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Ultimi verdetti, Detroit batte un colpo

Nfl, i Lions superano di slancio Minnesota e ribadiscono la candidatura a un posto al Super Bowl. Definita la griglia dei playoff, avanti in 14

Di Sebastiano Storelli

I giochi sono fatti. A diciotto settimane dall’inizio della stagione, la griglia dei playoff della National Football League è completa. Quattordici squadre rimangono in corsa per la conquista del Vince Lombardi Trophy (Kansas City, Buffalo, Baltimore, Houston, Pittsburgh, Detroit, Philadelphia, Tampa Bay, LA Rams, Green Bay già presenti un anno fa, più le new entry LA Chargers, Denver, Washington e Minnesota), per tutte le altre è già tempo di vacanze e di profonde riflessioni su quanto riserverà il futuro, perché anche quest’anno il Black Monday ha fatto le sue vittime.

Sulla giornata conclusiva della regular season, pendevano invero ben pochi punti interrogativi. Gli ultimi due posti a disposizione per i playoff sono andati, come logica voleva, a Denver nella Afc e a Tampa Bay nella Nfc. Alla fine, i Buccaneers hanno colto una qualificazione agevole, anche perché Atlanta, unica contendente al settimo posto di Conference, si è fatta superare in casa da Carolina, rendendo di fatto superflua la vittoria della compagine della Florida contro New Orleans. E ancora più semplice è stata la qualificazione di Denver che ha respinto senza problemi l’assalto di Cincinnati e Miami. E se i Bengals hanno svolto la loro parte per tenere aperto il discorso playoff superando di misura Pittsburgh, Miami ha proposto l’ennesima prestazione deludente dell’ennesima stagione da dimenticare, regalando ad Aaron Rodgers quella che potrebbe essere stata la sua ultima vittoria della carriera (non ha annunciato il ritiro, ma è possibile che dopo un 2023 perso per la rottura del tendine d’Achille e un 2024 negativo a livello personale come di squadra, il 41enne futuro Hall of Famer decida di appendere il casco al chiodo). Ma soprattutto, i Broncos hanno spazzato via ogni possibile dubbio, strapazzando Kansas City con un clamoroso 38-0. Clamoroso, invero, solo fino a un certo punto, in quanto i Chiefs hanno deciso di lasciare a riposo gran parte dei titolari, sia in attacco, sia in difesa, ciò che ha ovviamente favorito la vittoria di Bo Nix e compagni (26/29, 321 yarde e 4 touchdown per un quarterback cresciuto enormemente nel corso della stagione, miglior rookie con 34 lanci in endzone).

Già qualificate entrambe per i playoff, Detroit e Minnesota si sono giocate il primo posto nella Nfc North, il diritto di riposare durante il turno di wildcard e la possibilità di disputare in casa il resto della post season. L’hanno spuntata assai chiaramente i Lions, i quali hanno proposto, nonostante le non poche assenze, una difesa molto aggressiva, capace di fermare i Vikings tre volte al quarto down (una volta sulle due e una volta sulle tre yarde) e di limitare Sam Darnold e compagni ad appena tre field goal. Una prestazione globale (da non dimenticare i quattro touchdown del runner Jahmyr Gibbs, miglior realizzatore della lega con 20 segnature) con la quale la franchigia del Michigan si candida a un posto al prossimo Super Bowl. In stagione ha vinto sei partite contro squadre qualificate ai playoff (Rams, Vikings due volte, Packers due volte nella Nfc, Houston nella Afc) e ha perso soltanto contro Tampa Bay e Buffalo. Da settembre a oggi, l’attacco è sempre stato molto performante, secondo soltanto a quello di Baltimore e se la difesa, falcidiata dagli infortuni, rappresentava il vero punto interrogativo, la prestazione di domenica sera sembra aver cancellato ogni perplessità. Due parole sulle sfide di wildcard. Houston - LA

Chargers: la difesa di Jim Harbaugh potrebbe avere la meglio su un C.J Stroud che ha pagato lo scotto del secondo anno. Baltimore - Pittsburgh: Baltimore grande favorita, con Lamar Jackson (45 touchdown lanciati), Derrick Henry (1921 yarde e 16 segnature) e una difesa da top-10.

Buffalo - Denver: la vittoria dei Broncos contro i Chiefs fa poco testo, così come la sconfitta dei Bills con New England: Josh Allen e compagni favoriti di una spanna. Philadelphia - Green

Bay: Jalen Hurts è sempre nel protocollo commozione cerebrale e questa è una cattiva notizia per gli Eagles; i Packers hanno perso il ricevitore Watson (crociati), ma se Hurts non dovesse esserci, le possibilità di un colpaccio sarebbero buone. Sempre che Jordan Love recuperi dall’infortunio al gomito. Tampa Bay - Washington: prima sfida di post season per il rookie Jayden Daniels, una delle grandi sorprese della stagione; sulla carta, partita equilibrata. LA Rams - Minnesota: nonostante il passo falso con Detroit, Vikings favoriti anche se il 20 ottobre avevano perso lo scontro diretto al SoFi Stadium (30-20). Si è accennato in apertura a quello che nella Nfl viene chiamato il Black Monday, ovvero il lunedì successivo alla conclusione della regular season, quando tutti i nodi vengono al pettine e molti allenatori, coordinatori e general manager iniziano a preparare le valigie nella speranza di trovare un nuovo ingaggio. Quest’anno i siluramenti sono stati contenuti (molti conti erano già stati regolati durante la stagione), ma comunque qualche testa illustre è saltata. A partire da quella di Doug Pedersen, head-coach di Jacksonville, licenziato al termine della terza stagione, complice un record complessivo di 22 vittorie e 29 sconfitte. Ancora una volta la Nfl ha ribadito di non gradire le minestre riscaldate. Mai nessun allenatore, infatti, è riuscito a vincere il Vince Lombardi Trophy con due squadre diverse. In sette ci sono andati vicino, cadendo soltanto al Super Bowl (Don Shula, Bill Parcells, Dan Reeves, Dick Vermeil, Mike Holmgren, John Fox e Andy Reid), ma Pedersen, dopo aver condotto Philadelphia al trionfo nel 2017 contro la favoritissima New England di Tom Brady e con il backup Nick Foles dietro al centro, in Florida non è riuscito a ripetersi, chiudendo con due campionati da 9-8 e l’ultimo da 4-13. Quello sulla sideline di Jacksonville non è l’unico posto vacante: nei prossimi mesi dovranno trovare un head coach anche New England (Mayo è stato silurato domenica dopo la vittoria contro Buffalo), New York Jets, New Orleans, Chicago e Las Vegas (Antonio Pierce ultima vittima del Black Monday.

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2025-01-09T08:00:00.0000000Z

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