laRegione

Ocst chiede un incontro con Guess e scatta l’interrogazione

Il sindacato vuole fare luce sulle disdette abusive

“Come valuta i fatti esposti da ‘laRegione’ che riguardano l’azienda Guess di Bioggio? I servizi dello Stato erano al corrente del pessimo clima che regnava in azienda e della gravità della situazione? C’è stato l’intervento del servizio di psicopatologia cantonale, ciò che confermerebbe che la situazione ha radici nel tempo? La Commissione paritetica regionale era informata degli sviluppi di questa vicenda?”. Sono le prime domande dell’interrogazione al Consiglio di Stato sul caso dei dipendenti licenziati dall’azienda di moda dopo che avevano segnalato una serie di situazioni inaccettabili ai vertici della ditta, primo firmatario firmata da Maurizio Canetta, e sottoscritta da Fabrizio Sirica e Lisa Boscolo (tutti deputati del gruppo Ps-GisoFa). Il coinvolgimento del Cantone è quanto più opportuno, considerato che, stando a nostre informazioni, l’associazione Ticino Moda era stata messa al corrente di quanto succedeva in azienda e che è stato coinvolto anche il Laboratorio di Psicopatologia cantonale. L’interrogazione chiede pure se i licenziamenti sono avvenuti in fasi successive o in un sol colpo, ciò che potrebbe farli ricadere nel capitolo dei licenziamenti collettivi, oppure nell’obbligo di notifica nei confronti dell’autorità cantonale. Il caso segnalato ha sfatto scattare le prime richieste di informazioni al governo cantonale. Quanto emerso dovrebbe suscitare perlomeno una riflessione “sul clima che alcune aziende impongono a collaboratrici e collaboratori, in spregio di ogni regola di civile rapporto di lavoro e umano”, si legge nel testo dell’atto parlamentare. Stando alle testimonianze raccolte, infatti, lavoratrici e lavoratori per anni hanno subìto “ripetute minacce, mobbing, discriminazioni di genere e di natura estetica, molestie e continue ritorsioni”. Le hanno coraggiosamente segnalate e denunciate alla direzione, ma sono stati licenziati. Il tutto sarebbe da ascrivere all’atteggiamento di protervia di un vicedirettore, che è stato in un primo tempo sospeso, accompagnato in un percorso psicologico e poi reintegrato.

Nel frattempo, una richiesta urgente d’incontro con la direzione della Guess di Bioggio giunge dal sindacato Ocst che vuole chiarire le responsabilità e ristabilire la situazione, dopo il licenziamento di poco meno di una ventina di lavoratori. Le disdette sono abusive agli occhi del sindacato che punta il dito contro una situazione inaccettabile che si protraeva da diversi anni, con minacce, mobbing, discriminazioni di genere e di natura estetica, molestie e continue ritorsioni. L’Ocst non accetta quanto accaduto e sostiene che “la direzione di Guess abbia deciso di agire come fanno gli struzzi, mettere la testa sotto la sabbia per non affrontare e risolvere il problema e, anziché prendere provvedimenti contro il responsabile, ha colpevolmente licenziato chi ha subìto e denunciato”. L’auspicio del sindacato è che “le persone coinvolte vengano ascoltate e tutelate”.

LUGANO E DINTORNI

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2024-10-18T07:00:00.0000000Z

2024-10-18T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281831469196011

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