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Quaranta sindaci tra Lario e Ceresio uniscono le forze

Quaranta sindaci dei comuni tra Lario e Ceresio venerdì sera a Menaggio hanno costituito il Comitato istituzionale occidentale del Lago di Como. Sindaci che hanno deciso di uscire alla scoperto per far sentire la voce del territorio su alcuni dei problemi avvertiti dalla gente: il destino dell’ospedale dei frontalieri (quello di Menaggio) e i lavori (sospesi da mesi) per la realizzazione della ‘variante della Tremezzina’ lungo la statale Regina, litoranea occidentale del lago di Como (cantiere che prevede investimenti per oltre 400 milioni di euro). Una variante di cui si parla da decine di anni, che sarebbe dovuta essere realizzata entro il 2026, anche in vista delle Olimpiadi invernali. Una variante che, quasi tutta in galleria, sulla carta, dovrebbe risolvere i problemi di viabilità, lungo una statale fra le più trafficate della Lombardia, sia per gli oltre quindicimila frontalieri che quotidianamente la percorrono per raggiungere la dogana di Gandria-Oria Valsolda, sia a causa del traffico turistico, in parte proveniente dal Luganese. Negli ultimi giorni inoltre è tornato in discussione anche il Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio, così come altri reparti per carenza di medici e infermieri, molti dei quali ‘scappati’ in Ticino.

Il neonato Comitato, sorto sulle ceneri di quello che era il Cisr (Comitato istituzionale statale Regina), avrà subito un primo banco di prova con l’iter a singhiozzo della variante della Tremezzina, considerata la madre di tutti i problemi del lago. È attesa la ripresa dei lavori di scavo a Colonno e a Griante. «Abbiamo raccolto il malcontento dei sindaci presenti stasera (venerdì, ndr) per il prolungato silenzio di Anas – afferma il presidente dell’Amministrazione provinciale, Fiorenzo Bongiasca –. Da qui la necessità di un incontro urgente con il prefetto Corrado Conforto Galli, aperto anche a una delegazione del neocostituito comitato, del quale necessariamente faranno parte i sindaci dei due portali, cioè Colonno e Griante. In assenza di certezze, sarà inevitabile a gennaio una mobilitazione di piazza su larga scala». Il neocomitato avrà una dote economica pari a 1 euro per i comuni sino a 3mila abitanti e 2 euro per quelli dai 3mila abitanti in su. È previsto un direttivo con 9 componenti.

LUGANO E DINTORNI

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2024-11-11T08:00:00.0000000Z

2024-11-11T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281797109517808

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