Dodici posti letto per la psiche dei minori
L’ex clinica di San Pietro di Stabio ospiterà fino al 2027 l’Unità di cura integrata
È la ex clinica di San Pietro di Stabio il luogo scelto dal Cantone per realizzare la sede provvisoria dell’Unità di cura psichiatrica integrata per minorenni. Il Governo ha infatti licenziato il messaggio con una doppia richiesta di credito: la prima è di 550mila franchi per il contratto annuo di locazione; la seconda è di 1’070’000 franchi per i lavori da effettuare all’interno della struttura. Per il Consiglio di Stato si tratta di “un passo importante per garantire un’assistenza mirata, proteggendo i giovani in situazioni vulnerabili e migliorando la qualità complessiva del sistema di cura psichiatrico cantonale”. Durante la discussione in Gran Consiglio sulla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2022-2025, si ricorda nel messaggio, “è emersa una forte volontà politica di affrontare in modo proattivo il tema della salute mentale minorile”.
Da Lugano a Stabio, in attesa di Bellinzona
Oltre che presso le cliniche psichiatriche per adulti, in caso di necessità di ricovero stazionario, oggi i minorenni devono essere collocati nel mini-reparto di pedopsichiatria all’interno del Servizio di pediatria e psico-pediatria al 14esimo piano dell’Ospedale Civico di Lugano. Sede che verrà dismessa entro fine 2025 per lavori di ristrutturazione del nosocomio. Il mini-reparto “era nato quale primo passo nel trovare risposte immediate e puntuali all’urgenza”. La transitorietà “era, ed è, dettata dagli esigui spazi messi a disposizione e dalla possibilità di trovare solo parzialmente delle risposte alle richieste di presa in carico stazionarie”. Nel corso degli anni “l’impossibilità di trovare un accordo adeguato con i rispettivi proprietari” ha fatto sfumare opzioni a Bellinzona e Locarno. La conclusione del citato accordo di collaborazione ha quindi reso “necessario individuare una collocazione adeguata per accogliere questa casistica, ancorché in una fase provvisoria (fino a fine 2027) in attesa di una struttura definitiva”. Attesa per inizio 2028, la nuova struttura interamente dedicata alla pedopsichiatria “dovrebbe trovare collocazione presso un sedime già di proprietà dello Stato, a Bellinzona, nelle immediate vicinanze dell’ospedale San Giovanni” e consentirà “un ulteriore ampliamento delle prestazioni in regime di Day hospital e di Home treatment così come previsto dalla pianificazione settoriale approvata”. La domanda di costruzione preliminare per la struttura prefabbricata accanto a Villa Andreazzi ha visto l’inoltro di cinque opposizioni attualmente al vaglio del Municipio dopo la presa di posizione della Sezione della logistica.
Numeri ‘a conferma del bisogno’
Per confermare la necessità “di dotarsi a livello cantonale di un luogo di cura integrato ad alta specializzazione e con un’architettura organizzativa articolata su più livelli”, il Cantone presenta una serie di numeri. Nel 2023 la Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio ha ammesso 86 pazienti minorenni (63 nel 2022), per un totale di 4’102 giornate di cura e una presenza media di 11,24 minorenni. In 38 casi il ricovero è avvenuto in regime di coazione: 27 casi ricoveri su ordine medico e 11 casi su decisione dell’Autorità regionale di protezione (Arp). Fra questi sono stati presi in carico 3 pazienti tredicenni, 4 quattordicenni e 16 quindicenni. A questa casistica si aggiungono i 57 pazienti ricoverati presso il reparto dell’Ospedale Civico di Lugano, nell’ambito dei 5 posti letto all’interno del reparto di pediatria, sotto la responsabilità sanitaria dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. Per il personale, le unità quantificate dalla pianificazione erano 35,5 a tempo pieno, “ridotte a 23,2” in considerazione del “personale già attribuito al mini-reparto del Civico e delle unità anticipate per la gestione di minorenni presso i servizi esistenti”.
I posti letto passano da 5 a 12
Dalla seconda metà del 2025 il reparto sarà quindi dislocato alla ex clinica di San Pietro di Stabio, nella proprietà della Third Age Investment Sa, struttura sanitaria in parte di recente costruzione, immediatamente disponibile e “conforme alle esigenze logistiche dell’Unità di cura”, che “non richiede particolari interventi strutturali, fatta eccezione per la messa in sicurezza di alcuni spazi”. Come spiegato nel messaggio, “ai 5 posti letto oggi destinati alla pedopsichiatria se ne aggiungeranno altri 7 per completare l’offerta stazionaria e questo per rispondere all’urgenza rappresentata dalla presa in carico residenziale e meglio dal trasferimento dei posti letto ubicati a Lugano e di quelli occupati presso la Clinica psichiatrica cantonale”. A San Pietro di Stabio vi saranno “spazi adeguati” e i programmi “di presa in carico clinica potranno essere estesi a tutti gli ambiti del percorso di cura bio-psico-sociale”. A livello di cantiere, della durata stimata di 8,5 mesi, gli interventi previsti riguardano “l’adattamento degli spazi e degli impianti, la fornitura di mobilio integrativo e di vario materiale, come pure la messa in sicurezza supplementare di alcuni elementi costruttivi interni ed esterni degli edifici in ragione della specificità dei degenti”. Tra questi “l’installazione dei rilevatori antincendio, non obbligatori, ma necessari in questa particolare situazione”.
Dal 2028 arriva la Provvida Madre
Il Cantone fa sapere che dal 1° gennaio 2028 gli spazi di San Pietro di Stabio verranno locati integralmente dalla Fondazione Provvida Madre che a sua volta li utilizzerà quale sede provvisoria per la durata necessaria alla ristrutturazione dell’attuale sede di Balerna. “Parte dell’investimento realizzato dal Cantone sarà quindi funzionale anche alle esigenze della Fondazione, che compartecipa quindi ad esempio ai costi dell’impianto antincendio e si occuperà di finanziare il ripristino delle opere eseguite dal conduttore, per un importo totale pari a 375mila franchi”.
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