‘Prima le espulsioni’
Il progetto pilota, come detto, è risultato subito indigesto. Il primo politico a sollevare più che delle perplessità è Piero Marchesi, il quale, rivolgendosi al Consiglio federale chiede di “agire alla radice del problema” e di adottare tutte le misure per “dare priorità all’allontanamento dalla Svizzera dei richiedenti l’asilo che si rendono responsabili di atti violenti o di gravi violazioni delle regole nei Centri federali d’asilo”. Rinunciando, dunque, a estendere il modello delle strutture speciali e garantendo altresì che i costi dell’operazione non gravino sui contribuenti “senza un chiaro miglioramento della sicurezza”. L’approccio scelto gli appare infatti “incomprensibile”. A livello cantonale, d’altro canto, gli autori dell’interrogazione – primo firmatario Stefano Tonini, Lega – hanno attirato subito l’attenzione del governo sui Comuni che hanno “più volte segnalato l’insostenibilità di soluzioni che comportano la permanenza sul territorio di richiedenti l’asilo con profili problematici, denunciando un aumento dei rischi per la sicurezza, per la coesione sociale e per la capacità operativa delle autorità locali”. Quanto basta per chiedere quale sia la posizione del Cantone sulla proposta della Sem e sull’esigenza di preferire l’allontanamento quale risposta a determinate situazioni. In altre parole, come si prefigge di “garantire un coinvolgimento reale, strutturato e vincolante dei Comuni direttamente interessati prima dell’eventuale attuazione di misure che potrebbero avere ricadute significative sulla sicurezza e sulla qualità di vita della popolazione?”.
LUGANESE / MENDRISIOTTO
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2025-12-18T08:00:00.0000000Z
2025-12-18T08:00:00.0000000Z
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