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Soggiorni illegali stabili anche nel mese di aprile

Lo scenario migratorio, in Svizzera, al momento non mostra impennate, né verso l’alto, né verso il basso. Anche nel mese di aprile il numero di casi di soggiorni illegali, come riferisce la statistica dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc), si è mantenuto sui livelli di marzo, segnando semmai un lieve calo e fermandosi a quota 2’311 (nel mese precedente erano stati 2’414). La tendenza è di segno contrario, invece, se il raffronto lo si fa sullo stesso periodo del 2022, quando le entrate irregolari erano state 2’066. Globalmente nel primo quadrimestre si sono contati 11’973 casi. A incidere sulle cifre, come sempre, sono soprattutto i soggiorni illegali intercettati al confine meridionale ticinese (aprile: 849 / marzo: 867) e al confine orientale (aprile: 552 / marzo: 598). Avvicinando la lente sulla provenienza dei migranti, si osserva che per lo più si è trattato di persone di nazionalità afghana e marocchina. Spostandosi poi sui casi di sospetta attività di passatori, i dati, conferma l’Udsc, con 30 persone, “sono quasi identici a quelli registrati a marzo e raggiungono lo stesso livello dello stesso periodo dell’anno scorso”. Sin qui, nei primi quattro mesi dell’anno, in totale i sospetti sono stati 117. Infine, sul versante delle consegne alle autorità estere, si fa sapere che “non vi sono praticamente variazioni rispetto a marzo: in compenso, il numero di persone consegnate alle autorità estere è superiore a quello dello stesso periodo del 2022”. Tradotto in numeri, si vede come in aprile sono state riammesse 495 persone; erano 493 a marzo, ma 229 nello stesso mese di un anno fa. Tirando le somme nel 2023 sinora sono stati riconsegnati alla frontiera 2’067 migranti.

MENDRISIOTTO

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2023-05-17T07:00:00.0000000Z

2023-05-17T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281779928478756

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