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Mendrisio, muro a destra Chiasso fa l’unanimità

Le discrepanze sorprendono. Il sindaco Cavadini: ‘La Città sa dove vuole andare’. Dai gruppi chiassesi l’appello a continuare sulla via intrapresa

Di Daniela Carugati e Prisca Colombini

Sulla carta, aver chiuso i bilanci del 2024 di Mendrisio con un avanzo che pesa 4,8 milioni di franchi avrebbe dovuto far esultare il Consiglio comunale della Città. L’accoglienza, invece, è apparsa un po’ tiepida questa sera, lunedì. Certo, il risultato è, di fatto, incoraggiante, tanto da valere il nullaosta, seppur a maggioranza: 47 i ‘sì’, 5 i ‘no’. Come annunciato il gruppo Udc-Udf ha votato contro. Il motivo? Dare un «segnale chiaro», affinché il Comune cambi passo.

Dai banchi del Legislativo, va detto, non ci si è risparmiati (pure tra i favorevoli) nel rimproverare (quasi) il Municipio per non avere saputo prendere del tutto le misure sulle possibili entrate e aver sbagliato le conclusioni, troppo pessimistiche. E ciò pur consapevoli che capita di avere delle sopravvenienze fiscali (di 9,1 milioni) quale eredità del passato (anche se non, magari, di un tale tenore) e che il fenomeno può essere volatile. Se la Lega, per voce del consigliere comunale Massimiliano Robbiani, si è detta infatti «stupita» per la differenza fra Preventivi e Consuntivi e persino preoccupata per le prossime proiezioni – tanto da confermare che si passeranno alla lente le cifre –, non di meno il Plr con

Luca Pestelacci si è interrogato su «come mai non si siano preventivate delle entrate straordinarie». Invitato a «non abbassare la guardia», si è esortato al contempo a «mettere a frutto i risultati finanziari, procedendo con i progetti in programma».

La fiducia nelle istituzioni è confermata, ha ribadito dal canto suo Maurizio Agustoni (Centro); e l’eccezionalità del risultato evidente. Con un po’ meno di prudenza, però, ci si poteva aspettare comunque una situazione migliore di quella preventivata. Insomma, «non si può continuare a prelevare milioni di imposte se non si ha un’idea precisa su cosa fare», ha chiarito suggerendo possibili applicazioni, come la riduzione del prezzo dell’energia o del moltiplicatore.

Udc-Udf, come detto, non ha fatto sconti. Tirate le somme, la discrepanza registrata, ha osservato Roberto Pellegrini, «solleva interrogativi: vi erano già segnali sufficienti a delineare questa situazione». Non solo, «la spesa cresce e il Municipio continua a non proporre nulla di strutturale per contenerla. Serve visione, responsabilità e coerenza». Troppo facile, ha rintuzzato Jacopo

Scacchi per l’AlternativA, «dire che il Municipio non ha una visione e che serve un ripensamento della spesa, presentandosi come i salvatori della città senza illustrare una singola proposta per la legislatura o indicare una voce di spesa che andrebbe ripensata».

Misure strutturali? «Negli anni scorsi – ha fatto memoria il sindaco Samuele Cavadini – di misure strutturali ne sono già state prese e altre ancora sono da formalizzare e come Esecutivo le vogliamo condividere con il Legislativo. D’altro canto, dietro qualsiasi misura vi sono un servizio erogato o delle persone che ne usufruiscono: prima di tagliare occorre pensarci su». Insomma, ha esortato rivolto ai consiglieri e alle consigliere, «non siate frettolosi nelle conclusioni. La Città è dotata di tutti gli strumenti strategici, ve li abbiamo presentati tutti, e sa dove vuole andare. Certo la strada non è dritta, occorre essere resilienti e modificare il proprio percorso all’occorrenza».

