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Cento anni con ‘spirito giovane e dinamico’

Il direttore Rolf Endriss: ‘Desideriamo farci conoscere anche fuori dal Ticino. I nostri progetti validi anche a livello nazionale ed europeo’

di Carlo Canonica

Non seguire il cambiamento, ma anticiparlo. È con questa visione che il Comune di Massagno, esattamente un secolo fa, prese una decisione audace a favore dei propri cittadini: costruire una centrale idroelettrica di proprietà. A cent’anni di distanza, l’Azienda Elettrica di Massagno (Aem) continua a perseguire l’innovazione. Una strategia che le ha consentito di ottenere anche due riconoscimenti Watt d’Or – premio nazionale dedicato all’innovazione – e che, con lo stesso spirito del 1925, la spinge ancora oggi a rappresentare un punto di riferimento per le altre società elettriche del Ticino. Come sottolinea il direttore Rolf Endriss, «siamo un’azienda che si potrebbe definire vecchia, ma che ha sempre mantenuto uno spirito giovane e dinamico».

Nei primi 50 anni centuplicata la produzione

Nel 1925, il Comune di Massagno decide di rendersi indipendente dalla costosa fornitura esterna di energia e fonda l’Azienda Elettrica Comunale, ponendo le basi per un’autonomia energetica che cambierà il destino del territorio. La centrale idroelettrica della Stampa entra in funzione il 12 settembre del 1926, alimentata dalle acque del Cassarate convogliate da Sonvico attraverso una condotta con un dislivello di 250 metri. Negli anni Trenta la rete si espande rapidamente: Cagiallo, Breganzona e la ferrovia Lugano-Tesserete si allacciano al servizio. Nel 1935 l’energia raggiunge Gola di Lago, Isone e Medeglia. Dopo l’alluvione del 1951, che distrusse la diga di Curtina, si ricostruisce e si potenzia. Sotto la direzione di Eugenio Bigatto (dal 1961 al 1994), l’azienda vive una stagione di grande crescita: nel 1976 viene inaugurata la nuova centrale della Stampa, capace di aumentare la produzione di cento volte rispetto al primo giorno.

Efficienza tramite contatori intelligenti

Negli anni Duemila proseguono investimenti mirati: nel 2013 viene inaugurata la sottostazione di Sala Capriasca e si avviano progetti di teleriscaldamento e fotovoltaico. L’evoluzione tecnologica è evidente anche nei cambiamenti più recenti. In linea con la Strategia energetica 2050 definita dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, Aem ha completato l’installazione dei contatori intelligenti per migliorare l’efficienza energetica. «Siamo stati una delle prime aziende in Svizzera a completare l’installazione di questi contatori su tutto il nostro territorio. L’investimento non si è limitato ai nuovi dispositivi, ma ha coinvolto anche l’intera infrastruttura per la comunicazione e la lettura in tempo reale dei consumi. Ora possiamo raccogliere dati ogni 15 minuti, prevedere i carichi di rete e gestire meglio le risorse. Ma soprattutto, possiamo offrire ai clienti strumenti concreti per monitorare e ottimizzare i propri consumi».

Questo passo ha aperto la strada all’introduzione della tariffa di picco, che premia chi distribuisce i consumi in modo più equilibrato durante la giornata. «Anche in questo caso siamo stati tra i primi a introdurre un simile sistema». Lo spirito di Aem rimane dunque lo stesso che portò l’azienda, nel 1988, a scavare con un’imponente fresa una nuova galleria lunga quasi tre chilometri tra Curtina e Sonvico per aumentare la capacità idrica. Oggi, invece, si scavano nuovi canali, ma digitali: sistemi informatici, reti di dati, piattaforme di scambio per la gestione delle comunità energetiche. Il passo successivo, ancora più ambizioso, è stato l’avvio della tariffa dinamica DynamiciTi, progetto premiato con il Watt d’Or, nel 2023 e quest’anno. Con questo sistema: «La tariffa varia giornalmente in base alla disponibilità di energia – in particolare quella solare – e consente di risparmiare se si consuma nei momenti di maggiore produzione. Il vantaggio non è solo individuale, ma collettivo: un picco di consumo concentrato in poche ore può comportare l’installazione di infrastrutture sovradimensionate, con conseguente aumento della tariffa di rete. Con l’introduzione di queste due tariffe gli utenti, con piccoli accorgimenti, possono risparmiare. Per aiutarli a scegliere in quale fascia oraria pianificare alcuni consumi (come la lavastoviglie, ndr) abbiamo anche creato un’app».

Si punta alla collaborazione

L’innovazione non si ferma alla gestione del presente. L’azienda sta affrontando un processo di riorganizzazione per rispondere ai cambiamenti normativi e tecnologici. Il primo passo è stato la creazione di un’unità interna di Ricerca e Sviluppo, impegnata su progetti con respiro locale e cantonale. «Non saremo più solo fornitori di energia, ma attori trasversali nei settori dell’abitare, della mobilità e dell’efficienza», afferma Endriss. «Con questa unità, che ultimamente si è ampliata molto, sviluppiamo progetti innovativi e puntiamo a rafforzare la collaborazione con altre aziende per realizzare soluzioni condivise in tutto il Cantone. A noi piace essere partecipi e realizzare idee innovative. Stiamo già lavorando a progetti comuni, per esempio sulla mobilità elettrica e sulle tariffe intelligenti. L’idea è che le aziende dialoghino e creino sinergie: non serve importare modelli esterni, possiamo svilupparli qui, in Ticino», proprio come le ultime tariffe introdotte da Aem che «hanno già attirato l’attenzione di altre società energetiche».

Il futuro di Aem – ma in generale quello di tutte le aziende elettriche – si gioca quindi sul terreno della collaborazione e della capacità di adattarsi rapidamente ai mutamenti normativi e di mercato. Una delle principali sfide è l’apertura del mercato elettrico. Endriss, con approccio pragmatico, non la considera una minaccia, «bensì un’opportunità. Sappiamo che la concorrenza aumenterà, ma questo ci spinge a migliorarci ulteriormente. Continueremo a seguire una strategia prudente, con approvvigionamenti scaglionati nel tempo per ridurre l’esposizione alle fluttuazioni di prezzo, come si è visto nel 2022».

Gli eventi e le porte aperte

Ora, alla popolazione non resta che scoprire di persona quanto è stato realizzato da Aem in questo secolo e unirsi alla celebrazione. Dopo la serata di giovedì riservata alle autorità e la mattinata di venerdì dedicata agli alunni delle scuole elementari – che hanno ricevuto informazioni su clima, ambiente ed energia – sono previsti alcuni eventi aperti al pubblico. Il primo si è già tenuto sabato, al cinema Lux, dove è stato proiettato un documentario che ripercorre la storia dell’azienda. Nei mesi successivi saranno previsti altri eventi, ma come conclude Endriss, «il più importante sarà a metà settembre, con le porte aperte alla nostra centrale La Stampa. Anche in quell’occasione verrà proiettato il documentario, che invieremo, in seguito, a tutte le aziende del settore in Svizzera. Non vogliamo che quanto realizzato finora rimanga confinato al nostro territorio: desideriamo farci conoscere anche fuori dal Ticino, perché crediamo che il nostro team di Ricerca e Sviluppo abbia ideato progetti validi anche a livello nazionale ed europeo».

LUGANO E DINTORNI

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2025-05-26T07:00:00.0000000Z

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