Il Lugano ha il suo sesto straniero. Infatti, la società bianconera ieri ha comunicato l’ingaggio di Brendan Perlini, ventinovenne attaccante nato a Guilford, in Inghilterra, ma che dispone anche della cittadinanza canadese, che ha raggiunto un accordo per una stagione sulle rive del Ceresio.

Personaggio già noto alle nostre latitudini per aver indossato la maglia dell’Ambrì Piotta durante la stagione della pandemia (21 partite, 16 punti) e poi, qualche mese fa, quella del Losanna (11 partite, 4 punti) dopo aver chiuso una breve esperienza in Khl con lo Spartak Mosca, Perlini da ragazzino si era trasferito con la famiglia in Canada all’età di undici anni, mettendosi ben presto in evidenza nella Ontario Hockey League con la maglia dei Niagara Ice Dogs, ciò che gli aveva permesso di prendere parte a un’edizione del Mondiale U18 e a una del Mondiale U20 con la selezione canadese, venendo poi draftato in dodicesima posizione assoluta nel 2014, subito alle spalle di futuri campioni come Aaron Ekblad, Sam Reinhart, Leon Draisatl, Nikolaj Ehlers o Kevin Fiala. La carriera nordamericana di Perlini si è successivamente sviluppata tra Nhl (262 partite, 81 punti con Arizona, Chicago, Detroit ed Edmonton) e Ahl (106 partite, 77 punti con Tucson, Bakersfield, Chicago e Charlotte). «Brendan Perlini è un attaccante le cui qualità si sintetizzano in velocità, qualità tecniche e talento – dice di lui il general manager del Lugano, Janick Steinmann –. È un’ala offensivamente molto valida con doti di playmaker e di scorer, è molto motivata all’idea di venire a Lugano e vuole avere un ruolo importante nella nuova cultura della nostra squadra».