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Il Plr e l’AlternativA bacchettano Massimo Cerutti

Plr e AlternativA biasimano comportamento e ‘uscite’ del municipale a corollario delle nomine in Consiglio comunale della società di Teleriscaldamento

di Daniela Carugati

Biasimate le esternazioni del municipale dentro e fuori l’aula del Consiglio comunale. Atteggiamento ‘inopportuno’ e rapporto di fiducia ‘compromesso’. L’Esecutivo vigili.

La legislatura non è che alle battute iniziali. A Mendrisio, però, è bastata una seduta di Consiglio comunale (la prima operativa, il 24 giugno) per minare la fiducia tra l’aula consiliare – o almeno una parte non trascurabile di essa – e il municipale Massimo Cerutti. Un ‘déja vu’ che, memori delle vicende legate alle Aziende industriali (e al trapasso delle reti Ail), non prelude certo a un clima di lavoro sereno. A inizio 2023 la frattura istituzionale aveva portato il Municipio a sospendere Cerutti dalla carica, allora, di capo dicastero Aim, e lo stesso politico locale a uscire dal Plr (per poi passare all’Udc). Oggi questo nuovo episodio alimenta perplessità e timori in particolare in alcuni gruppi. Tutto ruota attorno alla nomina di due delegati dell’Esecutivo al tavolo del Cda della Società Teleriscaldamento del Mendrisiotto. O meglio alle dichiarazioni, a latere, del municipale Udc-Udf, uno dei due nomi proposti dal Municipio (con la capa dicastero Nora Jardini Croci Torti) e sconfessato poi dalla maggioranza del legislativo, che gli ha preferito il direttore delle Aim Gianpaolo Pontarolo. Tema archiviato? Non proprio. Le affermazioni di Cerutti hanno lasciato il segno. A tal punto da far insorgere Plr e Alternativa. Entrambi i gruppi ieri hanno indirizzato a Municipio e presidente del Consiglio comunale (Davide Rossi del Centro) una lettera – a firmarla i capigruppo Luca Pestelacci, al suo fianco il vice Vincenzo Crimaldi, eJ acopo

Scacchi – nella quale si chiede di “riportare comportamenti e affermazioni entro toni e confini condivisibili” e di “vigilare affinché episodi di questo genere non si ripetano”, intervenendo “tempestivamente e con fermezza nel caso in cui si verificassero ulteriori derive”.

Gli echi di quanto accaduto non si sono spenti tanto velocemente. Nel suo scritto il Plr si dice, in effetti, sorpreso e “amareggiato”, e conferma di non condividere comportamento ed esternazioni pubbliche di Cerutti, parlando di rapporto di fiducia “nuovamente compromesso”. “Stigmatizziamo – si ribadisce – le parole espresse a mezzo stampa, con le quali il municipale ipotizza che la sua mancata nomina potrebbe avere conseguenze negative sull’andamento della legislatura”. Viste da Verdi e Sinistra si tratta addirittura di “non troppo velate minacce”, ritenute “inaccettabili all’interno di un sistema democratico”. Per l’AlternativA non si può, quindi, che deplorare un agire considerato “inopportuno”. La sera del Cc il municipale “non solo ha cercato di eludere legittime e formalmente ineccepibili domande poste da alcuni consiglieri e si è permesso osservazioni su aspetti non inerenti all’attività politica di un nostro rappresentante, ma ha fornito informazioni false”. E si spiega: “Anzitutto non corrisponde alla realtà dei fatti l’asserzione secondo cui, prima del voto, il municipale Cerutti abbia cercato di contattare telefonicamente un unico consigliere: solo nel nostro gruppo, ben tre rappresentanti sono stati insistentemente contattati. Abbiamo in seguito appreso, durante la seduta, che anche esponenti di altri gruppi politici hanno ricevuto numerose telefonate nei giorni precedenti il voto”. Di conseguenza si è di fronte a un atteggiamento “che rappresenta una mancanza di rispetto e un’offesa verso le più alte istituzioni democratiche della Città”.

