sono partiti i lavori, ora terminati, rispettando i tempi e i costi». Gilardi ha pure ricordato il sostegno regionale, con il contributo di diversi Comuni locarnesi, per un totale di 1,5 milioni di franchi: «La struttura non è solo dedicata agli sportivi, ma anche al pubblico e agli allievi di diversi ordini di scuola».
La storia della Siberia, che così si chiama perché si trova nella zona più fredda del borgo, nasce nel secolo scorso, con una pista naturale. Era poi arrivato il ghiaccio artificiale e nel 2003 la prima idea concreta di copertura. Nel 2006 un progetto era però stato scartato per i costi eccessivi e nel 2013 il Comune aveva investito 3,5 milioni di franchi per il nuovo ristorante e per risanare la tribuna. «Un paio d’anni fa le tre società di sport su ghiaccio si sono fatte promotrici di una nuova proposta, dopo che l’ipotesi di un palazzetto sul sedime dell’ex caserma a Losone è naufragata. Ci hanno regalato un progetto di massima già pronto. Nel 2022 il Consiglio comunale ha concesso il credito di 4,5 milioni di franchi per il tetto e qualche mese dopo altri 1,5 milioni per il rifacimento della piastra di fondo».
Nel corso della conferenza stampa, Fabio Ferraro, presidente del Club pattinaggio di Ascona e responsabile della programmazione per l’occupazione della struttura, ha ribadito alcuni dettagli del finanziamento: le tre società sportive hanno raccolto 380mila franchi (100mila dalla banca Raiffeisen Losone e Vallemaggia, altri aiuti da privati e tramite le 107 targhe della “sponsor gallery”): «Targhe acquistate da persone e aziende legate alla storia della patinoire», ha aggiunto. Il grosso della cifra è comunque stato coperto dalla generosità dei Comuni locarnesi, da Ascona e da sussidi. Per quanto riguarda l’ospitalità dei pattinatori e “discatori” valmaggesi, rimasti orfani del Centro sportivo di Lavizzara, distrutto dal maltempo lo scorso 30 giugno, Ferraro ha confermato che la collaborazione è già attiva e fattiva. Per loro è stato realizzato pure un nuovo spogliatoio, trasformando un vecchio locale-magazzino. Paolo Duca, attuale capo del Dicastero sport, tempo libero e giovani, nonché presidente della Brima Sa (la società che gestisce la pista) ha sottolineato l’importanza della copertura, che permetterà di allungare la stagione del ghiaccio di circa due mesi e di garantire lo svolgimento di partite e tornei sportivi con qualsiasi tempo, tenendo fede alla programmazione stagionale e senza gli intoppi che sorgevano in passato.
Nebbia e condensa: ‘Problemi già risolti’
Nei giorni scorsi, tuttavia, si sono manifestati dei problemi sotto il nuovissimo tetto, con formazione di nebbia e condensa. Come mai? «Si è trattato di inconvenienti legati a un’errata regolazione della temperatura del ghiaccio, che abbiamo già in gran parte risolto», ha risposto Duca. Gli ha fatto eco Fabio Gervasoni, capo dell’ufficio tecnico, assicurando che le temperature ora verranno calibrate a seconda delle condizioni meteorologiche per evitare altri imprevisti.
Primo appuntamento il 9 novembre
Infine, Gilardi e i presidenti del Curling club (Domenico Riccio, pure autore del progetto di massima) e dell’Hockey club (Paolo Monotti) hanno ricordato l’importanza della Siberia quale luogo d’incontro, d’aggregazione e quale attrattore turistico. A tal proposito, il primo appuntamento da segnalare è la festa d’inaugurazione che si terrà sabato 9 novembre, dalle 8.30 del mattino all’una di notte. In programma la cerimonia ufficiale (alle 11.30), dimostrazioni sportive, esibizioni di hockey, curling e pattinaggio, una disco-on-ice (dalle 20.45, con luci e musica), una maccheronata offerta a mezzogiorno e una risottata alle 18.30 preparata dalla “Prorisotto Ascona”.
Ricordiamo, infine, che l’apertura al pubblico della pista è prevista ogni mercoledì, sabato e domenica pomeriggio: le tariffe dei biglietti d’entrata sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso. «Un eventuale aumento per la stagione 2025-2026 è da valutare – ha spiegato Duca –. Allo stesso modo stiamo ancora riflettendo sull’utilizzo degli spazi durante il periodo estivo. Va detto che la manutenzione annuale occuperà dalle 6 alle 8 settimane; per il resto del tempo confidiamo di trovare dei contenuti importanti e interessanti per la collettività».
LOCARNO E VALLI
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2024-11-06T08:00:00.0000000Z
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https://epaper.laregione.ch/article/281741274932720
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