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Iga Swiatek impietosa

Ha ben presto assunto i contorni dell’incubo la finale del tabellone femminile per Amanda Anisimova. L’outsider statunitense è infatti letteralmente colata a picco sotto i colpi di Iga Swiatek, impietosa vincitrice del suo primo titolo sull’erba londinese con un mortificante doppio 6-0. Risultato che, per gli amanti delle statistiche, non si verificava più nella finale degli Internazionali d’Inghilterra addirittura dal 1911. E l’ultima volta in cui lo si era visto in un ultimo atto di uno Slam porta la data del 1988, quando la medesima sorte di Anisimova era toccata a Natasha Zvereva al cospetto di Steffi Graf, col punteggio maturato in appena 34 minuti di gioco.

Sabato, la numero 4 al mondo – che in semifinale aveva liquidato la sangallese Belinda Bencic – ha invece impiegato un po’ di più (restando però sotto la soglia dell’ora di gioco: 57 minuti) per porre fine al calvario della 23enne della Florida, numero 12 della classifica Wta, chiudendo i conti con un devastante lungolinea col diritto, per poi lasciarsi sull’erba del centrale per godersi la vittoria.

Iga Swiatek, che nell’albo d’oro succede a Barbora Krejcikova ha semplicemente dominato il confronto contro un’avversaria rivelatasi troppo imprecisa, addizionando palle troppo lunghe, a lato o sparate sulla rete. Per la 24enne polacca si tratta del 23esimo titolo sul circuito, di cui almeno uno per superficie restando ai soli Major: tre sulla terra battuta (Roland Garros), uno sul cemento (Us Open) e, ora, uno sull’erba (Wimbledon). Due giorni dopo l’ennesimo exploit che le aveva permesso di estromettere la numero 1 al mondo Aryna Sabalenka in un match durato oltre due ore e mezza qualificandosi così per la finale, il motorino della statunitense si è inceppato, proprio sul più bello.

Dopo le diverse delusioni che aveva dovuto incassare da inizio anno colei che nel primo semestre dell’anno scorso si era rivelata la regina incontrastata del circuito femminile (sconfitta in semifinale all’Australian Open e al Roland Garros), per Iga Swiatek la liberazione è dunque arrivata a Wimbledon: «Sembra completamente irreale – ha sottolineato la polacca, sbarcata a Londra senza nemmeno troppe pretese in questo torneo –. A essere sincera non avevo nemmeno sognato questo momento: era un traguardo troppo lontano».

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2025-07-14T07:00:00.0000000Z

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