Emergenza Gaza, Castello al fianco di Ginevra e Losanna
A perorare la causa le forze politiche del legislativo
Di Daniela Carugati
Castel San Pietro ha deciso di far sentire la sua voce. Ci sarà anche il piccolo Comune del Mendrisiotto al fianco di Ginevra e Losanna, determinate a chiedere al Consiglio federale di prendere “una posizione chiara e coraggiosa” davanti al dramma umanitario che si sta consumando nella Striscia di Gaza. Il Municipio locale ha deciso, infatti, di aderire all’iniziativa promossa dalle autorità dei due centri romandi e di sostenere una azione che intende coinvolgere i Comuni svizzeri. A portare, lunedì, all’attenzione dell’Esecutivo la proposta avanzata dai sindaci delle due città sono stati i rappresentanti delle forze politiche che siedono in Consiglio comunale. E il loro appello non è rimasto inascoltato, anzi è stato fatto proprio in veste formale dall’Esecutivo in occasione della sua seduta settimanale. In calce le firme di Massimo
Bossi, presidente del Plr, Giovanni Wiesendanger, presidente del Centro, di Chantal Livi e Monica Negri, consigliere comunali di Per Castello, e di Willy
Lubrini, presidente di Sinistra e Verdi, la missiva è stata recapitata, come detto, ieri. Nel solco delle dichiarazioni pubbliche di Ginevra e Losanna, i rappresentanti dei partiti di Castello, in qualità di cittadini e cittadine, hanno deciso di chiedere “con convinzione che anche le nostre autorità comunali aderiscano a questa importante iniziativa, affinché anche da qui si levi una voce ferma e solidale contro una tragedia umanitaria inaccettabile”. Un invito che, come anticipato, è stato raccolto dalla municipalità. “Dopo mesi di silenzi e posizioni ambigue riguardo all’offensiva militare in corso, riteniamo – si legge nella lettera – sia giunto il momento” che a Berna si esca allo scoperto, “in linea con la storia e la tradizione umanitaria della Svizzera”. Di fatto, rimarcano ancora i portavoce dei gruppi, “Ginevra e Losanna non devono restare sole in questa presa di posizione: ogni Comune, anche il più piccolo, può e deve far sentire la propria voce”. D’altro canto, le immagini che giungono da Gaza testimoniano della gravità dell’emergenza in corso, in particolare dopo che, si ricorda, “dal 2 marzo il governo israeliano ha vietato l’ingresso di qualsiasi tipo di aiuto umanitario nell’enclave, lasciando 2,2 milioni di persone in condizioni critiche. Nonostante alcuni camion siano riusciti a entrare, le principali organizzazioni internazionali denunciano che tali aiuti rappresentano una goccia nel mare rispetto ai bisogni reali”. Ecco perché, come sollecitato da Ginevra e Losanna, occorre riaffermare “l’importanza del rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani” e garantire l’accesso agli aiuti e la protezione dei civili.
MENDRISIOTTO
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2025-05-28T07:00:00.0000000Z
2025-05-28T07:00:00.0000000Z
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