Quattro richieste, ‘per evitare repliche’

Dall’Esecutivo, però, non giungono echi: il sindaco Samuele Cavadini, da noi raggiunto, al momento preferisce non commentare. Anche se c’è da immaginare che la tematica sia sul tavolo. Sta di fatto che il Plr ha messo nel piatto quattro richieste puntuali. Innanzitutto, il gruppo si appella a tutti i municipali, affinché si tenga “un comportamento consono alla carica e rispettoso delle idee e delle personalità dei presenti in Consiglio comunale”. Poi si domanda che Cerutti si “attenga rigorosamente ai fatti e non alle opinioni, e che soprattutto non ometta informazioni utili”. E qui il riferimento non casuale è all’opera di ‘lobbing’ condotta prima del voto sulle nomine, “pressioni che il Legislativo non può accettare”. Quindi si sollecita il Municipio ad accertarsi della “correttezza” delle informazioni fornite da Cerutti, “per evitare smentite da parte dei colleghi”. Infatti, “questi episodi sollevano molte perplessità e potrebbero minare la collegialità municipale, e quindi compromettere il lavoro dell’Esecutivo della Città”. Infine, si chiede di verificare e segnalare “alle istanze preposte i comportamenti di municipali che possano rappresentare un conflitto d’interesse”. Ieri abbiamo, dunque, cercato una reazione da parte di Udc-Udf, ma non siamo riusciti a raggiungere né il presidente Pierluigi Pasi (all’estero), né il municipale.

Gli altri: ‘Focalizziamoci sulle priorità’

E le altre forze politiche? Guardano con un certo distacco alla vicenda. In casa Lega-Indipendenti,

Massimiliano Robbiani ci fa sapere che «in questo momento il gruppo intende concentrarsi sulle priorità del Comune, piuttosto che sulla stupidità di qualche municipale. Nel caso non ci ritrarremo dal dire la nostra, di volta in volta, davanti all’aula del Cc». Sulla stessa lunghezza d’onda il Centro che per voce del capogruppo Gianluca Padlina il 24 giugno ha confermato il proprio appoggio ai due nomi del Municipio. Un sostegno a cui non hanno fatto seguito i numeri visti i voti raccolti dalla candidatura avanzata dall’AlternativA. Archiviata la ‘t rattanda’, il Centro si tiene fuori dalla polemica. «Per la nostra Sezione – ci conferma la presidente

Davina Fitas– la priorità è affrontare i problemi di Mendrisio e non dirimere gli strappi interni al Plr». Dalla Lista civica non hanno seguito i corollari mediatici, ma il dibattito consiliare, richiama la capogruppo Antonia Bremer, è stato di «basso profilo». Ma ciò che più conta, aggiunge, «vi sono priorità politiche importanti a cui dedicarsi, come Piani regolatori sovradimensionati, beni culturali vandalizzati, protezione dell’ambiente e qualità di vita trascurati, previsioni di traffico con l’avvento della terza corsia A2 e raddoppio del Gottardo che fanno tremare i polsi. Ma sembra che per certi gruppi la precedenza sia sparare contro altri partiti e politici». La temperatura sta già salendo.

IL PRIMO CITTADINO Richiamo all’ordine

A riportare tutti con i piedi per terra ci ha pensato il primo cittadino, Davide Rossi, uno dei destinatari delle missive. Il quale, a sua volta, ha imbucato una lettera all’indirizzo del Municipio e dei consiglieri comunali. Anzi, ha sentito “il dovere” di richiamare l’attenzione generale. “Negli ultimi tempi – annota – ho notato con preoccupazione un aumento di comportamenti che non rispecchiano l’alto livello di rispetto e collaborazione che dovrebbero caratterizzare il nostro operato”. A questo punto, va dritto al punto Rossi, servono tre cose: rispetto reciproco, ordine durate le sedute e rispetto scrupoloso del regolamento. Tre regole che chiedono “cortesia” verso municipali e consigliere e consiglieri comunali, comunque la si pensi. Perché “il dibattito politico deve essere sempre costruttivo e mai offensivo”, mentre commenti o atteggiamenti fuori luogo “non sono tollerabili e danneggiano la qualità del nostro lavoro”.

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