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Musica e inclusione, quando il ritmo apre nuove strade

Domani al Cinema Teatro di Chiasso un concerto benefico

Di Ciro Forni

«Nonostante le difficoltà, noi ci siamo e possiamo offrire qualcosa al pubblico». La direttrice dell’istituto Provvida Madre di Balerna

Anna Romanens ci crede fermamente. Nel corso degli anni all’interno della struttura si è formato un gruppo di utenti che vive e fa musica con il sostegno del Conservatorio della Svizzera italiana (Csi), che da due anni collabora con la Fondazione in progetti come ‘Together Sounds Better’. Un’iniziativa di musica inclusiva, promossa da Argor-Heraeus in collaborazione con il Csi, decisa a offrire a utenti con disabilità, anche gravi, un percorso di formazione musicale personalizzato, attraverso laboratori e lezioni.

Accompagnati da queste iniziative le persone con disabilità hanno così l’opportunità di coltivare il rapporto con la musica, in alcuni casi esibendosi anche sul palco. Provvida Madre vuole anche dimostrare, insieme agli enti che la supportano, che nonostante le varie difficoltà si può collaborare, imparare e creare qualcosa che nasce proprio da quello scoglio iniziale. La musica, del resto, non è l’unica attività in cui gli utenti possono cimentarsi. Ci sono diversi laboratori, come la ceramica, la lavorazione del cuoio, del legno e altre attività artigianali nate proprio all’interno della struttura. In questo modo oltre a dare un contributo, si apre anche una finestra sul mondo delle persone con disabilità per il resto della popolazione.

Il concerto di domani alle 17 al Cinema Teatro di Chiasso, organizzato in collaborazione con l’Orchestra Paper Moon, sarà l’occasione per condividere la musica e tutte le emozioni che un momento del genere può suscitare. «Un nostro elemento di forza è quello di focalizzarci sulle risorse piuttosto che sul limite – spiega la direttrice –, perché l’inclusione parte semplicemente dalla partecipazione e dalla condivisione».

La musica può essere, del resto, fruita ed espressa in vari modi: sia per scopi terapeutici, sia come divertimento o come sperimentazione. I concerti sono un modo per aprirsi al pubblico e interagire con la popolazione, mentre un progetto come Soundbeam si rivolge principalmente all’interno della struttura, proponendo un dispositivo (il Soundbeam) che trasforma semplici gesti in suoni, offrendo a chiunque la possibilità di vivere la musica da protagonista.

Grazie a sensori a ultrasuoni – simili a un piccolo radar – il sistema rileva movimenti di mani, piedi o testa e li converte in segnali midi. Questa esperienza si rivolge a un pubblico ampio: bambini, adulti, persone con disabilità che vogliono sondare nuovi percorsi creativi, unendo tecnologia e accessibilità.

Non solo concerti

Nel frattempo, il Csi ha affidato alla Supsi la realizzazione di una ricerca, ancora inesplorata a livello svizzero, sugli effetti psicofisici della musica su alcuni utenti. Sono diverse infatti le iniziative volte ad ampliare la rosa di progetti per la Fondazione e per i suoi utenti. Alcune di queste sono già attive, come la collaborazione con la casa anziani di Coldrerio, in cui ospiti e utenti si ritrovano per svolgere in comune diverse attività. In questo modo, Provvida Madre offre un servizio più vario e coinvolgente, oltre ad aprirsi al pubblico sviluppando delle strategie per sostenersi anche autonomamente, coinvolgendo le persone che partecipano ai concerti o acquistano i prodotti. «Questo aspetto è sempre più importante – sottolinea la direttrice – perché economicamente le sfide sono sempre più difficili, anche per questo dietro a tutti questi progetti ci sta molta fatica e dedizione». Per ulteriori informazioni sulla Fondazione e i suoi progetti: provvidamadre.ch.

LUGANESE / MENDRISIOTTO

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2025-12-13T08:00:00.0000000Z

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