Sulle strade del Tour, dove tra Amiens e Rouen si celebrava la quarta tappa, corsa sulla distanza di 174 chilometri, a far festa è lo sloveno Tadej Pogacar, che regola allo sprint il gruppetto composto dai grandi favoriti per il successo finale arrivato sino al traguardo, conquistando nel contempo la sua centesima vittoria tra i professionisti. E grazie a questo nuovo successo, il suo 18esimo sulle strade del Tour, Pogacar diventa il ciclista in attività con il maggior numero di vittorie nella Grande Boucle, mentre nella classifica di tutti i tempi – guidata da Mark Cavendish, con 35 trionfi – lo sloveno è ottavo. «C’era un sacco di adrenalina, è stata corsa pura, ed è così che mi piace» ha detto Pogacar, che in passato aveva più volte affermato di preferire l’intensità delle corse di un giorno rispetto alla lunghezza dei grandi giri, e la quarta tappa non ha certo deluso le sue attese, visto il finale sulle ripidissime salite tra le case di Rouen, in uno scenario simile a quello delle classiche. Sulla carta, viste le sue caratteristiche, anche il nostro Marc Hirschi avrebbe potuto illustrarsi in un epilogo del genere, ma il bernese alla fine ha dovuto accontentarsi del ventesimo posto a 35 secondi da Pogacar. Panorama immutato in vetta alla classifica generale, dove a guidare il plotone è sempre Mathieu van der Poel, il secondo della tappa di ieri, pur con lo stesso tempo di Pogacar, che però gli sta dietro visto che l’olandese vanta piazzamenti migliori dall’inizio di quest’edizione, scattata sabato da Lilla. Tuttavia quest’oggi le cose potrebbero cambiare, e parecchio, visto che il programma della quinta giornata alla Grande Boucle prevede una cronometro individuale a Caen, sulla distanza di 33 km.