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Odermatt è il miglior svizzero di sempre

Il 27enne cala il pokerissimo nel gigante dell’Alta Badia, salendo a quota 41 successi

A 24 ore dal successo colto nella libera della Val Gardena, Marco Odermatt non si è fatto scappare la possibilità di aggiungere un terzo podio (nel giro di tre giorni) in Alta Badia. Nel gigante sulla Gran Risa il nidvaldese ha infatti letteralmente sbaragliato la concorrenza addomesticando il tracciato, viepiù sdrucciolevole nel corso della seconda prova, e ribadendo la propria supremazia nella specialità. Una specialità in cui ha conquistato il suo 25esimo successo, a sei lunghezze da Marcel Hirscher, mentre in carriera è salito a quota 41 – uno in più del recordman in campo maschile (e rossocrociato) Pirmin Zurbriggen. Il 27enne si è insomma concesso un bel regalo di Natale, realizzando il pokerissimo nella località dolomitica e lasciandosi così alle spalle di 0”85 il sorprendente Léo Anguenot. Il cielo viepiù nebuloso ha invece messo in seria difficoltà Filip Zubcic, il più veloce alla mattina, scalzato dal terzo gradino del podio dal norvegese Alexander Steen Olsen.

Nel tratto più critico del muro ‘Odi’ ha fatto capire a tutti che avrebbe di nuovo alzato la voce. Il natio di Buochs ha fatto la differenza sul ripido, scatenandosi poi nel finale, dove si è portato appresso tantissima velocità. “Le condizioni erano difficili, ma nella seconda manche il terreno è migliorato... Sapevo che avrei potuto attaccare”. Dal terzo posto a 19 centesimi dal croato, comunque senza correre rischi e sciando con ampio margine, il 27enne si è imposto nettamente rifilando più di otto decimi ad Anguenot e Steen Olsen. Il transalpino si è regalato in un colpo solo la prima top ten in carriera e il podio, recuperando sette piazze.

Dopo il terzo posto nel superG di venerdì e la vittoria nella libera di sabato, accompagnato sul podio da Franjo von Allmen a confezionare una splendida doppietta (e ponendo fine a 14 anni di assenza sul gradino più alto in Val Gardena), Odi ha vissuto un weekend quasi perfetto accaparrandosi la vetta della classifica di specialità, con 200 punti, uno in più di Kristoffersen, e aumentando ulteriormente il gap in quella generale. “È stata una settimana difficile. Sono molto contento di essere riuscito a passare dalla discesa al gigante senza problemi. È incredibile vincere di nuovo qui”, ha commentato entusiasta. Dal canto suo Loïc Meillard ha confermato di faticare ancora fra le porte larghe, chiudendo sedicesimo. Forse lo slalom in programma oggi (ancora nella località dolomitica) sarà più adatto alle sue capacità. Il neocastellano, che quest’inverno si è già issato sul podio nei rapid gates di Levi e della Val d’Isère, ha fatto meglio di una posizione del connazionale Luca Aerni. Penultimo alla mattina, il 31enne ha scalato ben dodici caselle. Nelle retrovie Fadri Janutin, mentre Thomas Tumler non ha concluso la prova.

Gut-Behrami seconda in superG, riflettori puntati sul ritorno di Vonn

Condizioni perfette (sole, e neppure una nuvola) sabato, nebbia e vento domenica. Fin da inizio mattina è apparso evidente che organizzare il superG, il secondo del weekend a St. Moritz, era un’impresa piuttosto ardua. Nonostante tre rinvii e altrettanti slittamenti dell’orario di partenza, la meteo non è cambiata: la nebbia ha continuato a fare capolino, peggiorata dalle raffiche di vento. Una situazione troppo instabile, che non ha permesso di garantire la massima sicurezza. Si tratta della terza gara del circuito femminile cancellata in questa stagione, pure i due giganti di Mont Tremblant erano stati annullati (e l’intenso calendario rende difficile ogni recupero). Il pendio engadinese si è dunque dovuto accontentare del superG di sabato, in cui Lara Gut-Behrami ha chiuso alle spalle di Cornelia Hütter. È il nono podio in Coppa del mondo a Sankt Moritz. A una settimana dall’ouverture della velocità in quel di Beaver Creek, la ticinese ha di nuovo sciato alla perfezione: solo 18 centesimi, e una sbavatura nel finale, hanno separato la 33enne dall’austriaca e dalla sua 23esima vittoria nella sua disciplina prediletta. A completare il podio è stata l’italiana Sofia Goggia.

A due mesi dalla rinuncia alla disputa del season opening di Sölden, la sciatrice di Comano ha confermato di essere in ripresa e in condizioni fisiche promettenti. Una forma dimostrata sì dal terzo podio in altrettante gare di velocità e dallo stile a proiezione offensiva, ma anche dalla reazione al 93esimo podio in carriera. Non essendo riuscita a fare una gara impeccabile, Gut-Behrami si è infatti detta solo parzialmente soddisfatta. “Ho commesso un errore piuttosto grave nella parte bassa, perciò sono arrabbiata. Posso comunque dirmi contenta della mia sciata”. I riflettori erano tuttavia puntati sul ritorno alle competizioni di Lindsey Vonn. A 40 anni, e quasi sei anni dall’ultima volta, ha dimostrato ancora la sua classe terminando nella top 15 e rispedendo al mittente le numerose critiche ricevute (anche da colleghi) in merito al suo rientro. L’americana è scattata dal cancelletto in modo accorto, tant’è che al primo intertempo accusava più di mezzo secondo dalle prime, ma nel finale ha sprigionato tutta la sua forza chiudendo in quattordicesima posizione. E, ciò, nonostante il pettorale numero 31 fosse sfavorevole. “Non volevo correre troppi rischi, volevo solo chiudere la prova”, ha commentato. “Mi sento molto bene. Il ginocchio non è gonfio e non fa male”. A poco più di un secondo dall’austriaca, la natia di Vail è stata più rapida della terza miglior rossocrociata, ossia Michelle Gisin. “Posso essere più veloce, devo solamente osare di più”, ha messo in guardia le rivali.

La seconda miglior elvetica è stata Corinne Suter, che ha terminato la sua fatica in un’incoraggiante decima piazza. La svittese, che ha fatto il suo rientro a Beaver Creek dopo essersi lacerata il legamento crociato a gennaio, ha parlato di “un buon passo” nella giusta direzione. Dal canto suo Hütter, che si era già imposta nella libera disputata in Colorado, ha posto fine a 18 anni di assenza sul gradino più alto del podio in superG a St. Moritz mettendo in bacheca la sua ottava vittoria in Coppa del mondo. Dalla doppietta di Michaela Dorfmeister nel 2006, infatti, solo l’austriaca Mirjam Puchner era riuscita a trionfare – ma in discesa – nel 2016. Il prossimo appuntamento sarà il 28 e il 29 dicembre a Semmering, dove sono in programma un gigante e uno slalom.

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2024-12-23T08:00:00.0000000Z

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