Aim, Ente autonomo operativo nel 2027

Esame superato anche per i Consuntivi 2024 delle Aim (chiusi con un deficit di quasi 400mila franchi e una Sezione acqua potabile nelle cifre rosse, di oltre mezzo milione). E pure qui a rompere il fronte è stato il gruppo Udc-Udf. Più dei numeri dei bilanci, comunque, a riecheggiare in aula è stata una data, quel del 2027: per allora l’Ente autonomo delle aziende municipalizzate, ha rassicurato Nora Jardini Croci Torti, a capo del Dicastero, sarà operativo.

Chiasso, il quasi pareggio convince

Nessuna illusione per il risultato finanziario ottenuto nel 2024. Il messaggio è stato unanime durante la seduta del Consiglio comunale di Chiasso che ha portato all’approvazione dei Consuntivi ’24, chiusi con un disavanzo di 149mila franchi (a fronte di un Preventivo che stimava un passivo di 864mila franchi). Davide Rampoldi

(Plr) ha sottolineato che «i primi passi verso una gestione più oculata sono stati fatti. In futuro questo processo di ottimizzazione dei costi e dei servizi andrà implementato da tutti i Dicasteri per avere dei risultati tangibili». I prossimi anni, ha ricordato Renato Banditelli (Lega-Udc-Ind.), «saranno decisivi per le finanze comunali. È fondamentale proseguire con le misure di contenimento dei costi per arrivare a un positivo avanzo d’esercizio». Oltre a ribadire il sostegno alle misure volute dal Municipio, il gruppo «sollecita un sempre maggior rigore e un rigido controllo dei conti». Per Amedeo Mapelli (Centro), «Chiasso può essere paragonato a quell’allievo che giunge agli inizi di giugno senza la conferma della promozione in tasca» ma il cui nome alla fine appare nella lista dei promossi con «una media precisa alla sufficienza (leggasi pareggio di bilancio)». Per lo studente Chiasso arriva ora «un biennio difficile» durante il quale «ci saranno da fare delle scelte, delle rinunce» perché «le proiezioni sono da bollino rosso» e «impegno e abnegazione saranno cruciali dall’inizio alla fine». Kavashar

Ratnam (Us-I Verdi) ha ricordato che «il miglioramento delle previsioni non è frutto di una gestione virtuosa, ma lo si è avuto grazie a entrate straordinarie che hanno inciso in modo determinante sul risultato finale». Il Municipio, ha fatto sapere il capodicastero Finanze Luca Bacciarini, si è detto favorevole ai due emendamenti relativi al conto sui lavori alla Rovagina (che rimane aperto) e sui conti macro-cespite Covid-19 che vengono invece chiusi.

A inizio seduta il Consiglio comunale ha rinnovato l’Ufficio presidenziale: il nuovo primo cittadino è Claudio Schneeberger (Lega-Udc-Indipendenti), affiancato da Patrizia Wasser (Centro). Monica Cavadini è invece subentrata alla dimissionaria Daniela Bonacina nel gruppo Lega-Udc-Ind. Nel Consiglio d’amministrazione di Age, l’ex municipale Sonia Colombo-Regazzoni sostituisce Bruno Arrigoni (giunto al termine dei 12 anni di permanenza). Marco Ferrazzini (Us-I Verdi) ha proposto una «riflessione di carattere generale: Age è una società privata di cui il Comune è proprietario. L’auspicio è che il Cda possa contare su persone ovviamente valide e non necessariamente sedute su due scranni. Da sempre il Plr propone municipali o ex, è legittimo e non lo contestiamo, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più fresco per questa nomina». Samuele Preisig prenderà invece il posto di Gionata Cavadini (giunto al beneficio della pensione) nei Consigli consortili Protezione Civile del Mendrisiotto e Centro soccorso cantonale Pompieri del Mendrisiotto. Approvato senza particolari osservazioni anche il credito di 4,2 milioni per la realizzazione di 72 posteggi pubblici nell’autorimessa al Centro professionale tecnico del tessile.

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2025-06-17T07:00:00.0000000Z

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