Addio a Tom Stoppard, un Oscar e cinque Tony
Tom Stoppard, uno dei grandi del teatro contemporaneo, premio Oscar per il copione di Shakespeare in Love, è morto a 88 anni nella sua casa del Dorset. Nato nell’ex Cecoslovacchia ma naturalizzato britannico, Stoppard si era guadagnato ammiratori su entrambe le sponde dell’Atlantico. Oltre all’Oscar, Stoppard aveva accumulato tre premi Olivier e cinque Tony in una carriera multiforme per cinema, teatro, radio e televisione. Paragonato dai critici a colossi come William Shakespeare e Bernard Shaw, tra le sue opere teatrali più famose si contano Rosencrantz e Guildenstern sono morti (la sua versione di Amleto) del 1966, Arcadia del 1993, L’Invenzione dell’Amore del 1997 (l’anno in cui fu fatto baronetto dalla Regina Elisabetta), Rock ’n’ Roll del 2006 e Leopoldstadt del 2020. Per il cinema aveva scritto anche le sceneggiature di Brazil, The Russia House, Enigma e Anna Karenina. Aveva curato regia e copione della trasposizione cinematografica di Rosencrantz e Guildenstern con Gary Oldman e Tim Roth nei ruoli principali.
Tra le altre sue opere più note figurano The Real Thing (1982), premiato ai Tony sul matrimonio tra un drammaturgo e un’attrice. Un altro Tony era arrivato con The Coast of Utopia, una trilogia dedicata alla intellighenzia russa nella Russia zarista che debuttò a Londra nel 2002 e vinse a Broadway nel 2007. Avido lettore, ma per altri versi sorprendentemente poco istruito per uno scrittore dotato di un sapere e una comprensione così vasti, Stoppard trovava ispirazione e stimolo nei suoi predecessori letterari. La sua opera prendeva a prestito elementi dai grandi classici della letteratura e della filosofia, dai Greci e Romani fino a Samuel Beckett e Václav Havel ispirandosi spesso a eventi storici significativi e a figure reali di grande influenza intellettuale.
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2025-12-01T08:00:00.0000000Z
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